Durante la Conference Call che ha fatto seguito alla diffusione dei dati del terzo trimestre 2023, Jean-Marc Chéry e il management di ST hanno risposto alle domande degli analisti sulle prospettive future della società.
Complessivamente nel 2023 le entrate di STMicroelectronics cresceranno del 7% rispetto al 2022 consentendo alla multinazionale italo-francese guidata da Jan-Marc Chéry di incrementare la propria quota di mercato globale. Qualche preoccupazione arriva dal mercato industriale ma resta ottima la visibilità per il settore automobilistico che crescerà quest’anno del 28%.
Sono queste le indicazioni emerse durante l’incontro tra il management di STMicroelectronics e gli investitori e analisti che ha fatto seguito alla diffusione dei dati del terzo trimestre 2023. Un trimestre che ha superato, seppur di poco, le previsioni, e che si è chiuso con vendite nette per 4,43 miliardi di dollari (nuovo record assoluto), margine lordo al 47,6% e utile netto a quota 1.090 milioni di dollari. Dati ancora in crescita, in controtendenza rispetto a quelli di alcuni importanti competitor come, ad esempio, Texas Instruments le cui vendite sono scese nel Q3 2023 del 14% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. E se le previsioni per il quarto trimestre delle due società si realizzeranno, STMicroelectronics supererà per la prima volta le vendite trimestrali di TI (ST prevede di conseguire entrate per 4,30 miliardi di dollari mentre TI stima un fatturato compreso tra 3,93 e 4,27 miliardi).
Il rallentamento del mercato industriale
Molte domande hanno riguardato l’andamento del mercato industriale che è sembrato rallentare, specialmente in Cina. ST aveva previsto tre mesi fa che le vendite per l’intero 2023 avrebbero raggiunto 17,4 miliardi mentre ora le previsioni indicano 17,3 miliardi.
“I 100 milioni di dollari di vendite di differenza si riferiscono principalmente al mercato finale industriale in Asia, dove il livello degli ordini acquisiti verso la fine del terzo trimestre per consegne nel quarto trimestre è stato inferiore alle nostre aspettative. Questo calo ha colpito soprattutto il settore dei microcontrollori.” ha dichiarato Jean-Marc Chéry “Guardando oltre, al 2024, la visibilità per il mercato industriale resta limitata, sia per il mercato di massa che per quello degli OEM. Con i tempi di consegna che sono tornati alla normalità (tranne che nel carburo di silicio) il cliente aspetta un po’ di più ad inserire l’ordine. Dobbiamo monitorare con molta attenzione gli ordini che verranno inseriti nel quarto trimestre per capire qualcosa in più sull’andamento di questo mercato per il primo trimestre e il primo semestre del prossimo anno”.
Le previsioni per il mercato Personal Consumer
Per quanto riguarda le applicazioni consumer, secondo Jean-Marc Chéry, queste restano ancora deboli, sia per ST che per i competitor dell’azienda che operano nel settore. “Da quanto ci dicono i nostri clienti, nessuno si aspetta una forte ripresa nei primi sei mesi del prossimo anno anche se pensiamo che toccheremo il fondo proprio nel quarto trimestre del 2023. Per questo motivo prevediamo una leggera crescita il prossimo anno.”
Il 2024 sarà un anno di transizione per le apparecchiature di comunicazione e le periferiche per computer perché verrà ridotta l’attività legacy, ha anticipato Jean-Marc Chéry. Verrà accelerata, invece, la collaborazione strategica con SpaceX per Starlink, che fornisce connettività Internet ad alta velocità a una base di clienti in crescita in più di 60 paesi in tutto il mondo. I prodotti di prossima generazione per questa costellazione sfrutteranno la tecnologia di processo BiCMOS9 di ST, nonché una innovativa tecnologia di packaging.
Automotive: confermata la crescita anche per il 2024
Tutt’altra musica per il settore automotive e per il comparto del carburo di silicio.
“Confermo che quest’anno la nostra crescita nel settore automobilistico sarà del 28%. Per quanto riguarda il 2024 abbiamo un’ottima visibilità che ci fa ritenere di poter crescere ancora, trimestre dopo trimestre. Di sicuro non cresceremo del 28% ma cresceremo significativamente”.
