Dopo anni di crescita costante, il forte aumento della domanda di chip per auto causato dalla ripresa del mercato automobilistico dopo la prima fase del COVID, accompagnato dal boom delle applicazioni ADAS, è la vera ragione dell’attuale carenza di semiconduttori.
IC Insights, società che si occupa di consulenza e ricerche di mercato, ha aggiornato e pubblicato le sue previsioni e analisi complete dell’industria mondiale dei semiconduttori nel suo Rapporto Flash sull’industria dei semiconduttori di gennaio, parte della sezione dedicata al 2022 della 25^ edizione del The McClean Report. Il mese prossimo, la società rilascerà il primo dei suoi quattro aggiornamenti trimestrali che includerà, tra numerosi altri argomenti, un’analisi approfondita del mercato dei circuiti integrati per automotive. Le considerazioni seguenti rappresentano un estratto di questo Report.
Nella sua analisi, IC Insights constata innanzitutto come nei reportage dei media la ragione comunemente avvalorata di questa carenza sia la seguente:
Nel marzo del 2020, nelle primissime fasi della pandemia di Covid-19, la domanda di auto è precipitata in tutto il mondo e le case automobilistiche hanno successivamente iniziato a chiudere gli impianti e ad interrompere gli ordini di semiconduttori dai loro fornitori. Mentre ciò accadeva, c’è stata un’impennata della domanda di cellulari, TV, computer, giochi ed elettrodomestici da parte di una popolazione globale che lavorava e studiava sempre più da casa. Di conseguenza, i fornitori di semiconduttori hanno spostato la loro capacità di produzione dai dispositivi automobilistici ai dispositivi utilizzati negli altri sistemi elettronici più richiesti.
Quando l’industria automobilistica è tornata online nella seconda metà del 2020, ha scoperto che i fornitori di semiconduttori, dopo aver spostato la capacità di produzione dalle applicazioni automobilistiche, non potevano soddisfare la loro rinnovata domanda e ne è derivata una grave carenza.
IC Insights ritiene che lo scenario descritto non sia il motivo principale della carenza di IC che sta colpendo pesantemente l’industria automobilistica.
Secondo IC Insights, la vera ragione alla base della carenza di circuiti integrati automobilistici risiede nell’aumento della domanda di questi prodotti nel 2021 e non dall’incapacità dei fornitori di semiconduttori di aumentare la produzione.
In effetti, i fornitori di dispositivi hanno spedito circa il 30% in più di IC all’industria automobilistica nel 2021 rispetto al 2020 (Figura 1), una percentuale superiore a quella (22%) di IC spediti in più, complessivamente, l’anno scorso dai produttori di semiconduttori.
Inoltre, nel 2021 sono state spediti all’industria dell’auto il 27% in più di IC rispetto al periodo pre-covid del 2019.
Il balzo del 2021 nelle spedizioni di Circuiti Integrati per autoveicoli è stato di gran lunga l’aumento percentuale più alto dal 2011, superando l’aumento del 20% delle spedizioni di IC per auto registrato nel 2017. I 52,4 miliardi di spedizioni di IC per auto lo scorso anno sono stati 3 volte i 17,6 miliardi di spedizioni di circuiti integrati per auto registrate nel 2011. In confronto, le spedizioni mondiali totali di circuiti integrati nel 2021 (394 miliardi) erano circa il doppio di quelle del 2011 (194 miliardi).
Secondo IC Insights, dovremmo ringraziare i fornitori di circuiti integrati per lo straordinario risultato ottenuto lo scorso anno dall’aumento e dalla fornitura di un’enorme quantità di dispositivi IC all’industria automobilistica. Tuttavia, quando la domanda di circuiti integrati subisce un “Step-Function Surge”, come lo definisce IC Insights, e come è accaduto nel settore automobilistico nel 2021, è inevitabile che si verifichi una temporanea discrepanza tra domanda e offerta, che è davvero ciò che sta dietro la carenza di circuiti integrati nel settore dell’elettronica automobilistica.
Nonostante le azioni di lobbying cui stiamo assistendo in questo periodo, e come abbiamo espresso in altre occasioni, questa ricostruzione è sicuramente la più vicina alla verità dei fatti.