Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha assegnato a TSMC Arizona Corporation finanziamenti diretti fino a 6,6 miliardi di dollari nell’ambito del CHIPS & Science Act.
Il contributo arriva dopo il memorandum preliminare firmato l’8 aprile 2024, e il completamento della due diligence del Dipartimento del Commercio. Oltre al finanziamento diretto fino a 6,6 miliardi di dollari, il CHIPS Program Office erogherà anche prestiti agevolati fino a 5 miliardi.
I contributi pubblici sosterranno l’investimento di TSMC di oltre 65 miliardi di dollari in tre fabbriche all’avanguardia a Phoenix, in Arizona. Il Dipartimento erogherà i fondi a TSMC Arizona in base allo stato di avanzamento dei lavori.
Il primo dei tre stabilimenti di TSMC Arizona inizierà a produrre chip a 4 nanometri nella prima metà del 2025. Il secondo, dovrebbe iniziare a produrre chip a 3 nm e 2 nm nel 2028, mentre il terzo stabilimento produrrà chip a 2 nm o più avanzati.
L’investimento di TSMC in Arizona si sta rivelando un’ancora di salvezza per le ambizioni degli Stati Uniti di riportare sul suolo americano la produzione di chip avanzati dopo la crisi tecnologica e finanziaria di Intel, una vicenda che ogni giorno appare più complessa, tra scoperte di nuovi bug tecnologici, possibilità di vendita delle attività di fonderia e ricorso sempre più frequente alla tecnologia, guarda caso, proprio di TSMC.
Non che tutto stia filando liscio per TSMC nella sua iniziativa americana, specialmente per quanto riguarda la gestione del personale, in particolare nei rapporti tra le maestranze locali e tecnici taiwanesi impiegati nei nuovi stabilimenti. Un gruppo di dipendenti ed ex-dipendenti di TSMC Arizona sta infatti facendo causa all’azienda accusandola di discriminazione “antiamericana”, che a loro dire avrebbe portato all’allontanamento dei lavoratori americani.
Anche l’attuale direttrice delle risorse umane di TSMC Arizona, Deborah Howington, ha intentato causa all’azienda sostenendo di aver constatato un atteggiamento che favorisce i dipendenti taiwanesi. Questo mese, 12 ex dipendenti di TSMC si sono uniti alla causa, avanzando rivendicazioni simili. Tra le altre accuse, a TSMC si imputa di aver stretto una partnership con Banner Health per istituire un centro sanitario riservato esclusivamente ai dipendenti taiwanesi.
Nel ricorso si sottolinea inoltre la presunta preferenza di TSMC per i dipendenti di lingua cinese, con riunioni e materiale che sono esclusivamente in mandarino, mettendo in difficoltà i dipendenti di lingua inglese.
Tornando all’annuncio odierno, il comunicato stampa ufficiale cita, tra gli altri, anche il commento dell’attuale presidente Joe Biden: “Due anni fa, poco dopo aver firmato il CHIPS & Science Act, ho visitato l’Arizona per annunciare l’impegno di TSMC a investire in America, creare posti di lavoro americani e rafforzare le catene di fornitura americane.
Quel giorno, ho parlato di come gli Stati Uniti abbiano inventato i semiconduttori e siano soliti produrre quasi il 40% dei chip del mondo, ma ora ne producono quasi il 10% e nessuno dei chip più avanzati.
Sono entrato in carica determinato a cambiare le cose e da allora abbiamo mantenuto quella promessa, catalizzando quasi 450 miliardi di dollari di investimenti privati nei semiconduttori, creando oltre 125.000 nuovi posti di lavoro nell’edilizia e nella produzione e riportando in patria tecnologie critiche per rafforzare la nostra sicurezza nazionale ed economica”.
Biden ha anche aggiunto “L’accordo finale di oggi con TSMC, il principale produttore mondiale di semiconduttori avanzati, stimolerà 65 miliardi di dollari di investimenti privati per costruire tre strutture all’avanguardia in Arizona e creare decine di migliaia di posti di lavoro entro la fine del decennio. Si tratta del più grande investimento diretto estero in un progetto greenfield nella storia degli Stati Uniti.
La prima delle tre strutture di TSMC è sulla buona strada per aprire completamente all’inizio del prossimo anno, il che significa che per la prima volta da decenni uno stabilimento di produzione americano produrrà i chip all’avanguardia utilizzati nelle nostre tecnologie più avanzate, dagli smartphone ai veicoli autonomi, ai data center che alimentano l’intelligenza artificiale. L’annuncio di oggi è tra le pietre miliari più importanti finora nell’implementazione del CHIPS & Science Act bipartisan e dimostra come stiamo assicurando che i progressi compiuti finora continueranno a svilupparsi negli anni a venire, a vantaggio delle comunità in tutto il paese”.
“L’investimento dell’amministrazione Biden-Harris in TSMC Arizona è un punto di svolta per l’innovazione e la produzione americana che rafforzerà la nostra sicurezza economica e nazionale”, ha affermato la Segretaria al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo.
“I chip all’avanguardia che saranno prodotti in Arizona sono fondamentali per la leadership tecnologica ed economica degli Stati Uniti nel 21° secolo. Grazie al Presidente Biden e al Vicepresidente Harris, la tecnologia dei semiconduttori più avanzata del pianeta sarà realizzata in America, creando migliaia di posti di lavoro”.
Attraverso l’investimento in TSMC Arizona, il CHIPS Program Office sta compiendo un passo significativo per rafforzare la sicurezza nazionale ed economica degli Stati Uniti, contribuendo ad una fornitura nazionale affidabile di chip che sosterranno l’economia tecnologica del 21° secolo, alimentando l’intelligenza artificiale e altri settori in rapida crescita come il calcolo ad alte prestazioni, l’elettronica di consumo, l’automotive e l’Internet delle cose. A piena capacità, si prevede che le tre fabbriche di TSMC Arizona produrranno decine di milioni di chip logici all’avanguardia che alimenteranno prodotti come smartphone 5G/6G, veicoli autonomi e applicazioni di elaborazione ad alte prestazioni per AI.
Dai primi report si evince che le rese di produzione iniziali nel primo stabilimento TSMC in Arizona sono simili a quelle delle fabbriche di Taiwan. I chip avanzati che TSMC produce per i suoi clienti, inclusa la sua tecnologia A16 – che è la tecnologia dei semiconduttori più avanzata al mondo – sono la spina dorsale delle unità di elaborazione centrale per i server nei data center su larga scala e delle unità di elaborazione grafica specializzate utilizzate per l’apprendimento automatico. Si prevede che l’investimento dell’amministrazione Biden-Harris creerà circa 6.000 posti di lavoro diretti nel settore manifatturiero e più di 20.000 posti di lavoro complessivi nel settore edile.
“L’ingresso in questa fase dell’US CHIPS and Science Act segna un passo fondamentale nel rafforzamento dell’ecosistema dei semiconduttori negli Stati Uniti”, ha affermato il presidente e CEO di TSMC, il dott. CC Wei.
“TSMC apprezza la continua collaborazione con clienti, partner, comunità locali e governo degli Stati Uniti a partire dall’inizio del 2020. La firma di questo accordo ci aiuta ad accelerare lo sviluppo della tecnologia di produzione di semiconduttori più avanzata disponibile negli Stati Uniti”.