La società ha pubblicato i risultati trimestrali un giorno prima del previsto, in quello che un portavoce ha descritto come un “errore tecnico”.
ASML ha riportato risultati più che lusinghieri nel Q3 2024 e prevede un ulteriore incremento del fatturato e degli utili nell’ultimo trimestre dell’anno. Tuttavia, un forte calo degli ordini registrati nel trimestre in corso e previsioni di fatturato per il 2025 inferiori alle precedenti stime, hanno provocato un’ondata di vendite sul titolo determinando il più grande calo giornaliero degli ultimi 26 anni.
L’azienda – l’unica al mondo in grado di fornire sistemi EUV e High-EUV per nodi di processo sub 5 nm – ha affermato che, nonostante il boom dei chip correlati all’intelligenza artificiale, altri settori del mercato dei semiconduttori manifestano segni di debolezza per un periodo più lungo del previsto, portando le aziende che producono chip logici a ritardare gli ordini e i clienti che producono chip di memoria a pianificare solo aggiunte “limitate” di nuove apparecchiature.
Nel periodo, la società ha conseguito ricavi per 7,5 miliardi di euro con un utile netto di 2,1 miliardi, leggermente al di sopra delle stime degli analisti e delle previsioni della società.
Anche le stime per l’ultimo trimestre dell’anno sono decisamente positive, con ricavi previsti tra 8,8 e 9,2 miliardi di euro, con un margine lordo compreso tra il 49% e il 50%. Nell’anno fiscale 2024 i ricavi complessivi raggiungeranno i 28 miliardi di euro.
La società ha tuttavia rivisto al ribasso le precedenti stime per l’anno 2025 che ora sono comprese tra 30 e 35 miliardi di euro.
Questi i principali dati del terzo trimestre 2024:
“Le nostre vendite nette totali del terzo trimestre sono state pari a 7,5 miliardi di euro, al di sopra delle nostre previsioni, guidate da maggiori vendite di DUV e Installed Base Management. Il margine lordo è stato del 50,8%, entro le previsioni”, ha affermato il presidente e amministratore delegato di ASML Christophe Fouquet.
“Mentre continuano a esserci forti sviluppi e potenziale di rialzo nell’AI, altri segmenti di mercato impiegano più tempo a riprendersi. Ora sembra che la ripresa sia più graduale di quanto previsto in precedenza. Si prevede che ciò continuerà nel 2025, il che sta portando alla cautela dei clienti.
Per quanto riguarda Logic, le dinamiche competitive della fonderia hanno portato a una rampa più lenta di nuovi nodi presso alcuni clienti, portando a diversi push out di fab e conseguenti cambiamenti nei tempi della domanda litografica, in particolare EUV. In Memory, vediamo aggiunte di capacità limitate, con l’attenzione ancora sulle transizioni tecnologiche a supporto della domanda correlata all’AI HBM e DDR5”.
“Prevediamo un fatturato netto totale del quarto trimestre compreso tra 8,8 e 9,2 miliardi di euro con un margine lordo compreso tra il 49% e il 50%, che include il riconoscimento dei primi due sistemi High NA all’accettazione del cliente, riflettendo i progressi su imaging, overlay e contrasto. ASML prevede costi di R&S di circa 1,1 miliardi di euro e costi SG&A di circa 300 milioni di euro. Prevediamo un fatturato netto totale per l’intero anno 2024 di circa 28 miliardi di euro.
Sulla base delle recenti dinamiche di mercato sopra menzionate, prevediamo che il fatturato netto totale del 2025 crescerà fino a un intervallo compreso tra 30 e 35 miliardi di euro, che è la metà inferiore dell’intervallo che abbiamo fornito al nostro Investor Day del 2022. Prevediamo un margine lordo compreso tra il 51% e il 53%, che è al di sotto dell’intervallo che abbiamo fornito allora, principalmente correlato alla tempistica ritardata della domanda EUV”, ha concluso Christophe Fouquet.
Il rallentamento di alcuni settori è stato confermato dal valore degli ordini acquisiti durante il trimestre, sceso ad appena 2,6 miliardi di euro, contro i 5,5 miliardi del trimestre precedente.
E nonostante il portafoglio ordini dell’azienda ammonti alla fine del trimestre a 36 miliardi di euro, la notizia non è stata accolta bene dai mercati; alla borsa di Amsterdam il titolo è passato da 792,00 a 668,10 euro perdendo il 15,6% in un sol giorno, trascinando al ribasso tutto il comparto dei semiconduttori, in NVIDIA, AMD e Broadcom.
Nel trimestre, ancora una volta, il mercato più importante per ASML è stato quello cinese col 47% delle vendite, nonostante alla Cina sia precluso l’acquisto delle macchine EUV, quelle più avanzate, necessarie alla produzione di chip con nodo sub 5 nm.
In pratica la Cina ha acquistato quasi l’intera produzione di sistemi DUV di ASML, come del resto era già successo nei trimestri precedenti.
È evidente che questa situazione non può continuare a lungo, tanto che la stessa ASML prevede nel 2025 un calo degli acquisti da parte della Cina.
“Vediamo la Cina tendere verso percentuali storicamente più normali nel nostro business”, ha detto il direttore finanziario di ASML Roger Dassen durante la conference call che ha fatto seguito alla presentazione dei dati finanziari. “Ci aspettiamo che la Cina rappresenti circa il 20% del nostro fatturato totale per l’anno prossimo”.
Sulle consegne alla Cina pesano le ulteriori restrizioni introdotte dal Governo degli Stati Uniti a settembre che riguardano le apparecchiature per la produzione di semiconduttori in grado di supportare la fabbricazione di transistor GAAFET (Gate-All-Around Field-Effect Transistor) e di microscopi SEM (Scanning Electron Microscopes).
Nel trimestre c’è stata un’impennata delle consegne ai fornitori statunitensi mentre il forte calo delle consegne in Europa certifica un rallentamento degli investimenti nel Vecchio Continente.