L’impianto, acquistato da GlobalFoundries, sarà il più grande sito di produzione di onsemi negli Stati Uniti con oltre 1.000 addetti. La produzione sarà destinata prevalentemente alla produzione di sensori di immagine.
Si è svolta ieri la cerimonia di taglio del nastro del passaggio definitivo del sito produttivo per wafer da 300 mm di East Fishkill (EFK), nello stato di New York, a onsemi.
L’acquisizione del sito da GlobalFoundries era stata annunciata nel 2019 per un corrispettivo di 430 milioni di dollari e con un impegno di spesa di altri 720 milioni nei successivi 10 anni per l’ammodernamento degli impianti.
La transazione ha aggiunto più di 1.000 tecnici e ingegneri al team onsemi. Per sottolineare l’importanza della produzione di semiconduttori negli Stati Uniti, l’azienda ha celebrato questo importante evento con una cerimonia di taglio del nastro guidata dal leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer (NY), affiancato dal Senior Advisor del Segretario al Commercio per l’implementazione di CHIPS JD Grom. Erano presenti anche diversi altri funzionari governativi locali.
Negli ultimi tre anni, onsemi si è concentrata sulla garanzia di un futuro a lungo termine per la struttura EFK e i suoi dipendenti, effettuando investimenti significativi nelle sue linee da 300 mm per accelerare la crescita dei prodotti di potenza, analogici e di rilevamento dell’azienda, e consentire una migliore struttura dei costi di produzione.
L’EFK fab è il più grande impianto di produzione di onsemi negli Stati Uniti e aggiunge funzionalità CMOS avanzate, inclusi nodi tecnologici a 40 nm e 65 nm con capacità di elaborazione specializzate necessarie per la produzione di sensori di immagini. La transazione include un impegno esclusivo a fornire a GF soluzioni di semiconduttori differenziate e investimenti in ricerca e sviluppo poiché entrambe le società collaborano su progetti futuri.
“Con il taglio del nastro di oggi, onsemi manterrà più di 1.000 posti di lavoro locali, continuerà a rafforzare la leadership dello stato nell’industria dei semiconduttori e fornirà chip ‘Made in New York’ per qualsiasi cosa, dai veicoli elettrici alle infrastrutture energetiche in tutto il paese“, ha affermato il senatore Schumer. “Sono lieto che onsemi abbia ufficialmente reso East Fishkill la sede del suo principale e più grande stabilimento di produzione negli Stati Uniti; onsemi ha già assunto quasi 100 nuove persone e ha investito 1,3 miliardi di dollari per continuare la ricca storia di scienza e tecnologia della Hudson Valley per le generazioni future. Ho a lungo affermato che New York aveva tutti gli ingredienti giusti per ricostruire l’industria dei semiconduttori della nostra nazione e ho incontrato personalmente più volte i vertici di onsemi per sottolinearlo mentre stavo lavorando alla mia legislazione sul Chips Act”.
La struttura EFK contribuisce alla comunità locale conservando più di 1.000 posti di lavoro. Con la recente approvazione del Federal Chips and Science Act e del New York Green CHIPS Program, onsemi continuerà a valutare le opportunità di espansione e crescita a East Fishkill nonché il suo contributo alla comunità locale. Proprio oggi, il Rochester Institute of Technology (RIT) ha annunciato che onsemi si è impegnata a donare 500.000 dollari in 10 anni per sostenere progetti di istruzione volti ad aumentare la formazione di tecnici e ingegneri nel settore dei semiconduttori.
“onsemi apprezza il fermo impegno del leader della maggioranza al Senato Schumer per garantire la leadership americana nei semiconduttori e negli investimenti nella produzione di chip a New York“, ha affermato Hassane El-Khoury, presidente e amministratore delegato di onsemi. “Con l’aggiunta di EFK alla nostra impronta produttiva, onsemi disporrà dell’unica fabbrica di sensori di immagine e alimentazione discreta da 12 pollici negli Stati Uniti, consentendoci di accelerare la nostra crescita nei megatrend dell’elettrificazione dei veicoli, dell’ADAS, dell’infrastruttura energetica e dell’automazione di fabbrica. Non vediamo l’ora di lavorare con l’Empire State Development e i funzionari del governo locale per trovare programmi comuni e partenariati educativi che ci consentiranno di identificare, formare e impiegare la prossima generazione di talenti dei semiconduttori a New York“.
Le possibili conseguenze sullo stabilimento italiano di Lfoundry
Uno dei più importanti fornitori di sensori di immagine di onsemi è l’azienda italiana (di proprietà cinese) Lfoundry di Avezzano (ex Micron, ex Texas Instruments), l’unica realtà italiana, insieme a STMicroelectronics, che produce semiconduttori avanzati. La commessa, che scadrà tra un paio d’anni, rappresenta la più importante attività per Lfoundry che utilizza per la produzione wafer da 200 mm con tecnologia a 90 nm e che ha una capacità produttiva di circa 40.000 wafer/mese.
Durante il periodo più travagliato per l’azienda marsicana, iniziato col disimpegno di Micron e conclusosi con l’acquisizione della cinese Wuxi Xichanweixin Semiconductor, tra i possibili acquirenti era stata avanzata proprio l’ipotesi onsemi, che però era stata scartata per la richiesta dell’azienda americana di 300 esuberi.
Con l’acquisizione dello stabilimento East Fishkill da parte di onsemi, che oltretutto utilizza tecnologie più avanzate (300 mm e nodi di processo di 45 e 65 nm) e che sarà in parte destinato alla produzione di sensori di immagine, ci si domanda quali potranno essere le conseguenze sulle commesse future per Lfoundry e soprattutto se quest’ultima, in caso di disimpegno di onsemi, sarà in grado di sostituire l’azienda americana con altri clienti e altre produzioni.
Al disimpegno di onsemi potrebbero contribuire i forti incentivi a favore del cosiddetto reshoring dell’industria dei semiconduttori USA previsti dal Federal Chips and Science Act e dai contributi dei singoli stati, in questo caso da quello di New York.
Nel nostro paese, al contrario di quanto accaduto per STMicroelectronics, non risulta invece che LFoundry abbia ricevuto o richiesto significativi contributo pubblici a sostegno della propria attività produttiva, a parte qualche milione di euro ottenuti dal MISE e dalla Regione Abruzzo.