“Stiamo entrando in un nuovo decennio dopo un periodo di sconvolgimenti senza precedenti che ha interessato la vita di tutti noi, l’economia globale e il mondo produttivo, e di cui ancora non conosciamo la reale portata. Eventi che sono stati uno straordinario catalizzatore per il cambiamento, con la necessità più forte che mai di innovazione, in particolare in settori in cui la tecnologia gioca un ruolo fondamentale per garantire un futuro più sano, più verde e più connesso”.
Inizia così il discorso di Vincent Roche, che fa subito un esempio legato all’attualità.
“Permettetemi di fare alcuni esempi iniziando dall’assistenza sanitaria e da come la pandemia abbia messo in luce la natura fragile di molti nostri sistemi sanitari, creando una rinnovata attenzione sull’aiuto che la tecnologia può fornire per spostare l’attenzione dal trattamento alla prevenzione, con sistemi che monitorano le condizioni cliniche a domicilio ed inviano i dati al medico, evitando o limitando il ricovero in ospedale.
Nel campo dell’automazione industriale la pandemia sta rafforzando il ruolo della robotica e dell’automazione aiutando i lavoratori in prima linea sul fronte della lotta al virus, ad esempio con soluzioni che consentono di mantenere la distanza di sicurezza; per effetto della pandemia sono migliorate anche le prestazioni dei sistemi di connettività, a supporto dei sempre più numerosi lavoratori che operano da casa, della didattica a distanza, delle vendite online e della telemedicina. Tutto ciò ha accelerato l’implementazione di sistemi di comunicazione avanzati come il 5G e di soluzioni ottiche ad alta velocità per i data center che hanno migliorato la qualità del servizio e aumentato la larghezza di banda.”
I tre megatrend che guidano la trasformazione
“Durante questo periodo abbiamo riscoperto il blu del cielo e respirato aria più pulita, abbiamo sperimentato l’effetto di uffici sempre più vuoti e di viaggi aerei sempre più sporadici, meno pendolarismo e minori emissioni. A fronte di tutto ciò, mi domando come possiamo, noi che siamo alla guida di aziende leader del settore, sfruttare la nostra tecnologia innovativa, ad esempio in aree come l’efficienza energetica con edifici intelligenti che percepiscono la presenza delle persone, per aiutare il nostro pianeta a raggiungere questi risultati.”
“Sono tre i megatrend che stanno guidando la trasformazione: elettrificazione, digitalizzazione e automazione; attualmente siamo nel pieno di una terza ondata di trasformazione che investe la tecnologia dell’informazione e della comunicazione ed è caratterizzata dal rilevamento pervasivo e dalla connettività onnipresente, con i dati che stanno giocando un ruolo sempre più importante. Il data mining è il nuovo petrolio, con il valore che si sposta dall’estrazione dei dati alla creazione di modelli basati sui dati; mentre guardiamo al futuro è fondamentale adattarci ed anticipare le trasformazioni per soddisfare le esigenze in rapida evoluzione dei clienti. Ad esempio la riduzione del tempo di sviluppo dei prodotti e l’accorciamento dei cicli di vita degli stessi è reso possibile dalla simulazione pervasiva mentre l’impiego di Digital Twins ed un approccio ecosistemico sono sempre più necessari se vogliamo beneficiare appieno della combinatorial innovation.”
Oltre la resilienza: il concetto di antifragilità
Nel suo discorso, sulle orme di Nicholas Taleb (Il cigno nero, Antifragilità-Prosperare nel disordine), Vincent Roche introduce il concetto di antifragilità, ovvero la capacità di trarre vantaggio dalle avversità, un atteggiamento che va oltre il concetto di semplice resilienza.
“Il futuro è già tra noi e gli eventi di quest’anno stanno accelerando la rivoluzione digitale, con una profonda influenza sull’economia globale e, naturalmente, sulla società. Per affrontare queste nuove sfide tutti gli attori del settore dovranno ridefinire e reinventare se stessi utilizzando approcci antifragili, così come spiega in un libro scritto dopo la crisi finanziaria del 2008 Nicholas Taleb, uno dei miei autori preferiti.
Nel suo libro Taleb sostiene che i sistemi complessi in natura, in economia o nella società prosperano quando sono stressati, quando la casualità mette radici e il caos è all’ordine del giorno; lui chiama questi sistemi antifragili, sistemi che hanno una capacità di imparare e adattarsi ad un ritmo più veloce. Una spinta verso una nuova era di collaborazione ecosistemica per adattarci e rimanere resilienti, con l’opportunità di imparare e collaborare in modi nuovi, creando innovazione a livello di ecosistema, spingendo le aziende a esplorare e testare nuove partnership, nuovi prodotti e servizi che ridefiniranno il business e le tecnologie per gli anni a venire. Potremo così continuare a creare valore per i nostri clienti, lasciando un mondo migliore di quello attuale.”
Analog Devices è leader mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di circuiti integrati analogici, a segnale misto e di elaborazione del segnale digitale (DSP) ad alte prestazioni, utilizzati praticamente in tutti i tipi di apparecchiature elettroniche.
Vincent Roche è Presidente e Amministratore delegato di Analog Devices dal 2013.
Nel 2020 Analog Devices ha acquisito Maxim Integrated per 23 miliardi di dollari; l’integrazione tra le due società dovrebbe chiudersi entro la metà del 2021.
Quest’anno Analog Devices prevede di fatturare 5,6 miliardi di dollari con una generazione di cassa di 1,8 miliardi. I principali settori di attività sono riportati nel seguente grafico:
Il valore delle azioni di Analog Devices è cresciuto quest’anno del 22%.