Per il titolo STMicroelectronics si sta riproponendo, in piccolo, quello che sta succedendo con i tassi di interesse in Europa, dove Christine Lagarde, alla guida della Banca Centrale Europea, non perde occasione per riaffermare che la BCE continuerà con forza e ancora per molto tempo a rialzare i tassi di interesse nel tentativo di abbassare l’inflazione galoppante.
Affermazioni che dovrebbero pesare negativamente sia sui mercati azionari, deprimendo le quotazioni, sia su quelli obbligazionari, facendo schizzare i rendimenti dei bond; anche lo spread, in quei paesi con un elevato debito pubblico come l’Italia, dovrebbe prendere il volo.
In realtà, i mercati non sembrano credere alle parole della Lagarde e da alcune settimane le quotazioni delle azioni hanno ripreso vigore, i rendimenti delle obbligazioni sono calati e lo spread italiano è sceso a 180 punti.
Evidentemente i mercati scommettono su un calo dell’inflazione a breve e sul rallentamento della tabella di marcia della BCE (cosa che, tra l’altro, comporterebbe una perdita di credibilità non di poco conto per Christine Lagarde, che già quando era a capo del Fondo Monetario Internazionale non si è certo distinta per capacità).
E i primi segnali che qualcosa si muove sul fronte dell’inflazione sono arrivati ieri dagli Stati Uniti con il dato sull’inflazione USA, in deciso calo. Con conseguenze anche sull’euro che si sta apprezzando sul dollaro, e che porterà ad una ulteriore riduzione del costo dell’energia che l’Europa importa in grande quantità e che paga in dollari.
Non è quindi difficile prevedere che nei prossimi mesi l’inflazione inizi a scendere anche in Europa, con buona pace per il piano di aumento dei tassi di interesse della BCE.
Allo stesso modo, una importante istituzione finanziaria come Goldman Sachs ha declassato due giorni fa il titolo STMicroelectronics in maniera significativa, portando la sua raccomandazione da “hold” a “sell”, e abbassando il target price da 39 a 31 euro.
Anche in questo caso, tuttavia, i mercati non sembrano credere ad una istituzione di prestigio quale è la banca d’affari americana, continuando a premiare il titolo ST che ieri a Milano ha chiuso a 37,45 euro (+0,25%) portando il guadagno da inizio anno al 13,47%, il più consistente tra le società di semiconduttori.
Il giudizio di Goldman Sachs è stato dettato dalla eccessiva esposizione di ST al settore consumer col rischio che “i margini 2023 di STM registrino un calo anno su anno più significativo rispetto a quelli di Infineon”.
Si tratta di una considerazione sicuramente condivisibile, che però non tiene conto di quanto succederà a breve con l’inflazione.
E siccome è stato proprio l’aumento del costo della vita (oltre al naturale rimbalzo negativo del dopo Covid) che ha frenato le vendite di prodotti di elettronica di consumo, c’è da aspettarsi che anche per questo comparto inizi una graduale ripresa della domanda a partire dal secondo semestre di quest’anno.
Nel frattempo, come hanno più volte affermato i vertici di STMicroelectronics, gli ordini in portafoglio garantiscono il pieno utilizzo degli impianti per i prossimi 12-18 mesi, mettendo al riparo i conti di ST nel 2023, in attesa che anche il mercato dei prodotti consumer riprenda vigore.
Se a tutto ciò aggiungiamo la molto probabile ripresa dell’economia cinese nel 2023, le previsioni di Goldman Sachs potrebbero rivelarsi sbagliate quanto le promesse di Christine Lagarde.
Qualche indicazione in più arriverà tra pochi giorni, quando STMicroelectronics presenterà i conti del quarto trimestre 2022 e quelli dell’intero anno fiscale.
Sicuramente l’attuale quotazione di ST sconta previsioni a breve decisamente positive, oltre agli ottimi risultati già acquisiti nel 2022; saranno tuttavia le informazioni che giungeranno dai vertici della società, soprattutto le previsioni per il futuro, che potranno orientare in maniera più significativa, in un senso o nell’altro, l’andamento del titolo ST.
Aggiornamento delle ore 18:00 CET del 13/1/2023.
Alla borsa valori di Milano, il titolo STMicroelectronics ha chiuso la giornata a quota 37,85 euro, con un incremento dell’1,07% mentre nel suo complesso il paniere MIB30 ha messo a segno un risicato +0,19%. Con questa performance, il titolo ST porta il guadagno da inizio anno al 14,68%.