Il calo del quarto trimestre pone fine ad un lungo periodo di crescita. Lo certifica DMASS che prevede un rallentamento nel 2024 dopo il record del 2023. Per quanto riguarda i semiconduttori, in Italia (-23,71%) e Austria (-25,82%) la flessione maggiore nel Q4 2023.
Secondo DMASS Europe eV, il mercato europeo della distribuzione di componenti ha registrato un calo nel quarto trimestre, ponendo fine a un lungo periodo di crescita. I distributori e i produttori organizzati in DMASS hanno registrato un fatturato consolidato di 4,45 miliardi di euro nel quarto trimestre del 2023 (-17,3% rispetto al quarto trimestre del 2022). I semiconduttori sono scesi a 3,1 miliardi di euro (-18,5%) mentre i componenti IP&E (Interconnessione, Passivi ed Elettromeccanici) sono diminuiti del 14,3% a 1,35 miliardi di euro.
Per l’anno 2023, DMASS ha registrato un fatturato consolidato di 21 miliardi di euro (+0,2%), battendo di poco il precedente record del 2022. Tutta la crescita del 2023 è arrivata dai semiconduttori (+4%), mentre IP&E è diminuito del 7,7%.
I commenti
“Il rallentamento previsto è stato attenuato da un’ottima prima metà del 2023, che si è tradotta in un altro anno record. Certo, i ricavi della distribuzione sono stati trainati dagli ordini e dalle vendite anticipati rispetto al 2024, gonfiando significativamente i risultati del 2023. La conseguenza è che ora ci troviamo di fronte ad una contrazione del mercato che riporta il business in linea con le medie di crescita a lungo termine. La nostra speranza per il 2024 risiede in un rialzo generale del mercato attraverso l’hype sull’intelligenza artificiale che potrebbe trainare l’intero mercato. Le nostre aspettative sono che per l’Europa in generale e per la distribuzione di componenti e i loro clienti in particolare questo effetto si verificherà nella migliore delle ipotesi verso la fine del 2024”, ha dichiarato Hermann Reiter, presidente di DMASS.
Le vendite di semiconduttori nel Q4
Le vendite della distribuzione di semiconduttori in Europa sono diminuite nel Q4 2023 del 18,5%, a 3,1 miliardi di euro. A livello regionale, nessun paese è rimasto positivo, con grandi differenze tra le varie aree:
Dal punto di vista dei prodotti, l’unico grande gruppo di prodotti che ha sorpreso con una crescita significativa è stato quello dei microprocessori (+17,6%). Tutti gli altri sono scesi, da pochi punti percentuali a oltre il 40%. Su base annuale, i vincitori sono stati Programmable Logic, MOS Micro e Power, mentre deludenti sono state le commodities Small Signal, Sensors, Opto, Memory and Standard Logic.
Componenti di interconnessione, passivi ed elettromeccanici
Nel settore IP&E il rallentamento è continuato anche nel quarto trimestre con una diminuzione del 14,3% a 1,35 miliardi di euro. Il calo in tutti i tre gruppi di prodotto è rimasto a una cifra. A livello nazionale e regionale, lo sviluppo trimestrale è stato omogeneo, con solo due paesi rimasti positivi (Turchia e Romania), mentre tutti gli altri hanno registrato un calo compreso tra il 5 e il 25%. Su base annua la situazione regionale è pressoché la stessa, a livello di prodotto i passivi hanno sofferto più degli altri due gruppi di prodotto:
Il presidente Hermann Reiter conclude: “Per quanto la tendenza attuale possa chiaramente puntare al ribasso e per quanto ciò fosse visibile e prevedibile da tempo, dobbiamo stare attenti alle previsioni. Perché? Le sfide e le opportunità in questo mercato sono diventate meno prevedibili rispetto al passato e le dinamiche odierne sono influenzate da fattori politici e tecnologici che sono per natura dirompenti, possibilmente in entrambe le direzioni. Nonostante l’imprevedibilità, siamo convinti che la distribuzione rimarrà la forza stabilizzatrice ed equilibratrice del mercato”.