venerdì, Novembre 22, 2024
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Crescono del 40% i ricavi di Technoprobe nel 2022, a quota 549 milioni di euro

Migliorano anche tutti gli altri indicatori finanziari, compreso l’utile netto che sale a 148 milioni di euro (+24%) che il CdA decide di accantonare per intero.

Il Consiglio di Amministrazione di Technoprobe, società che si è quotata su Euronext Growth Milan nel febbraio dell’anno scorso, ha approvato il bilancio 2022 chiuso al 31 dicembre 2022.

La società di Cernusco Lombardone (Lecco) è leader mondiale nella progettazione e produzione di Probe Card per il test di semiconduttori; attualmente è la n.1 al mondo per capitalizzazione di borsa e la n. 2 per vendite dopo la californiana FormFactor che ha chiuso l’esercizio 2022 con vendite per 748 milioni di dollari (-3% anno su anno).

Nel 2022, Technoprobe ha conseguito ricavi consolidati per 549 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto allo stesso periodo del 2021, a seguito dell’espansione del Gruppo nel suo mercato di riferimento anche grazie allo sviluppo di nuove tecnologie che ne hanno rafforzato la posizione di leadership.

L’Ebitda consolidato è pari a 245 milioni, in crescita del 40% rispetto allo stesso periodo del 2021 a seguito dei maggiori volumi consuntivati e con un margine pari al 45%. La marginalità, in linea con quella dell’anno precedente, sconta un incremento del costo del venduto in conseguenza della spinta inflazionistica che ha inciso negativamente sul costo delle materie prime e sui costi di ricerca e sviluppo.

Al 31 dicembre 2022, la posizione finanziaria netta consolidata presenta un valore positivo pari a 403 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 in cui si registrava una posizione finanziaria netta consolidata positiva pari a 135 milioni. Tale incremento è principalmente riconducibile alla liquidità generata dalle attività operative pari a 207 milioni ed ai proventi rivenienti dall’aumento di capitale predisposto a servizio della quotazione pari a 139 milioni.

Al 31 dicembre 2022, gli investimenti capitalizzati nel periodo sono stati pari ad 78 milioni e riguardano principalmente interventi di potenziamento, modernizzazione e aggiornamento delle linee produttive per far fronte alla sempre crescente domanda del mercato di riferimento, sia in Italia che all’estero, oltre a nuovi progetti ancora in corso di sviluppo.

Stefano Felici, Amministratore Delegato di Technoprobe, ha dichiarato: “I risultati raggiunti nel corso del 2022, confermano il vantaggio competitivo raggiunto da Technoprobe, risultato della sua leadership tecnologica e della costante attenzione al cliente, due pilastri che continueranno ad essere le nostre priorità anche in uno anno particolarmente sfidante come si annuncia essere il 2023”.

Previsioni per l’anno 2023

Tenuto conto dei risultati raggiunti al 31 dicembre 2022, Technoprobe prevede una contrazione dei propri volumi nella prima metà del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; la ripresa dell’intera filiera dei semiconduttori è attesa per la seconda metà del 2023, trainata da una generale ripresa dei consumi e dalla conclusione dei processi di de-stocking attualmente in corso.

Il difficile contesto macroeconomico, significativamente influenzato dalle conseguenze delle tensioni geopolitiche internazionali continua a mantenere elevati alcuni fattori di incertezza e criticità che riguardano l’incremento generalizzato dei prezzi delle principali materie prime e la loro disponibilità, nonché la logistica. Le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina relative ai limiti imposti alle esportazioni tecnologiche in Asia, rappresentano un ulteriore fattore di instabilità nel settore dei semiconduttori sui quali continueranno a pesare, soprattutto nella prima parte dell’anno corrente, sia una generale contrazione della domanda dei consumatori di dispositivi quali smartphone e computer, sia gli elevati livelli di inventario presso i principali attori del settore. Si attende invece in crescita il segmento automotive e delle applicazioni industriali.

Per fare fronte a questo calo della domanda, Technoprobe ha avviato un piano di efficientamento della capacità produttiva, in particolare presso la società controllata Microfabrica Inc.: il piano, già comunicato alle parti sociali secondo la vigente legislazione locale, prevede un ridimensionamento di circa 100 unità a partire dal secondo trimestre 2023, sia nel settore produttivo, che in quello amministrativo/commerciale. Secondo le stime della società, tale piano non comporterà una contrazione della capacità produttiva né di risposta al mercato in quanto la capacità produttiva potrà essere assorbita da altri siti produttivi grazie anche alla crescente automazione di alcuni processi.

Sulla base di queste previsioni, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea, di riportare l’utile di esercizio a nuovo una volta adeguate le riserve indisponibili. La scelta di non distribuire dividendi è volta a supportare la strategia di crescita della Società.

Aggiornamento del 28 febbraio 12.00 CET.

Nonostante l’ottimo bilancio presentato ieri, il titolo Technoprobe perde alla Borsa di Milano il 10% circa, a quota 6,39 euro per azione, evidentemente azzoppato dalla decisione del Consiglio di Amministrazione di proporre all’Assemblea dei Soci l’accantonamento dell’utile 2022.