La nuova capacità di accumulo supera di tre volte la capacità degli impianti attualmente in funzione nel nostro paese.
Grande interesse (e stupore) ha suscitato il comunicato stampa diffuso da Nidec ASI, parte della Divisione Energy & Infrastructure del Gruppo Nidec, col quale l’azienda comunica di aver vinto un contratto per l’installazione nel nostro paese di una capacità di accumulo di 5,4 GWh mediante l’installazione di 18 sistemi di stoccaggio a batterie da 1,35 GW.
Nidec ASI non rende noto il nome del committente, scrivendo semplicemente che si tratta di “una importante società del settore”.
Lo stupore scaturisce dal fatto che la potenza contemplata nel nuovo contratto è di poco inferiore ai 1,6 GW di soluzioni BESS che la società ha installato complessivamente in 21 Paesi in tutto il mondo, comprese Europa, Sud America e Africa.
L’interesse scaturisce invece dal fatto che la capacità dei nuovi impianti sarebbe tre volte superiore alla capacità attualmente installata nel nostro paese. In un recente rapporto di Federazione ANIE risulta infatti che, al 30 giugno 2022 i sistemi di accumulo per l’energia presenti sul territorio nazionale sono 122.279 per una capacità massima di 1361 MWh ai quali vanno aggiunti i 250 MWh degli impianti di Terna. Complessivamente dunque, 1,611 GWh.
Secondo il comunicato, Nidec ASI fornirà 372 power station modulari e scalabili. L’obiettivo è quello di avere i 18 impianti in funzione da gennaio 2024, di cui 6 in Sardegna e 12 nel centro-nord del Paese, con lo scopo di elettrificare l’Italia in direzione sempre più green, facendo leva sull’utilizzo delle energie rinnovabili e immagazzinando l’elettricità quando è più economica e utilizzandola quando i prezzi sono più alti. Una volta implementati, i sistemi di stoccaggio saranno in grado di erogare energia equivalente al fabbisogno medio di un milione di abitazioni italiane, contribuendo a rendere il Paese sempre più autonomo, anche rispetto all’impiego del gas.
Il progetto costituisce una risposta concreta al REPowerEU, il piano della Commissione europea per rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili ben prima del 2030, ed è realizzato utilizzando tecnologie made in Italy.
Inoltre, l’implementazione dei 18 impianti e l’intero sistema avranno un impatto positivo anche sull’indotto lavorativo del settore.
Nidec ASI prevede che per soddisfare le esigenze di questo progetto 4 sue fabbriche, 3 situate in Italia e una in Francia, lavoreranno a pieno ritmo per 8-10 mesi. In particolare, i quadri di conversione saranno realizzati negli stabilimenti di Cinisello Balsamo, gli inverter a Montebello Vicentino, e i sistemi ausiliari e di controllo a Roche-la-Molière, in Francia.
“Siamo particolarmente orgogliosi di essere in prima linea con questo progetto per promuovere la crescita delle fonti di energia rinnovabile in Italia,” ha dichiarato Dominique Llonch, CEO di Nidec ASI e Presidente di Nidec Industrial Solutions. “Un’iniziativa che dimostra l’eccellenza della tecnologia italiana, che può aiutare l’Europa ad andare nella direzione del risparmio energetico. È una notizia importante per la decarbonizzazione del nostro Paese, che realizzando sistemi simili potrà sfruttare in modo strategico la sua immensa ricchezza di fonti di energia rinnovabile, abbattendo definitivamente il fabbisogno di fonti di energia tradizionale e riducendo drasticamente il costo dell’energia. Dopo questo, siamo fortemente motivati e pronti a lavorare a molti altri progetti in ambio energy storage da sviluppare in altri Paesi d’Europa, negli Stati Uniti e in tutto il mondo, per portare a termine una missione condivisa, ossia quella di accelerare l’elettrificazione in senso green del nostro pianeta.”