Lo annuncia la Reuters che conferma così le voci circolate nei giorni scorsi.
Non c’è ancora la conferma ufficiale, ma in casi come questo la Reuters non ha mai sbagliato. L’agenzia di stampa britannica afferma anche che Intel renderà pubblica la sua decisone con un comunicato ufficiale il prossimo 4 marzo.
La stessa notizia era stata anticipata alcuni giorni fa da numerose altre fonti.
Intel ha dichiarato a settembre che avrebbe investito fino a 95 miliardi di dollari in due o più siti produttivi in Europa; successivamente, il CEO della società, Pat Gelsinger, aveva dichiarato che avrebbe atteso la decisione europea sui contributi al settore dei semiconduttori. Ora, con la definizione dell’European Chips Act (anche se il piano deve ancora essere approvato dal Parlamento Europeo), Intel è pronta a ufficializzare la sua scelta, anche perché – come abbiamo scritto alcune settimane fa – il piano europeo sembra proprio “tagliato” su misura per la società guidata da Pat Gelsinger.
La Germania era in cima alla lista delle potenziali località, con i governi locali di Penzing in Baviera e Magdeburgo e Dresda nella Germania orientale che facevano a gare tra loro per convincere il colosso californiano dei chip.
Più volte Pat Gelsinger aveva incontrato i rappresentati del governo centrale tedesco e gli amministratori locali, così come i rappresentati di altri governi europei tra i quali Mario Draghi.
La piccola città di Magdeburgo è la capitale del länder della Sassonia-Anhalt dove, nella zona industriale di industriale di Eulenberg, è disponibile un’area di oltre 300 ettari come quella necessaria per il nuovo sito produttivo di Intel.
L’iniziativa europea di Intel fa parte dell’ambizioso piano di rilancio delle capacità produttive della società messo a punto dall’attuale CEO Pat Gelsinger.
La società americana ha già dato il via a importanti iniziative: a settembre dell’anno scorso è iniziata la costruzione di due nuove fabbriche in Arizona per un investimento complessivo di 20 miliardi di dollari mentre a gennaio è stato dato l’annuncio di un nuovo sito produttivo in Ohio, con un impegno di altri 20 miliardi.
Nel frattempo Intel sta rafforzando, con un investimento di 7 miliardi di dollari, la capacità produttiva del sito irlandese di Leixlip, dove sorgerà il primo impianto europeo in grado di fabbricare chip con nodo di processo a 7 nm. Intel ha anche stanziato 10 miliardi di dollari per rafforzare il sito produttivo di Kiryat Gat, in Israele, dove vengono prodotti chip a 10 nm, e per realizzare uno stabilimento per packaging avanzato a Rio Rancho, in Messico, con un impegno di 3,5 miliardi di dollari.
Infine, pochi giorni fa, Intel ha annunciato l’acquisizione per 5,4 miliardi di dollari di Tower Semiconductor, la sesta foundry al mondo con stabilimenti anche in Italia.
Se la scelta di Magdeburgo sembra ormai certa per il nuovo impianto di front-end, resta ancora in piedi l’ipotesi di un impianto per il packaging avanzato che dovrebbe sorgere nel nostro paese. Non resta che aspettare venerdì 4 per sapere qualcosa in più anche su questa iniziativa.