AMERICA & GLOBAL
Il buon andamento del mercato del lavoro in USA fa dimenticare per un giorno i possibili effetti di un elevato livello di inflazione e fa cambiare rotta, dopo tre giorni di cali generalizzati, ai principali indici di Wall Street.
I dati hanno certificato che la settimana scorsa le nuove domande di sussidi di disoccupazione sono state 444 mila, 34 mila in meno rispetto alle 478 mila della settimana precedente: un livello così basso non si registrava dal marzo 2020.
Questo dato, insieme al calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro (il T-bond a 10 anni è sceso all’1,631%), ha dato il via a consistenti acquisti che hanno riguardato soprattutto i titoli tecnologici con l’indice Nasdaq Composite che ha guadagnato l’1,77% a quota 13.535 punti. L’S&P 500 ha chiuso a 4.159 punti con un incremento dell’1,06% mentre il Dow Jones ha fatto segnare un più modesto +0,55% a quota 34.084 punti.
In ripresa tutti i tecnologici, in particolare Tesla che guadagna il 4,14% a quota 586,78 dollari e Twitter che sale del 3,38%.
Buoni anche i guadagni di Apple (+2,10%), Alphabet (+1,56%), Microsoft (+1,38%), Facebook (+1,60%), Netflix (+2,86%) e Amazon (+0,49%).
Ottima anche la performance del PHLX Semiconductor (SOX), l’indice dell’industria dei semiconduttori, che guadagna il 2,64% a quota 3.066 punti, con tutti i titoli del paniere in crescita.
Guidano la classifica dei maggiori guadagni Applied Materials (+4,42%), NVIDIA (+3.89%), Lam Research (+4,07%) e Marvell (+3,93%).
Anche Analog Devices è della partita, con un guadagno del 4,15% a quota 159,47 dollari, il secondo consistente guadagno dopo la diffusione della trimestrale.
Tra i titoli più importanti del paniere, Intel guadagna l’1,07%, Micron sale dell’1,50%, Qualcomm dell’1,52 e Texas Instruments dell’1,97%.
ASIA
Chiudono contrastate e con modeste variazioni le borse asiatiche.
In Cina l’indice Shanghai Composite arretra dello 0,11% mentre lo Shenzhen Composite guadagna lo 0,12%.
Ad Hong Kong l’indice Hang Seng arretra dello 0,50% a quota 28.450 punti; continua a perdere SMIC dopo la presentazione della trimestrale relativa al primo periodo del 2021. Contrastati gli altri tecnologici: guadagnano Tencent (+0,25%) e Xiaomi (+2,82%) mentre perdono terreno Alibaba (-0,77%) e Baidu -0,37%).
In leggero calo anche l’indice coreano KOSPI (-0,34%) e il Taiex (-0,56%) di Taipei; ancora deboli UMC (-2,47%) e MediaTek (-1,38%).
A Tokyo il Nikkei 225 guadagna lo 0,19% a quota 28.098 punti. Le preoccupazioni per la diffusione della pandemia sono state mitigate dai dati sull’export che ad aprile segna un incremento del 38%, il migliore degli ultimi undici anni.
Sulla scia delle borse americane, chiudono tutte in positivo le società dei semiconduttori, da Renesas (+1,42%) a Rohm (2,29%), da Advantest (+3,50%) a Murata (+1,61%), da Tokyo Electron (+2,05%) a Toshiba (+0,78%).
EUROPA
Rimbalzano anche le borse europee con forti e generalizzati guadagni, e con Piazza Affari che sale meno delle altre piazze.
A fine giornata, lo STOXX Europe 600 guadagna l’1,23% mentre a Milano l’FTSE MIB sale dello 0,88% a quota 24.702 punti.
Giornata positiva anche per l’industria dei semiconduttori con STMicroelectronics che guadagna l’1,37% a quota 29,60 euro e Infineon Technologies che sale del 3,40% a quota 31,91 euro.
Le due società olandesi, ASML e NXP, guadagnano rispettivamente il 2,65% e il 2,48% mentre ams sale dello 0,45%.