AMERICA & GLOBAL
Giornata interlocutoria – lunedì 7 giugno 2021 – a Wall Street con gli indici che chiudono in territorio misto. I timori per una ripercussione negativa sui titoli tecnologici e sulle piattaforme digitali della decisione del G7 di imporre una tassa minima globale del 15% sulle multinazionali, è rapidamente rientrato. Anzi, la giornata ha registrato un incremento per molti società del settore, con alcune, come Alphabet e Facebook, che hanno fatto segnare i nuovi massimi di sempre.
L’avanzata dei titoli tecnologici è stata favorita anche da una minore preoccupazione degli operatori per un possibile aumento del costo del denaro; su questo fronte è prevista calma piatta fino a giovedì quando verranno diffusi i dati sull’inflazione di maggio. Ieri il rendimento del T-Bond si è attestato all’1,570%, in leggero aumento rispetto all’1,559% di venerdì.
In questa fase le preoccupazioni riguardano maggiormente la catena di approvvigionamento e l’aumento dei prezzi delle materie prime che potrebbero rallentare la ripresa economica globale. Anche per questo motivo molti titoli industriali hanno rallentato la loro corsa, facendo segnare in giornata un calo dello 0,36% dell’indice Dow Jones Industrial Average, a quota 34.630 punti.
L’S&P500 ha chiuso praticamente invariato (-0,080%) a 4.226 punti, a ridosso dei massimi di venerdì mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,49% a quota 13.881 punti.
Tutti positivi, con l’eccezione di Amazon che perde lo 0,26%, i tecnologici del listino. Ottima la seduta per Facebook che guadagna l’1,89% e che chiude a 336,58 dollari per azione, nuovo record storico per la società di Mark Zuckerberg che ora vale in borsa ben 954 miliardi di dollari.
Nonostante il limitato guadagno (+0,36%), anche Alphabet batte i precedenti record chiudendo per la prima volta sopra i 2400 dollari, precisamente e 2.402,30 dollari per azione, con un incremento da inizio anno del 37,07%. Anche Microsoft è a ridosso dei massimi di aprile con un guadagno dell’1,20% a quota 253,81 dollari.
Avanzano anche Apple (+0,0079%), Tesla (+1,01%) e Twitter (+1,07).
Per quanto riguarda i semiconduttori, arretra dello 0,70% a quota 3.191 punti l’indice PHLX Semiconductor (SOX).
Le aziende di questo settore sono indubbiamente tra le più avanzate dal punto di vista tecnologico, ma hanno anche una forte valenza industriale; ecco perché non sempre quando sale l’indice tecnologico Nasdaq aumentano anche le quotazioni di queste società. Un esempio lo abbiamo avuto ieri quando chi investe in questo settore ha guardato con maggiore attenzione alle crescenti problematiche produttive piuttosto che alle indubbie potenzialità del mercato digitale il cui motore è rappresentato proprio dai chip.
I titoli più penalizzati ieri sono stati Lattice Semiconductor (-4,42%), CMC Materials (-3.62%), Cree (-2,57%) e Broadcom (-2,36%). Tra i pochi in terreno positivo, da segnalare ancora una volta il buon momento di NVIDIA (+0,23%) a quota 704,76 dollari.
Tutti negativi i big del settore, da Intel (-0,49%) a Qualcomm (-0,76%), da Applied Materials (-0,63%) a TSMC (-1,08%).
Per quanto riguarda i nuovi prodotti, Microchip Technology ha lanciato DesignShield, uno strumento che protegge gli FPGA nei sistemi mission-critical in grado di bloccare i furti di informazioni, proprietà intellettuale e altri dati critici.
I sistemi mission-critical e altri sistemi ad alta sicurezza distribuiti in tutto il mondo sono sempre di più soggetti a minacce da parte di criminali informatici che tentano di estrarre informazioni dagli FPGA che, quasi sempre, rappresentano il cuore di questi sistemi.
“In qualità di leader nel settore della sicurezza, Microchip offre un portafoglio con le più recenti contromisure per ridurre il rischio di clonazione, furto di proprietà intellettuale, reverse engineering o inserimento di pericolosi cavalli di Troia“, ha affermato Bruce Weyer, vicepresidente del business FPGA di Microchip “La protezione del CPI nei sistemi implementati con il nostro strumento DesignShield è essenziale per la sicurezza nazionale e la vitalità economica. Lo strumento migliora lo stato dei meccanismi di protezione del flusso di bit e fornisce un altro livello difensivo per garantire che i sistemi implementati si comportino come previsto e siano al sicuro dai criminali informatici e dalla loro minaccia agli investimenti di progettazione, di sviluppo e alla reputazione del marchio.”
Lo strumento DesignShield è stato creato per proteggere i sistemi aerospaziali, di difesa e altri sistemi ad elevata sicurezza dai criminali informatici che cercano di impossessarsi sul campo del flusso di bit di un sistema FPGA. Scoraggia il reverse engineering del flusso di bit, che spesso può includere CPI, oscurando il suo equivalente logico utilizzando una combinazione di logica e tecniche di crittografia basate sul routing. Tutto ciò migliora la sicurezza e l’integrità della progettazione riducendo i rischi di danneggiamento del sistema e riduce la possibilità che il codice personalizzato, la proprietà intellettuale o le informazioni critiche per la sicurezza nazionale vengano utilizzate da individui non autorizzati.
