Era l’ultima trimestrale che mancava alla tornata di conti del periodo autunnale.
Analog Devices (ADI) ha rilasciato numeri sicuramente positivi, leggermente al di sopra delle aspettative degli analisti, ma che non hanno entusiasmato il mercato che ha risposto con un calo di circa il 2% delle quotazioni del titolo ADI. Chissà, forse in molti hanno ancora in mente le performance di AMD e NVIDIA.
La società ha rilasciato sia i dati del trimestre chiuso al 31 Ottobre che quelli dell’intero anno fiscale 2021 che per ADI termina anch’esso al 31 Ottobre 2021.
Guardando all’intero anno fiscale, la società ha messo a segno ricavi per 7,3 miliardi di dollari, in crescita del 31% rispetto ai 5,6 miliardi del bilancio 2020. Tuttavia, senza l’apporto di Maxim Integrated – la società acquisita l’anno scorso e integrata in ADI a partire dal 26 agosto – le entrate sarebbero state più basse di 559 milioni e l’incremento di fatturato, anno su anno, sarebbe stato di appena il 20%.
Naturalmente c’è anche il rovescio (positivo) della medaglia, che fa di Analog Devices, ora che l’integrazione con Maxim si è conclusa, una società da 10 miliardi di ricavi all’anno, una dimensione che potrebbe fare impensierire la n. 1 del settore analogico, quella Texas Instruments i cui conti trimestrali non hanno completamente convinto il mercato.
Al contrario di altre società dello stesso settore, Analog Devices è cresciuta per “linee esterne”: dopo la pesante acquisizione di Linear Technology del 2017, costata alla casse di ADI oltre 10 miliardi di dollari in contanti (la valutazione complessiva fu di 14,8 miliardi di dollari), quest’anno ADI ha ultimato l’acquisizione di Maxim Integrated utilizzando la formula – molto più soft – dello scambio di pacchetti azionari tra le due società.
Questa strategia, ovvero accelerare la crescita mediante acquisizione di società esterne, ha portato ADI ad incrementare il proprio fatturato di oltre tre volte, dai 3,4 miliardi del 2016 ai 10÷11 miliardi previsti per il 2022.
Le società con business comparabile, come STMicroelectronics o Texas Instruments sono cresciute – nello stesso periodo – decisamente meno.
Nel 2022 Texas Instruments fatturerà 17÷18 miliardi contro i 13,4 del bilancio 2016; nel caso di STMicroelectronics i ricavi nel 2022 saliranno a 13÷14 miliardi contro i 6,9 miliardi del 2016.
In ogni caso, l’aspetto più interessante dei conti economici di Analog Devices resta quello del margine lordo che, pur essendo previsto in calo nel 2022 per effetto dell’acquisizione di Maxim, resterà sempre al di sopra del 60%.
Ciò consentirà elevati flussi di cassa ed una remunerazione degli azionisti di tutto rispetto.
Tornando all’ultima trimestrale, le entrate hanno raggiunto 2,34 miliardi di dollari, del 53% superiori a quelle di un anno fa, grazie al contributo di 559 milioni di vendite relative a prodotti Maxim Integrated, società inglobata a tutti gli effetti dal 26 agosto 2021, per un periodo, quindi, di 9,5 settimane. Nel trimestre i costi (non ricorrenti) dell’integrazione di Maxim hanno ridotto l’utile netto ad appena 75,6 milioni di dollari contro i 396,5 milioni dello stesso periodo di un anno fa. Questi costi hanno pesato anche sull’utile netto del 2021 (1,390 miliardi di dollari) che, in ogni caso, è risultato superiore a quello di un anno fa (1,220 miliardi).
Nell’anno fiscale 2021 il flusso di cassa operativo è stato di 2,7 miliardi di dollari, quello libero di 2,4 miliardi. La società ha restituito agli azionisti la cifra record di 3,7 miliardi di dollari tramite dividendi e riacquisti, inclusi 2,0 miliardi di dollari del programma di riacquisto accelerato di azioni proprie.
