Lo rileva SEMI, che riporta vendite record per quasi 25 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2021.
Le vendite globali di apparecchiature per la fabbricazione di semiconduttori sono aumentate del 48% anno su anno, a un valore record di 24,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2021, in aumento del 5% rispetto al trimestre precedente.
Lo comunica SEMI, l’associazione tra le principali aziende del settore nel suo periodico rapporto statistico sul mercato mondiale delle apparecchiature a semiconduttore (WWSEMS).
Basato su dati di SEMI e della Semiconductor Equipment Association of Japan (SEAJ), il Worldwide SEMS Report è un riepilogo dei dati delle vendite mensili dell’industria globale delle apparecchiature per semiconduttori.
Di seguito sono riportati i dati delle vendite in miliardi di dollari USA, con le relative variazioni trimestrali e anno su anno per area geografica:
Come si vede, le vendite complessive a livello globale sono cresciute anno su anno del 48% mentre l’incremento trimestre su trimestre è stato del 5%.
I paesi con il più elevato livello di acquisti si sono confermati quelli asiatici, con la Cina che ha fatto segnare un incremento del 78% YoY a quota 8,22 miliardi nel trimestre, la Corea cresciuta del 48% YoY a quota 6,62 miliardi di dollari e Taiwan con un incremento del 44% YoY a quota 5,04 miliardi nell’ultimo trimestre.
Più modesti gli incrementi delle altre aree geografiche, con acquisti molto più bassi, non paragonabili a quelli dei campioni asiatici.
I dati della Cina confermano la volontà del colosso asiatico di limitare le importazioni di chip e tentare di raggiungere l’autosufficienza in questo settore. In questa fase gli sforzi cinesi non sono certo indirizzati verso la produzione di chip all’avanguardia (non potrebbe essere diversamente visto l’embargo di apparecchiature sofisticate da parte degli USA e dei suoi alleati), quanto verso semiconduttori con nodi di processo più maturi, utilizzati in campo automobilistico, industriale e consumer di fascia intermedia, i settori maggiormente colpiti dall’attuale carenza di semiconduttori.