sabato, Novembre 23, 2024
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Via libera della UE, compresi gli aiuti di Stato, al nuovo fab di STMicroelectronics e GlobalFoundries che sorgerà a Crolles, in Francia

La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato dell’UE, la misura della Francia (contributi pubblici per 2,9 miliardi di euro) per sostenere STMicroelectronics  e GlobalFoundries nella costruzione e gestione di un nuovo impianto di produzione di microchip in Francia. La misura rafforzerà la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la sovranità digitale dell’Europa nelle tecnologie dei semiconduttori, in linea con gli obiettivi fissati dal European Chips Act Communication.  La misura contribuirà inoltre ad accelerare sia la transizione digitale che quella verde.

La Francia ha notificato alla Commissione l’intenzione di sostenere il progetto di ST e GF per la costruzione e la gestione congiunta di un impianto di produzione di semiconduttori front-end a Crolles, in Francia. Il progetto si basa, tra l’altro, sulle tecnologie sviluppate nell’ambito dell’importante progetto di comune interesse europeo (“IPCEI”) per la ricerca e l’innovazione nella microelettronica, approvato dalla Commissione il 18 dicembre 2018.

L’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette a ST e a GF, per sostenere i loro investimenti nel progetto per un valore complessivo di 7,4 miliardi di euro.

Il progetto, annunciato nel luglio del 2022 e che dovrebbe essere completamente operativo entro il 2027, consentirà lo sviluppo di un sito produttivo su larga scala in Europa per chip ad alte prestazioni, dedicato in particolare alla tecnologia FD-SOI (Fully Depleted Silicon On Insulator). Questa tecnologia è stata sviluppata in Europa e consente un consumo energetico notevolmente ridotto. Il nuovo impianto produrrà chip sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico destinati ai mercati europei chiave, attuali e futuri, da quello automobilistico a quello industriale, 5G/6G, sicurezza, difesa e industria spaziale. L’impianto avrà una capacità di 620.000 wafer da 300 mm annui, basati su tecnologie e processi produttivi non ancora presenti in Europa come il nodo di processo a 18 nm che verrà utilizzato per realizzare i chip più avanzati.

In base alla misura, ST e GF hanno concordato di:

  • soddisfare gli ordini prioritari dell’UE in caso di carenza di approvvigionamento;
  • continuare ad investire nello sviluppo della prossima generazione di tecnologie FD-SOI;
  • mettere a disposizione delle piccole e medie imprese (‘PMI’) e di terzi una certa capacità per testare e sviluppare i propri prodotti in un vero ambiente di produzione industriale, sostenendo in tal modo le attività di ricerca e sviluppo (‘R&S’) e contribuendo ulteriormente al rafforzamento dell’ecosistema europeo dei semiconduttori.

La valutazione della Commissione

La Commissione ha valutato la misura francese ai sensi delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“TFUE”), che consente agli Stati membri di concedere aiuti per agevolare lo sviluppo di determinate attività economiche soggette a determinate condizioni e sulla base dei principi enunciati nel European Chips Act Communication.

La Commissione ha riscontrato che:

  • La misura facilita lo sviluppo di alcune attività economiche , consentendo la creazione di un nuovo impianto di produzione di massa di tecnologie e chip innovativi in ​​
  • La struttura è la prima in Europa. Attualmente non esiste in Europa un impianto di produzione di massa per le tecnologie pianificate e il processo di produzione previsto si basa su tecnologie e strumenti avanzati che migliorano notevolmente le prestazioni, comprese le prestazioni ambientali.
  • L’aiuto ha avuto un “effetto di incentivazione”, in quanto i beneficiari non avrebbero realizzato questo investimento congiunto senza il sostegno pubblico.
  • La misura ha un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi all’interno dell’UE. La misura è necessaria e opportuna per garantire la resilienza della catena di approvvigionamento dei semiconduttori in Europa. Inoltre, l’aiuto è proporzionato e limitato al minimo necessario sulla base di un comprovato deficit di finanziamento (vale a dire l’importo dell’aiuto necessario per attirare gli investimenti che altrimenti non avrebbero luogo). Infine, ST e GF hanno concordato di condividere con la Francia potenziali profitti aggiuntivi oltre le attuali aspettative.

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica della concorrenza ha dichiarato: “Questa misura approvata oggi supporta una cooperazione unica tra una fonderia di semiconduttori e un produttore di dispositivi integrati che fornirà ulteriori capacità di produzione di chip in Europa e rafforzerà la catena di fornitura di semiconduttori. La misura garantirà che l’industria disponga di una fonte affidabile di semiconduttori ad alta efficienza energetica per una vasta gamma di applicazioni. Sono necessari per veicoli elettrici, stazioni di ricarica e altre applicazioni che svolgono un ruolo importante nella transizione verde in Europa. La misura creerà anche posti di lavoro altamente qualificati e opportunità di sviluppo in Europa, limitando al tempo stesso possibili distorsioni della concorrenza.

La misura avrà ampi effetti positivi per l’ecosistema europeo dei semiconduttori e contribuirà a rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento dell’Europa. Contribuisce all’obiettivo dell’UE di rafforzare l’ecosistema europeo dei chip, anche fornendo un corridoio di R&S per le PMI e terze parti per testare e aumentare la loro R&S in un ambiente industriale. Inoltre, il progetto sosterrà lo sviluppo della forza lavoro altamente qualificata dell’UE, oltre a tecnologie performanti dal punto di vista ambientale.

Su questa base, la Commissione ha approvato la misura francese ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato.