A fronte di un discreto trimestre, le prospettive di crescita per il 2025 debbono affrontare una debolezza del mercato di riferimento.
Infineon Technologies ha rilasciato questa mattina i dati finanziari relativi al quarto trimestre e all’intero anno fiscale 2024. Ricordiamo che la società chiude il bilancio al 30 settembre di ciascun anno.
Le vendite nel Q4 sono state inferiori alle attese ma il margine lordo e quello operativo hanno tenuto, consentendo alla società di chiudere il trimestre con un EPS di 0,49 euro.
Come per altre società del comparto, anche per Infineon la tanto attesa ripresa nella seconda metà dell’anno non si è concretizzata. Non solo. Le prospettive di crescita per il 2025, nonostante i consistenti investimenti, si trovano ad affrontare una debolezza del mercato di riferimento che investe un po’ tutti i settori. Tra i dati più significativi diffusi oggi, spicca il calo del backlog passato dai 29 miliardi di euro del Q4 FY23 ai 19 miliardi di euro del Q4 FY24.
Sulla base di questi dati, la società si attende un calo delle entrate nel primo trimestre del 2025 di circa il 14% anno su anno, con un ulteriore deterioramento dei margini; anche l’intero anno fiscale si chiuderà con ricavi in calo di qualche punto percentuale rispetto al 2024.
È piuttosto curioso osservare come le ottimistiche previsioni di Infineon di appena un anno fa (come del resto quelle di STMicroelectronics) di una continua e consistente crescita delle vendite si stiano sgonfiando in così breve tempo.
Questo trend non è passato inosservato, con le borse che hanno penalizzato le azioni Infineon con un calo dall’inizio dell’anno di circa il 22%. Tuttavia, questa mattina a Francoforte il titolo, dopo una incertezza iniziale, guadagnava oltre il 5%. Probabilmente gli investitori si aspettavano previsioni ancora più negative.
Tornando alle cifre, nel trimestre che si è chiuso al 30 settembre 2024, Infineon ha registrato ricavi per 3,9 miliardi di euro, in calo del 6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso e in crescita sequenziale del 6%; il margine lordo rispetto ad un anno fa è sceso di circa 3 punti, così come il margine operativo. L’utile netto è risultato negativo per 84 milioni a causa della contabilizzazione nel trimestre delle perdite dovute alla controversia che si trascina da oltre un decennio con Qimonda, la società scorporata da Infineon nel 2006 e fallita nel 2009.
L’intero anno fiscale 2024, si è chiuso con ricavi per 14,955 miliardi di euro, in calo dell’8% rispetto all’anno precedente; un anno fa la società aveva previsto ricavi 2024 per 17 miliardi di euro (± 500 milioni).
Nel confronto col 2023, l’utile operative è risultato di 3,105 miliardi, in calo del 30% rispetto ai 4,399 miliardi precedenti; il margine operativo è passato dal 27% del 2023 al 20,8 % del 2024. Sostanzialmente stabile il free cash flow (adjusted).
“Infineon ha gestito bene l’anno fiscale 2024 e lo ha concluso in linea con le aspettative“, ha dichiarato Jochen Hanebeck, CEO di Infineon. “Attualmente, non c’è quasi alcuno slancio di crescita nei nostri mercati finali, fatta eccezione per l’AI, la ripresa ciclica è in ritardo. La correzione dell’inventario continua.
I modelli di ordinazione a breve termine e la digestione dell’inventario stanno offuscando la visibilità sulle tendenze della domanda oltre i prossimi due trimestri. Ci stiamo quindi preparando per una traiettoria aziendale attenuata nel 2025. Allo stesso tempo, ci affidiamo all’implementazione coerente delle misure strutturali nel nostro programma “Step Up” per rafforzare la nostra competitività. In combinazione con la nostra capacità innovativa, stiamo affrontando i nostri driver di crescita strutturale e ci stiamo mettendo nella posizione migliore per una prossima ripresa”.
Outlook
Per quanto riguarda il primo trimestre 2025 (ottobre 2024-gennaio 2025), Infineon prevede di generare ricavi per circa 3,2 miliardi di euro. Tipicamente il Q1 è il trimestre più debole dell’anno; nel Q1 2024 l’azienda ha realizzato vendite per 3,702 miliardi per cui le attuali previsioni risultano del 14 % inferiori ai ricavi di un anno fa.
Infineon prevede ricavi inferiori alla media per i segmenti ATV, CSS e PSS mentre il segmento GIP dovrebbe difendersi meglio.
Per l’intero anno fiscale 2025 un forte calo è previsto per il segmento GIP mentre il calo del segmento ATV dovrebbe rientrare nella media aziendale. Il segmento CSS dovrebbe rimanere stabile mentre qualche soddisfazione in più dovrebbe arrivare dal segmento PSS.
Il margine lordo dovrebbe mantenersi al 40% circa.
Gli investimenti, che Infineon definisce come la somma degli investimenti in immobilizzazioni materiali, investimenti in altre attività immateriali e costi di sviluppo capitalizzati, sono previsti a circa 2,5 miliardi di euro per l’anno fiscale 2025. Da questo punto di vista, l’attenzione sarà rivolta al completamento del quarto modulo di produzione di Dresda focalizzato sulle applicazioni di alimentazione per l’intelligenza artificiale nonché alla messa in opera delle apparecchiature di produzione per dispositivi in carburo di silicio e nitruro di gallio che andranno a completare gli stabilimenti di Villach in Austria e di Kulim in Malesia.