L’azienda prevede un ulteriore calo del fatturato nei prossimi mesi a causa della debolezza del mercato industriale e di un rallentamento del mercato automobilistico.
NXP Semiconductors ha annunciato ieri i risultati finanziari del terzo trimestre (Q3 2024) conclusosi il 29 settembre 2024. L’azienda ha conseguito ricavi per 3,25 miliardi di dollari, in calo del 5% rispetto ad un anno fa ma in crescita del 4% rispetto al trimestre precedente.
NXP è riuscita a fare meglio dei principali competitor grazie a una maggior presenza nel comparto Automotive, che rappresenta il 56% del suo fatturato, rispetto a quello Industriale e IoT dal quale NXP ricava il 18% delle vendite. Il settore Industriale a livello globale è in forte calo da alcuni trimestri mentre solo da poco la debolezza ha contagiato il comparto Automotive, anche a causa dei nuovi dazi sulle importazioni di auto cinesi in Europa e negli Stati Uniti. A mantenersi in salute è invece il settore Mobile di NXP che seppure rappresenti solo il 10% delle entrate dell’azienda è cresciuto del 19% su base sequenziale e dell’8% anno su anno. In ripresa anche il comparto Communications Infrastructure.
Il margine lordo è rimasto praticamente invariato consentendo all’azienda di contenere il calo dei profitti e dell’EPS di pochi punti percentuali. Per il prossimo trimestre, tuttavia, l’azienda prevede un ulteriore calo del comparto Automotive e ciò ha allarmato i mercati che stanno penalizzando il titolo di 5÷6 punti percentuali.
Dobbiamo tuttavia ricordare che tra le IDM del settore industriale / automotive / analogico, NXP è una delle poche che dall’inizio dell’anno ha visto crescere il valore delle proprie azioni (+10% circa, con picchi fino al +25%) mentre i competitor sono arretrati parecchio (STMicroelectronics -42%, Infineon -20%, onsemi -14%, Microchip -11%, ecc.). Fanno compagnia a NXP, TI (+22%) e ADI (+15%).
Di seguito i principali dati di bilancio del terzo trimestre di NXP Semiconductors:
“NXP ha registrato un fatturato trimestrale di 3,25 miliardi di dollari, in linea con la nostra guidance complessiva. Mentre abbiamo sperimentato una certa forza rispetto alle nostre aspettative nei mercati finali di Communication Infrastructure, Mobile e Automotive, ci siamo trovati di fronte a una crescente debolezza macro correlata nel mercato Industrial & IoT. La nostra guidance per il quarto trimestre riflette una debolezza macro più ampia, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. Ci concentriamo sulla gestione di ciò che è sotto il nostro controllo, consentendo a NXP di guidare una redditività e guadagni resilienti in un contesto di domanda incerta”, ha affermato Kurt Sievers, Presidente e CEO di NXP Semiconductors.
Nel periodo il flusso di cassa dalle operazioni è stato di 779 milioni di dollari, con investimenti netti in conto capitale pari a 186 milioni di dollari, con conseguente flusso di cassa libero (non GAAP) di 593 milioni di dollari. Nel terzo trimestre del 2024, NXP ha continuato a eseguire la sua politica di restituzione del capitale con il pagamento di 259 milioni di dollari in dividendi in contanti e il riacquisto di 305 milioni di dollari delle sue azioni ordinarie. Negli ultimi 12 mesi l’azienda ha remunerato gli azionisti con 2,4 miliardi di dollari complessivi pari all’87 percento del flusso di cassa libero non-GAAP.
Tra gli eventi più significativi del trimestre luglio-settembre 2024, l’inizio dei lavori di costruzione della fabbrica di Dresda, Germania di ESMC, la joint venture tra TSMC, Robert Bosch GmbH, Infineon Technologies e NXP Semiconductors che porterà la tecnologia FinFet in Europa. A settembre 2024 è anche diventata operativa, dopo aver ricevuto tutte le necessarie approvazioni governative dalle autorità competenti, la joint venture di produzione VisionPower Semiconductor Manufacturing Company Pte Ltd (VSMC) con la taiwanese Vanguard International Semiconductor Corporation (VIS), propedeutica alla costrizione del primo stabilimento di produzione di wafer da 300 mm a Singapore.
Outlook
Per il quarto trimestre dell’anno, NXP prevede un ulteriore calo delle vendite – a quota 3,1 miliardi di euro – e un lieve calo anche del margine lordo, con una ricaduta sull’utile netto e sull’EPS, quest’ultimo previsto a 2,46 dollari (valore medio GAAP), contro i 2,79 dollari del trimestre precedente.
Durante la Conference Call che ha fatto seguito alla presentazione dei risultati finanziari, Kurt Sievers ha imputato alla debolezza dei mercati europei e americano il calo delle vendite previste per l’ultimo trimestre dell’anno, mentre dalla Cina arrivano segnali positivi.