Vendite e utili non deludono, ma gli investitori si aspettavano qualcosa in più. Pesa anche il cattivo andamento del settore consumer.
Una giornata di borsa da dimenticare per il titolo Infineon Technologies che dopo aver subito perdite di oltre il 10% ha recuperato nel finale chiudendo a -7,51%. Eppure, i dati finanziari diffusi in mattinata hanno rispettato le previsioni della società e degli analisti, e Infineon ha confermato che raggiungerà l’obiettivo di fine anno di vendite per 16,2 miliardi di euro (+14% rispetto all’anno fiscale 2022). Probabilmente, sulla base delle dichiarazioni molto ottimistiche di tre mesi fa, gli investitori si aspettavano qualcosa in più della conferma di questi numeri. Non ha sortito effetti positivi neppure l’annuncio dell’ampliamento della fabbrica SiC di Kulin, in Malesia, e l’obiettivo di vendite per 7 miliardi di euro entro il 2030 per il comparto del carburo di silicio. Un obiettivo di molto superiore a quello dei diretti concorrenti il cui target per fine decennio si ferma a 5 miliardi di dollari. L’ampiamento di Kulin comporterà investimenti per 5 miliardi di euro che si sommeranno agli altri 5 miliardi previsti per il nuovo impianto da 300 mm di Dresda e a quelli per la conversione del sito austriaco di Villach. Gli ingenti investimenti dei prossimi anni limiteranno sicuramente la remunerazione degli azionisti (già bassa rispetto a molti competitor) e questa potrebbe essere un’altra ragione del forte calo delle quotazioni. Anche la situazione del mercato consumer, che non accenna a migliorare, può aver avuto il suo peso.
Tornando ai dati del terzo trimestre 2023 chiuso al 30 giugno (il bilancio fiscale di Infineon termina al 30 settembre), le vendite hanno raggiunto 4,09 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e leggermente al di sopra delle aspettative degli analisti di 4,05 miliardi; rispetto al trimestre precedente c’è stato un leggerissimo calo mentre l’utile netto del periodo è rimasto invariato ma è cresciuto del 59% rispetto al trimestre di un anno fa. In leggero calo, QoQ, il margine lordo e quello operativo scesi, rispettivamente, al 46,2% e al 26,1%.
“Abbiamo ottenuto ottimi risultati nell’ultimo trimestre, mentre le tendenze del mercato dei semiconduttori continuano a presentare un quadro misto di luci e ombre“, ha dichiarato Jochen Hanebeck, amministratore delegato di Infineon. “Da un lato, nell’elettromobilità e nelle energie rinnovabili e nelle aree applicative correlate, la domanda è rimasta elevata. D’altra parte, la domanda di applicazioni consumer, come PC e smartphone, rimane bassa. Infineon sta ottenendo buoni risultati in questo difficile contesto di mercato grazie alla sua attenzione ai driver di crescita strutturali per la trasformazione digitale e la transizione verso un’economia verde. Questo è il motivo per cui adottiamo una visione lungimirante a lungo termine e stiamo investendo in ulteriore capacità produttiva“.
Nel periodo gli investimenti sono stati di 768 milioni di euro, contro i 565 del trimestre precedente. Nell’intero anno fiscale 2023, gli investimenti raggiungeranno i 3 miliardi di euro.
Il Free Cash Flow è salito nel trimestre a 326 milioni di euro dai 193 milioni del periodo precedente mentre il flusso di cassa operativo ha raggiunto 1.033 milioni di euro contro i 647 milioni del trimestre precedente.
Al termine del periodo, la posizione finanziaria netta è migliorata da -1.982 milioni di euro a -1.693 milioni.
Outlook
Per il quarto trimestre dell’anno fiscale 2023 (sulla base di un tasso di cambio di 1,10 dollari USA per euro) Infineon prevede di generare ricavi per circa 4 miliardi di euro; all’interno dei quattro segmenti, ATV, GIP, PSS e CSS, le entrate dovrebbero rimanere pressoché stabili nel quarto trimestre rispetto al Q3 2023.
In base alla previsione dei ricavi per il gruppo, il margine operativo dovrebbe scendere al 25% a causa dei costi di inattività rispetto al trimestre precedente.
Per l’intero anno fiscale 2023, Infineon conferma la precedente previsione di entrate per 16,2 miliardi di euro che equivale a un tasso di crescita del 14% rispetto all’anno fiscale 2022. La società prevede una crescita dei ricavi per entrambi i segmenti ATV e GIP sopra il tasso medio del Gruppo. Nel segmento CSS, è probabile che le entrate crescano intorno alla media del Gruppo, mentre i ricavi del segmento PSS dovrebbe essere inferiore a quello dell’anno precedente. Sulla base delle entrate previste di 16,2 miliardi di euro, il margine lordo rettificato dovrebbe essere di circa il 47 percento con un margine operativo al 27 percento.
Alla Borsa di Francoforte il titolo ha chiuso questo pomeriggio a 35,56 euro per azione, in calo del 7,51%; durante la giornata, tuttavia, le quotazioni sono scese di oltre il 10%.