venerdì, Novembre 22, 2024
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In forte calo il business di Technoprobe nel primo semestre 2023. Scivola dell’8,52% il titolo in borsa

Il Consiglio di Amministrazione di Technoprobe, società quotata su Euronext Milan, leader nella progettazione e produzione di Probe Card ha esaminato e approvato oggi pomeriggio i risultati consolidati del primo semestre del 2023 che evidenziano un consistente calo di tutti i principali indicatori finanziari.

Il rallentamento delle attività dei principali produttori di semiconduttori, in particolare dei produttori di memorie e chip per dispositivi mobili, ha interessato in cascata anche le società che si occupano del collaudo e del test dei circuiti integrati, categoria di cui fa parte Technoprobe.

Nel semestre i ricavi sono stati di 196,3 milioni di euro, in calo del 21,6% rispetto al primo semestre 2022; l’Ebitda consolidato è risultato di 64,7 milioni di euro, in calo del 39,4% rispetto al primo semestre 2022, con una marginalità del 33,0%.

L’utile netto è stato pari a 31,1 milioni di euro, in calo del 53,2% rispetto al primo semestre 2022 mentre la posizione finanziaria netta al 30/06/2023 è risultata di 360,3 milioni di euro.

Nonostante il forte calo del fatturato, l’elevata marginalità ha consentito a Technoprobe di chiudere il periodo con utile netto ancora molto consistente, al contrario del leader di mercato FormFactor che, a fronte di un calo delle vendite simile a quello della società brianzola, ha praticamente azzerato l’utile semestrale.

Queste le principali performance del primo semestre 2023 di Technoprobe:

Stefano Felici, Amministratore Delegato di Technoprobe, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nella prima parte del 2023 e del progressivo miglioramento registrato nel secondo trimestre in un mercato che continua a risentire della persistente debolezza della domanda del segmento consumer e del conseguente elevato livello degli inventari”.

Tra gli eventi più significativi del semestre, la quotazione della società a Euronext Milan, il mercato principale di Borsa Milano.

A fine maggio la famiglia Crippa ha venduto 25.250.000 azioni pari al 4,2% della società al prezzo di 7,20 euro, per un controvalore complessivo di oltre 181 milioni di euro; di conseguenza il flottante è salito al 25% circa.

Technoprobe ha anche approvato e messo in atto a partire dal mese di luglio un piano di riacquisto di azione proprie fino ad un numero massimo di n. 1.500.000 azioni ordinarie e per un esborso massimo non superiore ad euro 12.000.000.

Più recentemente, Technoprobe ha finalizzato l’acquisizione di Harbor Electronics Inc., società specializzata nella produzione di circuiti stampati per il mercato del testing. La transazione è stata conclusa senza ricorso al debito.

Grazie a questa acquisizione, Technoprobe rafforzerà ulteriormente le competenze tecnologiche nell’ambito del testing, integrando verticalmente il proprio processo produttivo, grazie alla realizzazione in-house dei circuiti stampati avanzati per le proprie probe cards e Final Test Board.

Guidance Q3 2023

La Società prevede nel terzo trimestre del 2023 quanto segue:

  • Ricavi Consolidati: €111 m (±3%)
  • Gross margin: 49% (±2%)
  • Ebitda margin: 32% (±2%)

Il management ritiene che le attuali previsioni relative al contesto macroeconomico – ancora significativamente influenzato dalle conseguenze delle tensioni geopolitiche internazionali – mantengono elevati alcuni fattori di incertezza e criticità. Nei restanti mesi del 2023, peseranno ancora nel settore dei semiconduttori le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina relative ai limiti imposti alle esportazioni tecnologiche in Asia, la generale contrazione della domanda dei consumatori di dispositivi quali smartphone e computer e gli elevati livelli di inventario presso i principali attori del settore. Technoprobe conferma invece la crescita dei segmenti automotive, delle applicazioni industriali e dell’intelligenza artificiale.

La ripresa dell’intera filiera dei semiconduttori si conferma attesa nella parte finale del 2023, trainata da una generale ripresa dei consumi e dalla conclusione dei citati processi di de-stocking attualmente in corso.

Nel pomeriggio, dopo la diffusione dei dati finanziari il titolo Technoprobe ha perso l’8,52% chiudendo la seduta di borsa a 7,40 euro per azione.

Dall’inizio di luglio, grazie anche all’inizio del piano di buyback, il titolo era cresciuto di quasi il 15% toccando un livello massimo di 8,31 euro. Dopo la chiusura di questo pomeriggio, il guadagno dall’inizio dell’anno segna un +6,8%.