Navitas Semiconductor, azienda operante nel campo dei circuiti integrati di potenza GaN, ha iniziato oggi la sua avventura al Nasdaq di New York con il ticker “NVTS”. Il CEO Gene Sheridan, accompagnato dagli altri dirigenti della società, ha celebrato – come tradizione – il primo giorno di contrattazioni suonando la campanella che segna l’inizio degli scambi.
Navitas è diventata pubblica attraverso una SPAC, una società di acquisizione per scopi speciali, una soluzione alternativa alla tradizionale IPO che richiede molto più tempo e un’analisi finanziaria più approfondita per la quotazione.
Il mercato ha assegnato a Navitas un valore aziendale di circa 1 miliardo di dollari e ha portato alle casse della società 320 milioni di dollari in contanti che consentiranno di finanziare l’espansione commerciale e le attività di R&D.
Con un fatturato di soli 12 milioni di dollari e ancora nessun profitto, la valutazione di Navitas riflette enormi aspettative di crescita sia per i chip al nitruro di gallio che, più in generale, per il mercato dei semiconduttori.
La start-up Navitas è stata fondata nel 2014 da Gene Sheridan, Dan Kinzer, Nick Fichtenbaum e Jason Zhang – tutti ancora presenti nella società – con lo scopo di sviluppare avanzate soluzioni di alimentazione basate sulla tecnologia GaN.
Con oltre 130 brevetti rilasciati o in attesa di approvazione e importanti segreti commerciali tra cui un kit di progettazione di processo proprietario (PDK), Navitas ritiene di avere un vantaggio significativo sulla concorrenza nei circuiti integrati di alimentazione GaN di nuova generazione.
Ad oggi la società ha spedito oltre 30 milioni di circuiti integrati di alimentazione GaNFast, utilizzati in oltre 130 caricabatterie mobili di società del calibro di Xiaomi, Dell, Lenovo, LG, Amazon, OPPO, Anker, Belkin e dozzine di altri importanti OEM. Nelle presentazioni di queste aziende, il marchio GaNFast viene associato alle prerogative di velocità, leggerezza e alle dimensioni ridotte. Spesso vengono evidenziati anche altri vantaggi, come quelli relativi alle emissioni di CO2: i modelli realizzati con la tecnologia GaNFast consentono di risparmiare ogni anno fino a 4 kg di emissioni di CO2 rispetto ai caricabatterie che utilizzano il silicio.
Le nuove risorse finanziarie aprono la strada all’espansione in altri mercati consumer, nel solare, nei sistemi di accumulo di energia, nei data center e nei veicoli elettrici.
“È una giornata entusiasmante e una grande opportunità per congratularsi con quanti supportano l’ecosistema energetico di nuova generazione, dai geniali progettisti di circuiti integrati ai team di vendita, dai clienti partner agli investitori che hanno creduto in noi”, ha affermato Gene Sheridan, CEO e co-fondatore di Navitas.