La stagione delle trimestrali volge al termine con ancora poche società che mancano all’appello; entro questa settimana sarà possibile avere un quadro preciso del mercato dei semiconduttori nel primo trimestre del 2021, mercato più che mai al centro dell’attenzione globale per la scarsità di chip che sta minacciando la ripresa economica mondiale del dopo pandemia.
Tra le ultime società, l’altro giorno ha pubblicato i dati finanziari SMIC (Semiconductor Manufacturing International Corporation), la più importante foundry cinese con sede a Shanghai e quotata alle borse di Shenzhen e Hong Kong.
Nonostante la società sia stata inserita l’anno scorso nella cosiddetta “Entity List” degli Stati Uniti, e per questo motivo non abbia potuto accedere alle tecnologie più avanzate, SMIC è riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati con ricavi che hanno raggiunto nel 1Q21 1.103,6 milioni di dollari, in aumento del 22% rispetto ai ricavi di 904,9 milioni dello stesso periodo di un anno fa. Rispetto all’ultimo trimestre 2020, quando le vendite furono di 981,1 milioni, i ricavi sono cresciuti del 12,5%.
Nel 1Q21 l’utile lordo ha raggiunto i 250,1 milioni di dollari con un aumento del 7,1% rispetto ai 233,6 milioni del primo trimestre 2020 e del 41,5% rispetto ai 176,8 milioni del 4Q20.
Nel primo trimestre di quest’anno il margine lordo è stato del 22,7%, rispetto al 18,0% del 4Q20 e del 25,8% nel 1Q20.
Per quanto riguarda i volumi, la società è riuscita ad incrementare il numero di wafer lavorati del 10,8%, con un tasso di utilizzo degli impianti di quasi il 99%.
Un dato che dimostra come anche SMIC abbia fatto il possibile per soddisfare la domanda globale di chip, con risultati modesti. A riprova del fatto che la carenza di semiconduttori può essere risolta solamente con la costruzione di nuovi impianti che richiedono, però, un tempo compreso tra i 2 e i 4 anni. Come altre fonderie, anche SMIC sta potenziando i propri impianti, in particolare quelli nell’area di Pechino.
Attualmente la società ha due insediamenti produttivi nei pressi di Shanghai, uno per wafer da 8” con nodo di processo da 0,35µm a 90 nm e uno per wafer da 12” per prodotti FinFET; la capacitò produttiva è di 135 mila wafer da 8” e 35 mila wafer da 12”.
Nello stabilimento di Tianjin vengono prodotti wafer da 8” con nodo di processo 0,35µm~90nm e una capacità annua di 180 mila wafer; nell’altro stabilimento per wafer da 8”, quello di Shenzhen, vengono prodotti chip con nodo di processo 0,35µm~0,15µm con una capacità annua di 70 mila wafer.
I due impianti più avanzati, entrambi per wafer da 300 mm, si trovano nell’area di Pechino; Fab Phase 1 ha una capacità di 60 mila wafer con tecnologia di processo 0,18µm~55nm, Fab Phase 2 ha una capacità di 100 mila wafer da 12” con nodi di processo 65nm~24nm.
Nello stabilimento di Pechino vengono prodotti anche i chip con nodo di processo da 14 nm, attualmente i più avanzati della foundry cinese.
Attualmente SMIC è la quarta fonderia al mondo per capacità produttiva con una quota di mercato di circa il 4%, dopo TSMC col 55%, Samsung col 17% e UMC col 7%.
Per quanto riguarda le previsioni per il secondo trimestre 2021, la società si aspetta che i ricavi aumentino del 17-19% rispetto al primo trimestre con un margine lordo compreso tra il 25 e il 27 percento.
Gao Yonggang, Chief Financial Officer di SMIC ha commentato:
“I ricavi del primo trimestre 2021 e il margine lordo hanno superato le previsioni, i ricavi sono stati di 1104 milioni di dollari, con un aumento del 12,5% trimestre su trimestre e del 22% anno su anno. Il margine lordo è stato del 22,7%, con un aumento sequenziale di 4,7 punti percentuali. Si prevede che i ricavi del secondo trimestre cresceranno dal 17% al 19% in modo sequenziale con il margine lordo che dovrebbe attestarsi tra il 25% e il 27%. Le entrate semestrali per la prima metà del 2021 dovrebbero raggiungere i 2,4 miliardi di dollari.
Quest’anno, il mercato dei semiconduttori rileva uno sviluppo decisamente positivo. In circostanze normali, la Società avrebbe dovuto mantenere il rapido ritmo di crescita dello scorso anno. Ma poiché SMIC è stato inserito nella Entity List del goverop USA, alla Società è vietato l’acquisto di articoli e tecnologie di origine statunitense. Ci sono ancora rischi e incertezze per la nostra seconda metà del 2021. Alla luce delle informazioni attualmente a disposizione della Società e sulla base del presupposto incerto che la continuità operativa non sarà influenzata negativamente in modo significativo, si prevede che i nostri ricavi annuali e il nostro margine lordo supereranno le previsioni originali.
Tuttavia, per un eccesso di cautela, chiediamo comprensione se per il momento non forniremo precise previsioni per la seconda metà e per l’intero anno. Faremo del nostro meglio per garantire la continuità operativa e migliorare le prestazioni, per un migliore ritorno ai nostri azionisti”.
Il dottor Haijun Zhao e il dottor Liang Mong Song, co-CEO di SMIC hanno commentato: “Crediamo che le nostre entrate per la prima metà del 2021 supereranno le previsioni originali metre le vendite del primo trimestre hanno superato il miliardo di dollari USA. Di fronte alle difficoltà, affrontiamo con precisione i problemi e continuiamo a superare noi stessi. La capacità non FinFET continuerà a essere completamente saturate fino alla fine dell’anno mentre le nuova capacità si rafforzeranno principalmente nella seconda metà di quest’anno”.