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Al via il progetto UNICORE per dare la possibilità a 69 rifugiati di proseguire il loro percorso accademico in Italia

Immagine: UNHCR

La guerra in Ucraina avrà un fortissimo impatto negativo sul percorso scolastico di centinaia di migliaia di bambini e ragazzi, costretti ad abbandonare le loro case e i luoghi di studio per sfuggire agli orrori della guerra. Tra questi, anche molti studenti universitari, soprattutto donne, che andranno ad ingrossare le file dei rifugiati in fuga dai conflitti in Africa e in Medio Oriente.

A 69 di questi, il progetto  UNICORE – University corridors for Refugees, giunto alla quarta edizione, darà la possibilità di proseguire il loro percorso accademico in Italia. Gli studenti saranno selezionati sulla base del merito e della motivazione, attraverso il bando pubblico appena lanciato.

Il progetto offre ai rifugiati l’opportunità di arrivare in Italia in maniera regolare e sicura per proseguire gli studi, in linea con l’obiettivo dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, di rafforzare i canali di ingresso regolari per rifugiati e di raggiungere un tasso del 15% di iscrizione a programmi di istruzione terziaria nei paesi di primo asilo e nei paesi terzi entro il 2030.

Il progetto UNICORE è nato nel 2019 con una prima fase pilota durante la quale sei studenti sono stati accolti da due atenei, per poi espandersi con la partecipazione di 20 e 45 studenti nel 2020 e nel 2021, rispettivamente. Nella sua quarta edizione, il progetto si allarga nuovamente per includere per la prima volta rifugiati residenti in Camerun, Niger e Nigeria.

Collaborano al progetto il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione InternazionaleUNHCRCaritas ItalianaDiaconia Valdese e Centro Astalli, oltre ad un’ampia rete di partner locali che assicureranno il supporto necessario agli studenti durante il programma di laurea magistrale della durata di due anni e favoriranno la loro integrazione nella vita universitaria.

“Siamo felici di poter annunciare l’espansione quest’anno del progetto UNICORE a rifugiati residenti in Camerun, Niger e Nigeria – ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – Grazie all’impegno delle università italiane, 71 studenti rifugiati erano già arrivati Italia nei primi tre anni di progetto e poter raddoppiare questo numero è davvero un risultato straordinario ed un esempio per gli altri paesi europei”.

Il bando, che chiuderà il 29 aprile 2022, può essere consultato sul sito universitycorridors.unhcr.it al seguente link.

Le 33 università partecipanti nel 2022 sono: Università di Bari; Università del Sannio di Benevento; Università di Bergamo; Università di Brescia; Università di Cagliari; Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” di Caserta; Università di Catania; Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti – Pescara; Università di Firenze; Università degli studi dell’Aquila; Università del Salento, Lecce; Università di Messina; Università Statale di Milano; Università di Milano Bicocca; Università di Milano Bocconi; Politecnico di Milano; Università degli studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Napoli L’orientale; Università di Palermo; Università degli Studi di Padova; Università di Parma; Università per stranieri di Perugia; Università di Pisa; Luiss Guido Carli Roma; Università di Roma, La Sapienza; Università di Siena; Università per Stranieri di Siena; Università di Torino; Politecnico di Torino; Università Iuav di Venezia; Università del Piemonte Orientale, Vercelli; Università di Verona; Università degli Studi della Tuscia Viterbo.