Con l’acquisizione di Newport Wafer Fab si rafforza la capacità produttiva di Nexperia (controllata dalla cinese Wingtech) in Europa, ma crescono i timori su possibili trasferimenti di know-how.
Quando si acquista un’azienda, oltre agli impianti, agli immobili e alle competenze del personale, si acquista anche il know-how tecnologico; spesso è proprio questo il vero obiettivo di molte acquisizioni. Fin qui nulla di strano se la transazione avviene tra aziende private che hanno finanziato con risorse proprie quel know-how. Se invece quelle competenze sono il frutto, anche solo in parte, di finanziamenti pubblici, il Governo ha tutto il diritto di dire la sua sul passaggio di proprietà; a maggior ragione se poi ci sono in ballo interessi di natura geopolitica, come sempre accade quando si tratta di semiconduttori.
È quello che sostengono quanti si oppongono all’acquisizione della gallese Newport Wafer Fab da parte di Nexperia, società olandese controllata dalla cinese Wingtech; l’accordo definitivo di vendita è stato sottoscritto ieri, come riportato in un comunicato stampa di Nexperia e come avevamo anticipato alcuni giorni fa.
Nella fattispecie, i timori riguardano il processo GaN-on-Si di Newport Wafer Fab, sviluppato con fondi pubblici e che, secondo indiscrezioni, l’azienda cinese vorrebbe sfruttare in un nuovo impianto da 300 mm in costruzione in Cina.
D’altra parte l’acquisizione della fabbrica gallese, che da ora in poi si chiamerà Nexperia Newport, porterà gli investimenti necessari per il rilancio dello stabilimento che entrerà a far parte di un gruppo con grandi ambizioni e che dispone di altri centri produttivi nel Regno Unito, a Manchester, e ad Amburgo, in Germania.
Attualmente lo stabilimento di Duffryn, Newport, impiega 450 persone ed è il più grande impianto di chip del Regno Unito.
Con decenni di esperienza nella fornitura alle aziende leader a livello mondiale, Nexperia ha oltre 12.000 dipendenti in Asia, Europa e Stati Uniti, possiede un ampio portafoglio IP ed è certificata IATF 16949, ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001.
La società ha recentemente investito circa 700 milioni di dollari nelle sue attività europee mentre Wingtech ha annunciato ad aprile di aver stanziato 1,8 miliardi di dollari per la costruzione di una fabbrica di semiconduttori di potenza a Shanghai.
“L’acquisizione è un’ottima notizia per il personale qui a Newport e per la più ampia comunità imprenditoriale della regione poiché Nexperia sta fornendo gli investimenti e la stabilità necessari per il futuro. Non vediamo l’ora di entrare a far parte del team globale di Nexperia e desideriamo mantenere tutta l’attuale forza lavoro. Potrebbero essere necessarie anche risorse aggiuntive. Siamo inoltre lieti di poter continuare a contribuire all’ecosistema locale” ha dichiarato Paul James, amministratore delegato della sede di Newport.
Con l’acquisizione, Nexperia ottiene il 100% della proprietà dell’impianto di produzione di semiconduttori gallese. Secondo i nuovi proprietari, Nexperia Newport continuerà ad avere una posizione forte nell’ecosistema gallese e nello sviluppo tecnologico e garantirà gli attuali posti di lavoro presso il sito di Newport e altri in tutta la regione. Nexperia utilizzava da tempo i servizi di fonderia offerti da Newport Wafer Fab e nel 2019 ne è diventato il suo secondo maggiore azionista.
Ha commentato Achim Kempe, Chief Operations Officer di Nexperia: “Siamo entusiasti di includere Newport nel nostro ecosistema di produzione globale. Nexperia ha piani di crescita ambiziosi e l’aggiunta di Newport supporta la crescente domanda mondiale di semiconduttori. La struttura di Newport dispone di un team operativo molto qualificato e ha un ruolo cruciale da svolgere per garantire la continuità delle operazioni. Non vediamo l’ora di costruire un futuro insieme”.
Il sito di produzione di semiconduttori di Newport è stato fondato nel 1982 ed era originariamente chiamato INMOS; successivamente la proprietà è passata a STMicroelectronics, International Rectifier e Infineon, prima di diventare NWF nel 2017.
Lo stabilimento gallese di semiconduttori produce attualmente circuiti integrati di potenza (MOSFET, IGBT) e semiconduttori analogici e composti su wafer da 200 mm di diametro con una capacità mensile di circa 35.000 wafer. Questa acquisizione migliora significativamente la capacità di fornitura di prodotti qualificati per il settore automobilistico e la quota di mercato di Nexperia.
Sebbene Nexperia non abbia rivelato i termini finanziari dell’accordo, sembra che la transazione sia avvenuta sulla base di 87 milioni di dollari, cifra decisamente bassa ma che tiene conto della possibilità per Drew Nelson, ex CEO e co-fondatore dell’azienda gallese di wafer IQE e presidente uscente di Newport Wafer Fab, di scorporare l’attività relativa ai semiconduttori composti di NWF ed eventualmente di creare una nuovo impianto produttivo che potrà avvalersi del nome di Newport Wafer Fab e che potrebbe sorgere in un edificio vuoto dello stesso Campus di Newport di proprietà del Governo locale.
Nel frattempo il governo britannico sta esaminando le possibili conseguenze per la sicurezza nazionale dell’acquisizione. Della questione ha parlato anche il primo ministro Boris Johnson che ha chiesto a Stephen Lovegrove, consigliere per la sicurezza nazionale, di esaminare le implicazioni dell’acquisizione di Newport Wafer Fab da parte di Nexperia.