L’iniziativa consentirà all’azienda di ridurre i costi di 90 milioni all’anno nel tentativo di raddrizzare il conto economico dopo il forte calo delle vendite degli ultimi trimestri. La chiusura interesserà 500 lavoratori.
Microchip Technology ha annunciato ieri la chiusura della fabbrica di semiconduttori di Tempe, in Arizona, a causa del forte calo delle vendite nel corso di tutto il 2024. Anche nel caso di Microchip, hanno pesato la flessione dei mercati industriale e automobilistico.
L’azienda aveva fatto registrare nel terzo trimestre di quest’anno vendite per 1.164 milioni di dollari, in calo del 6,2% rispetto al trimestre precedente e di ben il 48,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Gli utili netti erano crollati a 78,4 milioni di dollari, dai 666,6 milioni di un anno fa.
Ancora più pessimistiche erano le previsioni per l’ultimo trimestre dell’anno, con vendite di poco superiori al miliardo di dollari e un utile netto, praticamente, azzerato.
A fronte di queste cifre, il taglio dei costi è stato inevitabile.
L’azienda prevede la chiusura completa del Fab 2 di Tempe entro settembre 2025, con un risparmio sui costi di 90 milioni di dollari.
Tuttavia, a causa di un elevato inventario di prodotti realizzati presso Fab 2, Microchip ha affermato che non prevede di realizzare risparmi dalla chiusura prima del trimestre che inizierà a giugno 2026. La chiusura dell’impianto contribuirà a ridurre gli inventari a partire da marzo 2025 circa.
La produzione dei semiconduttori di Tempe verrà trasferita nelle fabbriche che Microchip possiede in Oregon e in Colorado.
Microchip ha anche sospeso la negoziazione col governo degli Stati Uniti per finalizzare il contributo da 162 milioni di dollari oggetto del memorandum d’intesa firmato nel gennaio di quest’anno ai sensi del CHIPS and Science Act statunitense.
“Con livelli di inventario elevati e ampia capacità in atto, abbiamo deciso di chiudere il nostro stabilimento di fabbricazione wafer di Tempe Fab 2. Molte delle tecnologie di processo che funzionano in Fab 2 funzionano anche nei nostri stabilimenti in Oregon e Colorado, entrambi dotati di ampi spazi di camera bianca per l’espansione. Ci aspettiamo di poter chiudere Fab 2 nel trimestre di settembre 2025, momento in cui ci aspettiamo che genererà risparmi di cassa annuali di circa 90 milioni di dollari”, ha dichiarato Steve Sanghi, CEO ad interim della società dopo il recente pensionamento di Ganesh Moorthy.
“A causa dell’elevato inventario dei prodotti fabbricati presso Fab 2, non ci aspettiamo di vedere risparmi fino all’inizio del trimestre di giugno 2026; ci aspettiamo che la chiusura di Fab 2 inizierà ad aiutarci a moderare i nostri livelli di inventario a partire dal trimestre di marzo 2025.
Voglio assicurare agli investitori la mia fiducia nella crescita e nella redditività a lungo termine di Microchip. Il nostro slancio progettuale continua a essere forte, guidato dalla nostra strategia Total System Solutions e dai principali megatrend di mercato. La ristrutturazione della fabbrica è un grande passo avanti nel ridimensionamento della nostra impronta manifatturiera e continueremo a valutare qualsiasi ulteriore azione necessaria per posizionare Microchip per una crescita e una performance finanziaria fuori misura“, ha aggiunto Sanghi.
Dall’inizio dell’anno il titolo Microchip Technology ha perso quasi il 30% del suo valore.