L’azienda brianzola è il secondo produttore al mondo di sonde per il test di semiconduttori con circa 2200 dipendenti, 11 sedi nel mondo, oltre 500 brevetti e un fatturato annuo di 329 milioni di euro.
Nata in un garage, come Apple e Google, in un luogo ormai iconico per le aziende più innovative al mondo, Technoprobe è diventata in meno di 30 anni leader mondiale nella produzione di sonde (probe) per il test dei semiconduttori.
È stato proprio nel garage della sua casa di Merate, un paesino della Brianza, che Giuseppe Crippa, alle soglie della pensione dopo una vita di lavoro trascorsa in STMicroelectronics, inizia a realizzare, con l’aiuto del figlio Cristiano, le sonde destinate al mercato delle probe cards, i dispositivi utilizzati per il test dei chip.
Nel 1995 nasce ufficialmente Technoprobe Srl, poi diventata l’attuale Società per Azioni che si prepara a quotarsi in Borsa con una valutazione compresa tra 3,2 e 3,8 miliardi di euro, un decimo circa del valore di STMicroelectronics, la multinazionale italo-francese dei semiconduttori e la più grande azienda italiana del settore.
Nel più tradizionale stile imprenditoriale nostrano, in un percorso lontano dai riflettori, sostenuto unicamente dalle proprie intuizioni e capacità imprenditoriali, senza alcun sostegno pubblico, distante dal brusio di chi ciancia di innovazione, Technoprobe è diventata la seconda più importante società al mondo nel suo settore, con tre insediamenti produttivi in Italia e 11 sedi nel mondo, distribuite tra Europa, Stati Uniti e Asia (Taiwan, Corea del Sud, Cina, Singapore e Giappone), che dà lavoro complessivamente a 2.200 persone (1.300 in Italia). L’anno scorso le vendite della società hanno raggiunto i 329 milioni di euro.
Technoprobe ha al suo attivo oltre 500 brevetti e sviluppa più di 100 nuovi progetti ogni mese. Tutti i principali produttori al mondo di semiconduttori sono clienti dell’azienda.
La richiesta di quotazione
In queste settimane Technoprobe ha avviato il processo di quotazione su Euronext Growth Milan, e ha presentato a Borsa Milano la comunicazione di Pre-Ammissione.
La società intende utilizzare i proventi derivanti dalla quotazione per sostenere le strategie di crescita e finanziare eventuali future acquisizioni.
L’offerta comprende 25 milioni di azioni di nuova emissione da aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, e da 88 milioni di azioni poste in vendita dagli attuali azionisti della società. Nell’ambito dell’offerta è prevista la concessione di un’opzione c.d. greenshoe da parte dell’azionista T Plus S.p.A. in favore dei Joint Global Coordinators, per l’acquisto, al prezzo di offerta, di 12 milioni di azioni pari a circa il 10,6% delle Azioni oggetto del collocamento.
Se l’offerta sarà coronata da successo, il numero di azioni complessivamente detenute dal mercato sarà pari al 20,8% del capitale sociale di Technoprobe.
La forchetta di prezzo delle azioni è stata fissata tra un minimo di 5,40 e un massimo di 6,30 euro per azione, corrispondente ad un equity value pre-money della società compreso tra circa 3.110 e 3.629 milioni di euro, ed un equity value post-money compreso tra circa 3.245 e 3.786 milioni di euro.
Al momento della quotazione il capitale sociale di Technoprobe sarà costituito da azioni ordinarie quotate e da azioni a voto plurimo (due voti per ciascuna azione), queste ultime detenute dagli attuali azionisti.
È previsto che l’offerta si concluda entro il mese di febbraio 2022.
Cosa produce esattamente Technoprobe
Technoprobe è specializzata nella progettazione, sviluppo e produzione di probe card per il test di funzionamento dei chip. È il secondo produttore di probe card al mondo in termini di volumi e fatturato.
Le probe card di Technoprobe sono dispositivi all’avanguardia, altamente tecnologici e fatti su misura per i prodotti dei clienti, che consentono di testare il funzionamento dei chip durante il loro processo di costruzione quando si trovano ancora sul wafer di silicio.
Si tratta quindi di progetti e soluzioni tecnologiche che garantiscono il funzionamento e l’affidabilità dei dispositivi che sono il cuore della moderna elettronica, dei computer, degli smartphone, del 5G, dell’Internet of Things, della domotica, dell’automotive.
Con un portafoglio tecnologico completo, che va dalla tecnologia Cantilever al TPEG Vertical MEMS, dalle motherboard alle final test board, Technoprobe è in grado di soddisfare le più complesse esigenze del mondo del testing dei chip.
Con ricerca e sviluppo in ambiti come Advanced Micromachining, 2D-3D MEMS, Artificial Intelligence e Advanced Manufacturing, la società opera in un ampio spettro di tecnologie altamente innovative.
Ogni prodotto è un progetto customizzato sulle necessità e le richieste del cliente.
In Italia il Gruppo ha la sua sede legale a Cernusco Lombardone (LC), dove è presente anche un centro produttivo che occupa una superficie coperta di circa 20.000 mq. Inoltre, la società ha altri due stabilimenti produttivi in Italia: il primo di circa 4.000 mq ad Agrate Brianza (MB), operativo da luglio 2021, e il secondo di circa 5.000 mq ad Osnago (LC), che entrerà in funzione nel primo trimestre 2022. Le sedi italiane e estere sono vicine agli stabilimenti dei più importanti produttori mondiali di semiconduttori.