Lo strumento DesignShield è disponibile su licenza come parte dell’Early Access Program di Microchip, che consente ai clienti di iniziare a progettare con dispositivi e strumenti di progettazione FPGA prima di una più ampia disponibilità commerciale. Lo strumento DesignShield fa parte di Libero Development Tool Suite di Microchip. Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link.
ASIA
Borse contrastate e poco mosse in Asia con i dati sul surplus commerciale cinese di maggio (in calo rispetto alle previsioni ed allo stesso mese dello scorso anno) che non sembrano aver influito più di tanto sulle quotazioni.
Anche le ottime chiusure di venerdì scorso di Wall Street e delle borse europee non hanno avuto seguito in Asia.
Entrambe leggermente positive le principali piazze della Cina Continentale con lo Shanghai Composite che guadagna lo 0,21% mentre lo Shenzhen Composite sale dello 0,26%.
Perde invece lo 0,45% l’Hang Seng di Hong Kong che chiude a 28.787 punti. Contrastati i tecnologici con SMIC (+1,91%), Alibaba Group (+0,86%) e Baidu (+0,33%) che chiudono in terreno positivo mentre arretrano Tencent (-1,80%) e, soprattutto, Xiaomi (-4,06%).
Poco mossa la borsa coreana con l’indice KOSPI che sale dello 0,37% mentre le principali aziende tecnologiche chiudono praticamente invariate.
Leggero calo per la borsa di Taipei il cui indice principale, il Taiex, perde lo 0,37%; tutte negative le aziende dei semiconduttori con TSMC che arretra dello 0,50%, MediaTek che perde lo 0,41% e UMC che lascia sul terreno il 2,66%.
A Tokyo avanza dello 0,27% l’indice Nikkei 225, a quota 29.019 punti; anche in Giappone risultano contrastati gli indici delle aziende di semiconduttori con Renesas (-2,89%) e Rohm (-0,096%) che chiudono in calo mentre Murata (+0,13%) e Tokyo Electron (+0,21%) riescono a chiudere in terreno positivo.
EUROPA
Continua il momento positivo per le borse europee con Milano regina incontrastata del Vecchio Continente e con Francoforte e Londra fanalini di coda.
Lo STOXX Europe 600 sale dello 0,22% a quota 453 punti mentre l’FTSE MIB di Milano guadagna lo 0,99% a quota 25.824 punti.
Tutti positivi i comparti economici ad eccezione dell’industria dei semiconduttori che, sulla scia dell’apertura debole del Nasdaq, chiude in rosso.
A Milano arretra dell’1,44% STMicroelectronics, a quota 30,11 euro, mentre a Francoforte perde lo 0,94% Infineon Technologies che chiude a 33,06 euro. In calo anche i due campioni olandesi ASML (-0,036%) e NXP Semiconductors (-0,88%). Infine, chiude praticamente invariato il titolo ams (+0,078%).
Da parte sua, STMicroelectronics annuncia che il chipset S2-LP col dispositivo ST8500 è il primo ad essere certificato secondo lo standard di comunicazione G3-PLC Hybrid che definisce la connettività powerline e wireless media.
La specifica G3-PLC Hybrid consente alle apparecchiature per smart-grid, smart-city, industriali e IoT di selezionare il miglior canale wireless o powerline disponibile in qualsiasi momento, automaticamente e dinamicamente, in base alle condizioni della rete. Ciò garantisce una copertura, un’affidabilità e una scalabilità superiori, consentendo anche un funzionamento del sistema efficiente in termini di costi e con nuovi casi d’uso.
Una delle prime soluzioni ibride al mondo – il chipset ST8500 Hybrid – era stata presentata da ST durante un evento della G3-PLC Alliance nel 2020. Il chipset è ora il primo a completare l’ultimo schema di certificazione G3-PLC, pubblicato nel marzo 2021, che incorpora i test del profilo ibrido.
Il chipset certificato combina il system-on-chip (SoC) di comunicazione powerline multiprotocollo programmabile ST8500 e il line driver STLD1 con il ricetrasmettitore radio sub-GHz a bassissima potenza S2-LP dell’azienda. La programmabilità del SoC consente un’implementazione definita da software in grado di supportare un ampio portafoglio di stack di protocolli powerline, nelle bande di frequenza mondiali come definite da CENELEC e FCC.
La piattaforma SoC di comunicazione powerline ST8500 è ampiamente utilizzata nelle applicazioni industriali e infrastrutturali di misurazione intelligente. La nuova soluzione chiavi in mano di ST Hybrid è già stata scelta dai principali operatori del mercato delle Smart Grid. Inoltre, la soluzione hardware e firmware di ST è stata scelta per realizzare l’apparecchiatura ufficiale di certificazione RF G3-PLC Alliance.
Il SoC ST8500 utilizza un contenitore QFN56 da 7 mm x 7 mm x 1 mm mentre STLD1 e S2-LP utilizzano entrambi un package QFN24 da 4 mm x 4 mm x 1 mm. Tutti i dispositivi sono in piena produzione.