Nonostante il leggero calo delle vendite nell’ultimo trimestre, Infineon prevede di chiudere l’anno fiscale 2023 con vendite pari a 15,5 miliardi di euro e di investire 3 miliardi in nuovi impianti produttivi.
Infineon Technologies ha presentato questa mattina i dati finanziari relativi all’ultimo trimestre del 2022 (Q1 FY2023 per la società) che evidenziano entrate per 3,951 miliardi di euro, in calo sequenziale del 5% ma in crescita del 25% rispetto ad un anno fa quando furono di 3,159 miliardi.
Una flessione che non ha avuto ripercussioni significative sull’utile grazie all’incremento del margine operativo lordo che ha raggiunto il 49,2%, in crescita rispetto al 46,3% del trimestre precedente e, soprattutto, del 43,9% di un anno fa, .
Sulla scia di STMicroelectronics, anche Infineon sta migliorando il rendimento delle sue operazioni, grazie ad un incremento dei prezzi e una maggiore efficienza produttiva (aumento della produzione con wafer da 300 mm).
E come ST, Infineon Technologies è l’unico produttore di semiconduttori che ha rilasciato una previsione per l’anno fiscale 2023 nel quale l’azienda prevede entrate per 15,5 miliardi di euro ± 500 milioni con un margine operativo del 45% (25% quello operativo).
“Infineon sta mantenendo la rotta in acque agitate e il primo trimestre del nostro anno fiscale 2023 è stato molto redditizio. Parti sostanziali della nostra attività si sono dimostrate solide anche in un contesto macroeconomico più debole“, afferma Jochen Hanebeck, CEO di Infineon. “In particolare, la transizione energetica e l’espansione dell’elettromobilità stanno causando una domanda costantemente elevata delle nostre soluzioni nelle applicazioni industriali e automobilistiche. Al contrario, stiamo assistendo a una domanda significativamente più debole in aree come smartphone, PC e data center. Stiamo continuando a navigare con attenzione in questi tempi difficili, rimanere flessibili nel nostro approccio alle dinamiche di mercato. Tutto sommato, stiamo aumentando leggermente la nostra guida per l’anno fiscale, adeguandoci agli effetti valutari“.
Non trascurabili sono infatti gli effetti del cambio euro/dollaro sui conti della società che redige il bilancio in euro, al contrario della maggior parte delle altre aziende del settore, anche europee, come ST e NXP, che stilano il bilancio in dollari USA.
Questa trimestrale e le previsioni di bilancio per i prossimi mesi si basano su un tasso di cambio EUR/USD di 1,05 che però, ad oggi, è già cresciuto a 1,10.
Questi i principali dati del trimestre chiuso al 31/12/2022 (Q1 FY2023 per la società):
Grazie all’incremento dei margini, l’utile netto del trimestre è rimasto praticamente invariato a quota 728 milioni di euro (con un’incidenza della tassazione di ben 216 milioni, pari 23%).
L’utile diluito per azione (rettificato) è aumentato nel primo trimestre dell’anno fiscale in corso a 0,64 euro, da 0,63 euro nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2022.
Gli investimenti – che Infineon definisce come la somma degli investimenti in immobilizzazioni materiali, degli investimenti in altre immobilizzazioni immateriali e dei costi di sviluppo capitalizzati – ammontano a 605 milioni di euro nel primo trimestre dell’esercizio in corso, rispetto agli 866 milioni di euro del trimestre precedente.
Il flusso di cassa da attività operative da operazioni continue è stato pari a 631 milioni di euro, rispetto a 1.580 milioni di euro nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2022.
Previsioni per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2023
Sulla base di un tasso di cambio presunto di 1,05 dollari USA per euro, Infineon prevede di generare entrate per circa 3,9 miliardi di euro nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2023. Si prevede che la crescita dei ricavi nei segmenti ATV e IPC rientri in una fascia percentuale a una cifra media rispetto al primo trimestre. Si prevede che i ricavi nel segmento CSS rimarranno stabili, mentre i ricavi nel segmento PSS dovrebbero diminuire in modo significativo a causa delle deboli condizioni di mercato per la maggior parte delle applicazioni target. Sulla base di questa previsione dei ricavi, il margine del risultato del segmento dovrebbe essere di circa il 25 percento.
Prospettive per l’intero anno fiscale 2023
Nonostante un tasso di cambio ipotizzato meno favorevole di 1,05 dollari USA per euro (in precedenza 1,00 dollari USA), Infineon continua a prevedere di generare ricavi per 15,5 miliardi di euro (più o meno 500 milioni di euro) per l’anno fiscale 2023. Ciò equivale a un tasso di crescita del 9% rispetto all’anno fiscale 2022. La crescita dei ricavi per entrambi i segmenti ATV e IPC è prevista superiore alla media del Gruppo. Nel segmento CSS, è probabile che i ricavi crescano intorno al tasso medio del Gruppo. Si prevede che il segmento PSS registrerà un calo dei ricavi rispetto all’anno precedente. Al punto medio dell’intervallo di entrate previste, il margine lordo rettificato dovrebbe essere di circa il 45% e il margine del risultato di segmento dovrebbe attestarsi intorno al 25%, dopo un livello precedentemente previsto di circa il 24%.
Questa mattina alla borsa di Francoforte il titolo Infineon sta guadagnando l’8% circa, a 36 euro per azione. Con questo balzo, il guadagno da inizio anno segna un + 25% circa, mentre rimane ancora in rosso (-12% circa) rispetto al livello del gennaio 2022. Da segnalare anche che, sulla scia dei buoni risultati di Infineon, anche il titolo STMicroelectronics sta guadagnando il 4% circa.