Queste le principali voci di bilancio:
“ADI ha registrato un altro trimestre di ricavi e profitti record. I nostri mercati industriale e automobilistico hanno raggiunto i massimi storici e la nostra attività consumer è tornata a una solida crescita nell’anno fiscale 2021“, ha affermato Vincent Roche, Presidente e CEO di Analog Devices, nel presentare la trimestrale. “Con l’inizio dell’anno fiscale 2022, il nostro arretrato e le prenotazioni rimangono solidi e continuiamo a investire in capacità, preparandoci per una crescita continua negli anni a venire”.
Roche ha proseguito: “L’anno passato ha davvero dimostrato l’importanza vitale dei semiconduttori nell’era digitale moderna e ora siamo nella migliore posizione possibile per ricavare valore dall’acquisizione di Maxim Integrated. Questa combinazione ha ampliato il nostro team globale di dipendenti e di tecnologie best-in-class e, insieme, svilupperemo soluzioni ancora più complete e ad alte prestazioni che definiscono il limite del possibile. Sono fiducioso nella nostra capacità di guidare le prossime ondate di innovazione dei semiconduttori analogici, offrendo allo stesso tempo forti ritorni per gli azionisti“.
Per il primo trimestre dell’anno fiscale 2022 (novembre 2021 – gennaio 2022) la società prevede ricavi per 2,60 miliardi di dollari (± 100 milioni) con un margine operativo rettificato di circa il 43,3%, ± 70 bps.
Durante la consueta Conference Call che ha fatto seguito alla presentazione dei dati finanziari, Vincent Roche, Presidente e CEO di Analog Devices e Prashanth Mahendra-Rajah, Vicepresidente senior, Finance and Chief Financial Officer, hanno sottolineato lo sforzo della società per affrontare lo squilibrio tra domanda ed offerta di semiconduttori. ADI ha speso 340 milioni di dollari in conto capitale nel 2021 per espandere la capacità di produzione interna e soddisfare la domanda dei clienti durante la crisi globale dei chip. In particolare, è stata aumentata la capacità dello stabilimento di Beaverton, in Oregon, che ADI ha ereditato da Maxim Integrated. Per il 2022 Analog Devices sta pianificando una ulteriore espansione della propria capacità di produzione interna, negli Stati Uniti e a Limerick, in Irlanda.
Analog Devices è fondamentalmente un’impresa orientata all’innovazione con investimenti per più di 1,6 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo.
Nei veicoli elettrici, ad esempio, la società offre sistemi BMS di controllo della batteria cablati e wireless leader di mercato, che offrono ai clienti i massimi livelli di precisione, affidabilità e sicurezza, nonché la flessibilità di scalare su tutte le tipologie di batterie, incluse le più ecologiche LFP. Grazie a ciò, ADI attualmente vende i propri sistemi BMS a sette dei primi 10 produttori globali di vetture elettriche.
Vincent Roche si è anche soffermato sulle iniziative ESG della società che, entro il 2025, utilizzerà energia proveniente da fonti rinnovabili per coprire il 100% dei propri consumi contro l’attuale 50%. Iniziative come questa consentiranno ad ADI di raggiungere l’obiettivo di Carbon Neutrality entro il 2030 e Net Zero Emissions entro il 2050. Analog Devices è anche impegnata nel consorzio Ocean and Climate Innovation Accelerator (OCIA) che ha lo scopo di far progredire la conoscenza del ruolo cruciale degli oceani nella lotta al cambiamento climatico. Il progetto avrà inoltre come obiettivo lo sviluppo di nuove soluzioni volte a ristabilire l’equilibrio tra oceani e clima.
Secondo Roche, i tempi di consegna medi della società si sono stabilizzati nell’ultimo periodo ma il rapporto book-to-bill è ancora decisamente superiore ad uno; ciò fa ben sperare per il prossimo trimestre, stagionalmente il più debole dell’anno, con previsioni di entrate per circa 2,60 miliardi di dollari.