Il provvedimento che stanzia 43 miliardi di euro per l’industria europea dei semiconduttori approvato a larga maggioranza dai parlamentari europei.
Con 587 voti favorevoli, 10 voti contrari e 38 astensioni, il Parlamento europea ha adottato in via definitiva l’European Chips Act, un provvedimento che mira a rafforzare l’autonomia strategica e la sicurezza dell’Europa nel settore dei semiconduttori, incentivando la produzione di chip, istituendo misure di emergenza e finanziando con 3,3 miliardi di euro la ricerca e l’innovazione in questo settore.
Il nuovo provvedimento, approvato ieri dall’Assemblea, dovrà ora essere formalmente approvato dal Consiglio dei ministri per poi diventare legge.
Il provvedimento mira a creare un ambiente favorevole per gli investimenti in Europa, accelerando le procedure di autorizzazione e riconoscendo la loro importanza critica attraverso il cosiddetto “statuto di massima importanza nazionale”. Anche le piccole e medie imprese beneficeranno di un maggiore sostegno, in particolare nella progettazione di chip, al fine di promuovere l’innovazione.
La legislazione sosterrà progetti mirati a migliorare la sicurezza di approvvigionamento dell’UE, attirando investimenti e incrementando la produzione. Durante i negoziati con i rappresentanti del Consiglio, i deputati hanno ottenuto 3,3 miliardi di euro per finanziare la ricerca e l’innovazione in materia di chip. Inoltre, verrà creata una rete di centri di competenza per affrontare la carenza di personale specializzato nell’UE e attrarre nuovi talenti.
Un nuovo meccanismo di risposta alle crisi
Sarà istituito anche un meccanismo di risposta alle crisi, attraverso il quale la Commissione valuterà i rischi per la fornitura dell’UE di semiconduttori. Degli indicatori di “allarme rapido” nei Paesi EU saranno utilizzati per attivare un’emergenza di carenza a livello europeo.
Questo meccanismo consentirà alla Commissione di avviare misure di emergenza, come dare priorità alla fornitura di prodotti particolarmente colpiti da carenze o effettuare acquisti comuni per i Paesi UE. I deputati hanno ulteriormente migliorato lo schema introducendo uno strumento di mappatura che aiuterà a identificare le possibili strozzature a livello di approvvigionamento. Queste misure saranno l’ultima risorsa in caso di crisi del settore dei semiconduttori.
Il Parlamento ha anche approvato delle disposizioni volte a rafforzare la cooperazione internazionale con partner strategici e i diritti di proprietà intellettuale per garantire vantaggi competitivi e protezione per le imprese UE.
Durante la discussione in aula, il relatore, Dan Nica, ha affermato: “Con l’European Chips Act, intendiamo rafforzare la posizione dell’UE nel panorama mondiale dei semiconduttori e affrontare le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento esposte alla pandemia. Vogliamo avere più influenza ed essere leader, perciò abbiamo stanziato 3,3 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione. Puntiamo a potenziare la capacità tecnologica e stiamo attuando misure per combattere le potenziali carenze. L’Europa è pronta ad affrontare le sfide future dell’industria dei semiconduttori, dando priorità all’autonomia strategica, alla sicurezza e a un ambiente commerciale favorevole.”