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News semiconduttori e mercati del 21 maggio 2021

AMERICA & GLOBAL

Un’altra giornata volatile chiude una settimana decisamente contrastata. Dopo il recupero dei tecnologici dei giorni scorsi, venerdì sono stati i titoli industriali, finanziari ed energetici a guadagnare terreno col Dow Jones che avanza di qualche frazione di punto mentre gli altri due indici principali chiudono in leggero calo.

I dati diffusi venerdì sull’attività manifatturiera confermano la forte ripresa in atto negli USA ed hanno spostato l’interesse degli investitori verso quei titoli che potrebbero trarre maggior beneficio dal rimbalzo economico.

Dopo il forte recupero di giovedì, ieri i titoli dell’industria dei semiconduttori hanno perso qualcosina, a chiusura di una settimana decisamente positiva, con l’indice di riferimento che ha guadagnato nei cinque giorni il 2,38%.

Nella giornata di venerdì, ancora protagoniste del mercato le criptovalute, dopo le dichiarazioni delle autorità cinesi che hanno condannato il ricorso al mining e al trading.

Ma sono soprattutto i dati sull’inflazione e le politiche delle banche centrali che restano al centro dell’interesse degli investitori, pronti a cogliere la ben che minima sfumatura nei discorsi e nei documenti delle autorità monetarie. In ogni caso, anche ieri il rendimento del T-bond a 10 anni è rimasto stabile, confermando una settimana piuttosto tranquilla su questo fronte.

Sale ancora il prezzo dell’oro, bene rifugio ma anche metallo di grande importanza per l’industria, compresa quella elettronica; avanza leggermente anche il petrolio e si rafforza il dollaro che nei confronti con l’euro scende sotto quota 1,22.

La giornata di contrattazioni si chiude col Dow Jones che guadagna lo 0,36% a quota 34.207 punti, l’S&P500 che perde lo 0,078% a quota 34.207 punti e il Nasdaq Composite che chiude a 13.470 punti, in calo dello 0,48%.

Arretrano anche le azioni delle società tecnologiche e delle piattaforme digitali con Apple che perde l’1,48% a quota 125,43 dollari, Amazon che arretra dell’1,35% e Tesla che lascia sul terreno l’1,01%.

Più contenute le perdite di Alphabet (-0,56%), Microsoft (-0,53%, e Facebook (-0,75%).

L’indice dell’industria dei semiconduttori, il PHLX Semiconductor (SOX) chiude a 3.052 punti, in calo dello 0,46%.

Tra i titoli più penalizzati ieri, segnaliamo MKS Instruments (-3,13%), Monolitic Power Systems (-2,27%), Lam Research (-2.27%) e Lattice Semiconductor (-1,97%).

Controcorrente, ieri, il titolo NVIDIA che guadagna il 2,60% dopo che il consiglio di amministrazione della società ha proposto un frazionamento azionario con rapporto 4:1, motivandolo con la necessità di rendere la partecipazione azionaria più accessibile per investitori e dipendenti. In pratica ciascun azionista riceverà tre azioni nuove per ogni azione posseduta.

Questa operazione è simile a quella di Apple di qualche anno fa e darebbe la possibilità a NVIDIA di entrare a fare parte con il giusto “peso” nel Dow Jones Industrial Average.

Tra i titoli più importanti del paniere, Qualcomm perde lo 0,89%, Intel guadagna lo 0,23%, Texas Instruments perde lo 0,16% e Micron Technology arretra dello 0,51%.

Per quanto riguarda i nuovi componenti, Qualcomm Technologies ha annunciato il primo modem per Internet of Things (IoT) con connettività 5G ottimizzata per applicazioni di tipo industriale (IIoT).

Immagine: Qualcomm Technologies

Il Modem-RF 5G IoT Qualcomm 315 è una soluzione completa modem-to-antenna progettata per supportare l’ecosistema IoT nella creazione di dispositivi LTE e 5G aggiornabili in applicazioni verticali, accelerare l’adozione della connettività 5G nei sistemi IoT ed espandere l’opportunità complessiva per il 5G nel campo IoT. Il 5G è stato concepito come un ampio tessuto di connettività in grado di supportare tutte le applicazioni emergenti, incluso l’IoT. Agendo da catalizzatore per la trasformazione digitale, Qualcomm Technologies è in prima linea con soluzioni che consentono di aggiornare i sistemi IoT esistenti e rendere l’impiego del 5G per l’IoT una realtà.