Secondo Jean-Marc Chéry, La domanda sarà guidata dalla mobilità, dalla digitalizzazione e dalla fornitura di elettronica in applicazioni legacy, spinta da numerosi programmi di collaborazione strategica con i clienti per fornire design personalizzati.
Rispondendo alle domande di alcuni analisti che sottolineavano un calo significativo degli ordini di automobili (soprattutto in Europa), la contrazione dell’11% del settore automotive di TSMC – la principale fonderia a contratto al mondo – e l’annullamento dei progetti relativi a nuovi modelli EV da parte di alcuni OEM tra cui GM e Honda, Jean-Marc Chéry ha dichiarato che anche un eventuale rallentamento del mercato, così come un ritorno alla normalità dei tempi di consegna non avrà conseguenze significative sull’andamento delle vendite di ST per il 2024 in questo settore.
“Con tutto il rispetto che ho nei loro confronti, TSMC ha una visione parziale dell’automotive. Noi, al contrario, disponiamo dell’intera gamma di prodotti per il mercato automobilistico e disponiamo perciò di una visione molto più ampia di questo settore”.
Per Jean-Marc Chéry, anche escludendo il carburo di silicio, il mercato automotive proseguirebbe l’andamento positivo nel 2024.
Numerose domande hanno riguardato proprio l’attività di STMicroelectronics nel settore del carburo di silicio.
Carburo di silicio: un settore in forte espansione
“Confermiamo che i nostri ricavi per i prodotti legati al carburo di silicio raggiungeranno quest’anno 1,2 miliardi di dollari. Per noi il 2024 rappresenterà un passo in avanti coerente con il nostro obiettivo di consegnare 2 miliardi di dollari nel 2025”, ha dichiarato Jean-Marc Chéry.
Nel trimestre appena concluso, ST ha aumentato il numero di impegni con i clienti. “Ora stiamo lavorando con 94 clienti e 150 progetti rispetto ai 90 clienti e 140 progetti dello scorso trimestre, progetti che spaziano dalle applicazioni per veicoli elettrici, come caricabatterie di bordo, fino ai moduli di alimentazione in ambito solare.”
STMicroelectronics sta lavorando per mettere in sicurezza la propria catena di fornitura del carburo di silicio in previsione di questi obiettivi a breve termine e soprattutto della previsione di 5 miliardi di dollari di vendite entro il 2028÷2030.
La necessità di un nuovo stabiimento per il carburo di silicio
Rispondendo ad alcune domande sulle voci di un calo degli ordini da parte di Tesla, sulle ricadute della JV con la cinese Sanan e sulle indiscrezioni da parte della stampa francese sul progetto di un’altra fabbrica per la produzione di dispositivi SiC, Jean-Marc Chéry ha così risposto. “Con l’impronta produttiva che abbiamo oggi, possiamo tranquillamente supportare i 2 miliardi di vendite nel 2025. Attualmente siamo impegnati ad incrementare la produzione interna di substrati (in particolare nell’area di Catania) per poter essere autosufficienti per almeno il 40% del nostro fabbisogno. Tuttavia, se intendiamo raggiungere i 5 miliardi o più di vendite tra il 2028 e il 2030 è chiaro che avremo bisogno di due fabbriche aggiuntive; una in Cina per il mercato locale (già prevista dalla JV con Sanan) e un’altra che andremo a realizzare con la tempestività del caso non appena se ne presenterà la necessità. Di sicuro per superare i 5 miliardi di dollari tra il 2028 e il 2030, avremo bisogno di Sanan e di un’altra fabbrica”.
Jean-Marc Chéry ha confermato così le indiscrezioni diffuse alcune settimane fa dal quotidiano economico francese l’Usine Nouvelle secondo il quale STMicroelectronics intenderebbe realizzare un nuovo impianto per la fabbricazione di dispositivi in carburo di silicio con un investimento di 5 miliardi di euro. La notizia positiva che ci riguarda da vicino è che le indiscrezioni riferiscono che l’impianto verrà realizzato Italia. Addirittura, il quotidiano riferisce di trattative in corso tra le autorità italiane e la Commissione Europea.
Il CEO di STMicroelectronics ha anche confermato l’obiettivo di vendite complessive per 20 miliardi di dollari (con un margine lordo del 50%) da raggiungere entro il 2025÷2027 e investimenti in conto capitale per 4 miliardi di dollari per l’anno in corso.