Durante il Fortune Brainstorm Tech che si è tenuto in settimana a Half Moon Bay, in California, Pat Gelsinger, CEO di Intel, ha dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero investire di più nei produttori di chip americani piuttosto che nei loro rivali asiatici come TSMC e Samsung, aggiungendo che le società nazionali darebbero al paese un maggiore controllo sulla proprietà intellettuale.
Queste dichiarazioni fanno seguito all’annuncio da parte di Samsung Electronics di aver individuato il sito statunitense (nei pressi di Taylor, in Texas) dove realizzerà la nuova fabbrica per la costruzione di chip avanzati con un investimento di 17 miliardi di dollari.
Sta sorgendo in Arizona, invece, il nuovo impianto per la produzione di semiconduttori di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC) con un investimento di 12 miliardi di dollari.
Entrambe queste iniziative hanno ottenuto numerose agevolazioni fiscali e sussidi di varia natura dai governi degli Stati dove sorgeranno gli impianti.
Durante il suo intervento Gelsinger ha affermato che, in attesa che il CHIPS Act americano diventi legge, le autorità dovrebbero sostenere di più le aziende locali come Micron, Texas Instruments e Intel perché “this is where you want the IP” ovvero dove è bene che si sviluppino le competenze più avanzate.
Il CHIPS Act statunitense prevede 52 miliardi di dollari per sostenere l’industria americana dei semiconduttori che dipende sempre di più, per quanto riguarda l’aspetto manifatturiero, dalle grandi fonderie di Taiwan e della Corea del Sud con gravi implicazioni di natura geopolitica.
“Taiwan non è un luogo stabile“, ha detto Gelsinger, aggiungendo che si fanno sempre più numerose le provocazioni della Cina nei confronti di Taiwan, accompagnate da pericolose azioni militari nei pressi dell’isola contesa.
Se portare parte dei nuovi impianti di TSMC e Samsung negli Stati Uniti può mitigare alcuni rischi geopolitici, investire in produttori di chip domestici avrebbe un vantaggio maggiore, con un maggior controllo su ricerca e sviluppo, ha affermato Gelsinger.
“Vuoi possedere l’IP, la ricerca e lo sviluppo e il flusso fiscale associati a questo o vuoi che torni in Asia?” ha dichiarato Gelsinger.
A settembre, Intel ha iniziato i lavori per la costruzione di due nuovi impianti per la produzione di chip in Arizona con un investimento di 20 miliardi di dollari. Gelsinger ha affermato che Intel si impegna a essere una società di “produzione di semiconduttori”: è l’unica grande azienda americana che progetta e produce chip.
Gelsinger ha affermato che i governi di Taiwan e della Corea del Sud stanno fornendo massicci sussidi per supportare i produttori locali di chip.
“Come si fa a competere con un sussidio dal 30 al 40%? Perché ciò significa che non siamo in competizione con TSMC o Samsung, siamo in competizione con Taiwan e la Corea“, ha detto. “E i sussidi in Cina sono ancora più significativi“.