I ministri Giancarlo Giorgetti (Ministero dell’Economia e delle Finanze), Adolfo Urso (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e Anna Maria Bernini (Ministero dell’Università e della Ricerca), hanno partecipato oggi a Pavia all’evento di presentazione del nuovo Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore (Fondazione Chips.IT) e della strategia italiana per la microelettronica.
Tassello fondamentale della nuova strategia italiana per la microelettronica, la fondazione ha lo scopo di rafforzare l’attività di progettazione di microchip. A tal fine, la fondazione coordinerà attività di ricerca e design con attori pubblici e privati, mettendo a disposizione attrezzature e software di ultima generazione. Svolgerà inoltre il ruolo di Competence Centre, aiutando a formare nuove generazioni di talenti nel settore. La scelta di Pavia come sede della fondazione riflette la posizione della città al centro di un emergente ecosistema di aziende di semiconduttori e di eccellenze accademiche.
Il settore privato avrà un ruolo fondamentale nelle attività della fondazione, collaborando tramite partenariati di diversi tipi. Le aziende che hanno comunicato, ad oggi, il loro interesse a partecipare alle attività della fondazione includono Analog Devices, Infineon, Intel, Inventvm, NXP, PSMC, SONY, e STMicroelectronics.
I commenti
“Oggi è un giorno importante per la microelettronica italiana. La nascita della fondazione è il risultato di un lavoro iniziato anni fa e oggi, con orgoglio, abbiamo l’obiettivo di rendere questo Centro un veicolo per cogliere le opportunità del pilastro del Chips act europeo dedicato allo sviluppo e al trasferimento tecnologico” ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
“La nascita della Fondazione Chips.IT è una tappa fondamentale di una più ampia strategia nazionale nel settore dei semiconduttori, strategico per l’economia italiana sia in chiave nazionale sia in chiave geopolitica, che ha visto l’Italia tra i primi Paesi europei a dare applicazione al Chips Act Europeo. Vogliamo supportare le imprese italiane e attrarre investimenti dall’estero nel nostro Paese, che sta realizzando sempre più un importante ecosistema nel comparto”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Quella della microelettronica è una rivoluzione in atto in cui l’Italia è già leader mondiale. Si tratta ora di sostenere e di rafforzare questo primato. Solo grazie alle competenze delle persone e alla sinergia tra università, centri di ricerca e imprese potremo accompagnare al meglio il processo. Il Governo vuole agevolare la creazione di questo ecosistema di cui Pavia sarà il centro e motivo d’attrazione per i tanti ricercatori italiani o stranieri in giro per il mondo. Un hub competitivo nelle sfide più avanzate” ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
Perché la scelta di Pavia
La scelta di Pavia era già nell’aria. Sede di una delle più antiche università italiane con una prestigiosa facoltà di Ingegneria attiva nelle attività di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico nel campo dei circuiti integrati e in tecnologie micro e nano elettroniche che hanno permesso di formare numerosi ingegneri specializzati, anche con dottorato di ricerca, Pavia è anche sede del Distretto di Microelettronica, un accordo di partenariato tra l’Università degli Studi di Pavia e una ventina di multinazionali della Microelettronica, tutte con sedi nel territorio della provincia di Pavia e della zona sud di Milano.
Il partenariato ha lo scopo rafforzare la collaborazione tra l’Università, nel ruolo di Capofila, e le aziende per favorire l’ampliamento e la crescita dell’eccellenza della formazione superiore universitaria pavese nell’ambito elettronico e dell’ingegneria dell’informazione. Si vuole così alimentare un sistema Università-Imprese per stimolare una crescita economica e culturale, comune, solidale, ecosostenibile, di tutto il territorio nonché per spronarsi reciprocamente a innovare e innovarsi.
Nonostante le difficoltà dovute al Covid, negli anni passati si sono già concretizzati alcuni obiettivi del partenariato, quali significativi interventi didattici da parte di esperti aziendali nel corso di Laurea Magistrale in Electronic Engineering e nel Corso di Dottorato in Microelectronics, che hanno una forte attrattività a livello internazionale.
Gli obiettivi del Distretto della Microelettronica pavese sono gli stessi del Centro di design istituito dalla legge di Bilancio 2023 approvata nel dicembre dello scorso anno. Nel provvedimento si legge infatti che “… è istituito la fondazione denominata Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore al fine di promuovere la progettazione e lo sviluppo di circuiti integrati, rafforzare il sistema della formazione professionale nel campo della microelettronica e assicurare la costituzione di una rete di università, centri di ricerca e imprese che favorisca l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore”.
La legge istitutiva prevede per la fondazione una dotazione in conto capitale di 10 milioni di euro per il 2023 e di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2030 mentre per le spese di funzionamento (sede, spese generali e compensi al personale) lo stanziamento è di 5 milioni per ciascun degli anni dal 2023 al 2025.
A questa dotazione, vanno aggiunti altri fondi per 30 milioni di euro in 5 anni da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca previsti dal decreto approvato ai primi di agosto.
Il Governo italiano a beneficio del settore ha stanziato nel PNRR 1,1 miliardi di euro e, attraverso un fondo istituito presso il MISE, una dotazione di 150 milioni per il 2022 e 500 milioni all’anno dal 2023 al 2030.
Sono due le linee di intervento previste dal PNRR:
- Innovazioni e tecnologia della microelettronica (M1.C2 – Inv. 2), che prevede risorse per 340 milioni di euro, finalizzate a sostenere la realizzazione di opere civili, impianti e attrezzature avanzate che consentano la produzione di materiali e componenti innovativi nel campo della microelettronica
- Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione (M1.C2 – Inv 5.2), che mette a disposizione 750 milioni di euro per finanziare investimenti strategici, innovativi e progetti di filiera che prevedono, tra i beneficiari, anche la filiera della microelettronica e dei semiconduttori.