Compito principale dell’IoT è quello di supportare la transizione delle fabbriche, dalle soluzioni cablate a quelle wireless, in grado di garantire entrambe le connettività LTE e 5G. Il modem IoT 5G Qualcomm 315 è stato progettato pensando alle applicazioni industriali e aziendali, costruito con prestazioni di classe gigabit premium, con basso consumo ed elevata efficienza termica per consentire una nuova generazione di soluzioni IoT veloci, potenti e ad alte prestazioni. Il modem IoT 5G Qualcomm 315 è progettato per soddisfare le esigenze di segmenti industriali tra cui: negozi di vendita al pubblico, energia, automazione e produzione, agricoltura di precisione, edilizia, estrazione mineraria, impianti pubblici e altro ancora.

Il modem Qualcomm 315 5G IoT rappresenta una nuova soluzione per la fascia alta dell’IoT, complementare al portafoglio di Qualcomm Technologies di modem LTE per IoT. Inoltre, grazie all’ingombro ridotto e al front-end RF altamente integrato, questa soluzione amplia il portafoglio di soluzioni pin-to-pin per gli attuali moduli legacy LTE. Ciò fornisce ai produttori nuove e più performanti soluzioni per le apparecchiature esistenti che non comportano modifiche all’hardware, riducendo al minimo gli sforzi di sviluppo e i costi, garantendo una transizione senza soluzione di continuità da LTE a 5G.

Il modem 5G IoT Qualcomm 315 supporta bande 5G NR globali sub-6GHz e funziona solo in modalità stand-alone (SA), con la capacità di passare alla modalità LTE quando necessario; può essere implementato su reti 5G private o pubbliche, sfruttando lo slicing di rete. Questa soluzione è ottimale per le applicazioni IoT che possono essere integrate con le esistenti tecnologie Ethernet cablate. Il nuovo modem viene fornito con tutte le risorse hardware, software e di manutenzione per una vita di lunga durata. Questa nuova soluzione aiuterà ad accelerare la trasformazione digitale del settore IIoT 5G, espandendo sempre di più l’utilizzo del 5G.
Il nuovo modem sarà disponibile dalla seconda metà del 2021.


ASIA

Contrastate le principali borse asiatiche con gli indici della Cina continentale in calo mentre, sulla scia di Wall Street, rimbalzano Taiwan e Giappone.

L’indice Shanghai Composite perde lo 0,58% mentre lo Shenzhen Composite arretra dello 0,45%.

Leggermente positivo l’indice Hang Seng di Hong Kong che guadagna lo 0,029% a quota 28.458 punti. Contrastati i tecnologici quotati nell’ex colonia britannica con Tencent che perde il 3,37%, mentre sia Baidu (+1,45%) che Alibaba (+0,97%) chiudono in terreno positivo. SMIC, la principale foundry cinese, guadagna lo 0,67%.

Chiude leggermente in perdita l’indice coreano KOSPI (-0,19%), mentre rimbalza il Taiex (+1,62%) di Taipei. In evidenza MediaTek che guadagna il 2,69% mentre il colosso TSMC avanza dell’1,06%.

A Tokyo l’indice Nikkei 225 guadagna lo 0,78% a quota 28.317 punti. Positive le principali aziende dei semiconduttori con Rohm che guadagna il 2,44%, Renesas che avanza dello 0,79% e Tokyo Electron che chiude con un incremento dell’1,31%.

 

EUROPA  

Spinti dagli indici Pmi dell’Eurozona, nell’ultima seduta settimanale avanzano tutte le Borse europee con Milano che mette a segno la migliore performance. Sulla scia di Wall Street, chiudono invece contrastate le aziende europee dei semiconduttori.

Lo STOXX Europe 600 che comprende i 600 titoli più importanti del vecchio continente, guadagna lo 0,57% mentre a Milano l’FTSE MIB sale dell’1,10% a quota 24.975 punti.

Tra le principali aziende, STMicroelectronics guadagna lo 0,27% a quota 29,68 euro mentre Infineon Technologies perde lo 0,17% a quota 31,86 euro per azione.

Entrambi leggermente positivi i due campioni olandesi dei semiconduttori: ASML guadagna lo 0,095% e NXP sale dello 0,085%; in calo l’austriaca ams che perde lo 0,45%.