“Italia Geniale”, da 14 febbraio al 13 marzo, vuole celebrare la bellezza, l’originalità e il design del Made in Italy, quell’arte sottile che coniuga bellezza e funzionalità, realizzando oggetti straordinari e generando lavoro e ricchezza, che rappresenta un elemento cardine del nostro stile di vita.
Realizzata su iniziativa della Direzione generale per la tutela della proprietà industriale del MISE, Italia Geniale raccoglie una selezione di oggetti iconici del design italiano e vuole essere un omaggio alla creatività e al lavoro delle imprese italiane. L’allestimento comprende oltre 60 oggetti che descrivono la creatività, la funzionalità, la qualità e favoriscono la mobilità dell’industria italiana.
Italia Geniale è un manifesto del design industriale del nostro Paese, in grado di offrire, tramite alcuni capolavori dell’ingegno italiano, un viaggio attraverso l’evoluzione e le peculiarità dei nostri prodotti più innovativi, mostrando come sia possibile creare, stimolare e guidare l’innovazione. Partendo dagli anni ’30 del secolo scorso fino ad arrivare ai giorni nostri, l’esposizione non solo include oggetti divenuti icone mondiali del design e che hanno influito profondamente sulla vita quotidiana di tutti noi, ma ci guida alla scoperta di prodotti nuovissimi e innovativi resi possibili dalla ricerca tecnologica più avanzata. Questo è ciò per cui il nostro paese è conosciuto e amato nel mondo; questo è, in tre parole, il “Made in Italy”. Il percorso accompagna il visitatore in un viaggio che attraversa cinque aree: Imaginable, Worekable, Relationable, Liveable e Moveable.
Tra i 60 oggetti più iconici del design italiano, c’è anche Arduino Uno, la scheda open-source nata nel 2005 all’Interaction Institute di Ivrea per merito del team guidato da Massimo Banzi.
“Nel 2005 all’Interaction Institute di Ivrea, si concretizza il progetto Arduino Uno: la prima scheda hardware basata sulla piattaforma open-source Arduino, ideata per facilitare e velocizzare lo sviluppo di prototipi digitali a scopo ricreativo e didattico. La semplificazione di tecnologie tradizionalmente di difficile interpretazione, che caratterizza la piattaforma, permette agli utenti di apprendere le basi del design interattivo costruendo direttamente il proprio hardware e il software ad esso dedicato. Il sistema stimola la progettazione di diverse tipologie di artefatti (realizzando collegamenti tra la scheda e i dispositivi di input/output), sia la scrittura del codice necessario a comunicare a tutti gli elementi la propria funzione. Ogni input (come la stimolazione di un sensore o la pressione su di un pulsante) è trasformato in un output facilmente comprensibile all’utente (una lampadina che si accende, un motore che comincia a girare, e così via). Imparando, gli utenti possono realizzare i propri progetti, accompagnati passo dopo passo da Arduino.”
Con questa mostra, Palazzo Piacentini, storica sede del Ministero dello sviluppo economico, festeggia i suoi 90 anni. È il primo evento di un calendario di iniziative culturali che si svolgeranno nel corso del 2022, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico del Dicastero.
La mostra, realizzata su iniziativa della Direzione generale per la tutela della proprietà industriale, è stata curata da Carlo Martino (Università La Sapienza di Roma) e Francesco Zurlo (Politecnico di Milano), il progetto è stato diretto da Luciano Galimberti e dal Direttore di ADI Design Museum Andrea Cancellato, l’identità visiva dallo studio SM5 che, con Ivo Caruso, ha curato anche l’allestimento.
La mostra rimarrà aperta dal 14 febbraio al 13 marzo nei giorni di venerdì (17:00-20:00), sabato e domenica (10:00-21:00).
La prenotazione è obbligatoria via mail a: polo.culturale@mise.gov.it o chiamando il numero 0647051.