In attesa di nuove restrizioni statunitensi sulle esportazioni di apparecchiature per semiconduttori e chip AI verso la Cina, quest’ultima annuncia l’estensione delle esenzioni tariffarie su alcuni prodotti statunitensi fino al 2025.
Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti potrebbe annunciare già lunedì prossimo ulteriori restrizioni contro la Cina, riguardanti apparecchiature per la produzione di semiconduttori e chip per l’intelligenza artificiale, incluse le memorie. Questi provvedimenti sono stati oggetto di lunghe discussioni tra funzionari americani e rappresentanti di Paesi alleati, in particolare Paesi Bassi e Giappone.
Secondo Bloomberg, il nuovo pacchetto di norme si differenzierebbe dalle bozze iniziali per una selezione più mirata delle entità cinesi da includere nell’elenco delle restrizioni. Se inizialmente si parlava di sanzionare sei fornitori di Huawei, il piano attuale prevederebbe l’aggiunta solo di una parte di queste imprese. Le restrizioni, tuttavia, includerebbero sanzioni contro due fabbriche di chip di SMIC, partner chiave di Huawei nella produzione di semiconduttori.
La Cina risponde con un gesto distensivo
Nel frattempo, la Cina ha annunciato che estenderà le esenzioni tariffarie per l’importazione di alcuni prodotti statunitensi fino al 28 febbraio 2025. Lo ha riportato la Reuters questa mattina.
Tra i prodotti esenti dalle tariffe aggiuntive, introdotte in risposta alle restrizioni statunitensi, figurano:
- Minerali di terre rare,
- Disinfettanti medici,
- Batterie al nichel-cadmio,
- Altri prodotti industriali e medici.
Questa decisione potrebbe essere letta come un gesto distensivo che potrebbe influenzare le nuove restrizioni in fase di definizione da parte dell’amministrazione Biden-Harris.
Pressioni interne e reazioni del mercato
Secondo Bloomberg, le nuove restrizioni americane sono frutto di un compromesso: i produttori statunitensi di apparecchiature per semiconduttori, tra cui Lam Research, Applied Materials e KLA, hanno fatto forti pressioni per evitare misure troppo severe che avrebbero potuto danneggiare gravemente il loro settore.
Questa possibile distensione tra Stati Uniti e Cina viene considerata una vittoria parziale per i produttori di impianti per semiconduttori, sia americani che internazionali. Non a caso, il mercato ha reagito positivamente:
- Le azioni di ASML, leader europeo nella produzione di apparecchiature per semiconduttori, sono aumentate fino al 5,5%, guidando un rally tra i principali produttori di apparecchiature come BE Semiconductor e Aixtron.
- In Giappone, Tokyo Electron ha registrato un balzo del 7%, Screen Holdings ha guadagnato il 6%, mentre Kokusai Electric ha visto un aumento di quasi il 13%.