Lo certifica TrendForce che stima in 29,55 miliardi di dollari il fatturato delle prime 10 fonderie al mondo nel 4Q21.
Il valore della produzione delle prime 10 fonderie al mondo nel quarto trimestre 2021 ha raggiunto 29,55 miliardi di dollari, con una crescita dell’8,3% su base trimestrale: lo segnala TrendForce, società di consulenza e ricerche di mercato, confermando i dati di IC Insights di pochi giorni fa.
L’aumento, segnala TrendForce, è dovuto ad un mix tra incremento della capacità produttiva e prezzi in salita. Al momento, la carenza di alcuni componenti per TV e laptop è diminuita, ma ci sono altri prodotti come PMIC, Wi-Fi e MCU che scarseggiano ancora; per quanto riguarda i prezzi, la corsa al rialzo è stata guidata da TSMC che nel trimestre ha aumentato il prezzo medio dei propri servizi di fonderia.
Per quanto riguarda la classifica, nell’elenco delle prime 10 fonderie è entrata Nexchip ed è uscita DB Hitek.
TrendForce ritiene che il valore della produzione delle prime dieci fonderie del mondo crescerà anche nel 1Q22, ma l’aumento del fatturato sarà guidato dall’incremento dei prezzi.
In ogni caso il tasso di crescita del primo trimestre 2022 sarà inferiore al precedente, a causa delle festività che caratterizzano l’area asiatica in questo periodo e che alcune fonderie sfruttano per la manutenzione annuale.
Le prime 5 fonderie rappresentano quasi il 90% della quota di mercato globale, con Samsung che recupera qualche punto percentuale grazie ai nuovi servizi avanzati offerti.
Considerando i primi cinque attori del settore, i ricavi del 4Q21 di TSMC hanno raggiunto 15,75 miliardi di dollari, con un aumento trimestrale del 5,8%. Sebbene le entrate del processo a 5 nm siano aumentate grazie al nuovo iPhone, le entrate dei prodotti 6/7 nm sono diminuite a causa del debole mercato cinese degli smartphone, diventando l’unico nodo TSMC in calo nel periodo. Ciò ha causato un leggero calo della quota di mercato globale, sebbene questa rappresenti ancora oltre il 50% dell’intero settore.
Samsung ha rafforzato i ricavi nel 4Q21 a 5,54 miliardi di dollari USA, con un aumento trimestrale del 15,3%, dovuto al graduale completamento della nuova capacità di processo avanzata a 5/4 nm e alla produzione in serie di nuovi prodotti di punta per Qualcomm. Sebbene l’attività di fonderia di Samsung abbia registrato ricavi record, il lento aumento della capacità di processo avanzato continua a erodere la redditività complessiva.
La limitata crescita delle nuove capacità produttive e un aumento dei prezzi intervenuto solo a fine trimestre, hanno frenato i ricavi di UMC, cresciuti del 5,8% a quota 2,12 miliardi di dollari.
GlobalFoundries ha beneficiato delle nuove capacità produttive, dell’ottimizzazione del mix di prodotti e di nuovi prezzi per accordi a lungo termine (LTA), aumentando l’ASP (average selling price, prezzo medio di vendita) dei chip prodotti. I ricavi nel trimestre hanno raggiunto 1,85 miliardi di dollari, in aumento dell’8,6% su base trimestrale. SMIC, la più importante foundry cinese, ha registrato nel 4Q21 un fatturato di 1,58 miliardi di dollari(+ 11,6% su base trimestrale), a causa della crescente domanda di prodotti come HV, MCU, Ultra Low Power Logic e Specialty Memory, nonché fattori come l’adeguamento del mix di prodotti e l’aumento dell’ASP.
Le fonderie classificate dal 6° al 9° posto sono rispettivamente HuaHong Group, PSMC, Vanguard International Semiconductor (VIS) e Tower Semiconductor (Tower). Ciascuno ha beneficiato di fattori quali un maggior tasso di utilizzo, il rilascio di nuova capacità di produzione e l’adeguamento dell’ASP e del mix di prodotti. Vale la pena ricordare che l’acquisizione di Tower da parte di Intel ha consentito a quest’ultima di sfruttare le tecnologie di processo mature, ampliare la capacità di produzione della sua attività di fonderia e acquisire un importante pacchetto di clienti. Al momento Tower risulta essere ancora una società autonoma, ma quando verrà integrata in Intel, le attività di fonderia della società americana entreranno sicuramente nella top ten globale.
Al decimo posto nella classifica c’è Nexchip – una joint venture tra la cinese Hefei Construction (51%) e la taiwanese Powerchip Group (49%) – con un fatturato di 352 milioni di dollari e un tasso di crescita trimestrale del 44,2%, il più alto tra le società in classifica. Secondo TrendForce, Nexchip è riuscita a entrare nella top ten del 4Q21 grazie ad una continua espansione produttive che ha raggiunto una capacità di 100 mila wafer da 12” al mese alla fine del 2021. Nexchip prevede inoltre di sviluppare processi più avanzati come i nodi 55/40/28 nm e più linee di prodotti tra cui TDDI, CIS e MCU. Per questo motivo, TrendForce prevede per la società un forte incremento delle vendite anche nel 2022.