Più che dalle novità tecnologiche, l’ultima settimana di ottobre è stata caratterizzata dalle notizie economiche e finanziarie, con la diffusione delle trimestrali di molte società di semiconduttori e dei principali big tecnologici, da Apple a Google, da Microsoft a Samsung.
Per quanto riguarda l’industria dei semiconduttori, in settimana hanno presentato le trimestrali AMD, Texas Instruments, STMicroelectronics, Renesas, ROHM e altre ancora; la prossima settimana sarà la volta, tra le altre, di Qualcomm, Infineon e NXP.
In generale, tutte le società hanno messo a segno un forte aumento dei ricavi, compreso tra il 20% e più del 50% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Ancor di più sono cresciuti gli utili, merito anche di un aumento dei margini operativi. In che misura questo aumento del fatturato sia dovuto ad un aumento dei prezzi (che tutte le società confermano esserci stato) è difficile da stabilire. In linea di massima possiamo immaginare che l’aumento dei prezzi sia andato di pari passo con l’aumento della produzione. Ciò significa – nell’ottica dello shortage globale – che, in ogni caso, l’industria dei semiconduttori è riuscita a produrre almeno un 10-15% di circuiti integrati in più rispetto ad un anno fa. Quella che è cresciuta molto di più è sicuramente la domanda, che continua a mantenersi robusta in tutti i settori, con l’eccezione delle memorie, dove l’offerta sembra abbia superato la domanda, con prezzi previsti in calo per la fine d’anno.
Gli ottimi risultati di tutte le società evidenziano ancor di più l’andamento quasi piatto di Intel che, nella trimestrale diffusa due settimane fa, aveva fatto segnare un incremento delle vendite annue di appena il 5% e una crescita sequenziale (rispetto al trimestre precedente) praticamente nulla.
Al confronto, la trimestrale di AMD sembra di un altro pianeta: il produttore dei processori EPYC, delle CPU RYZEN e delle GPU RADEON ha messo a segno nel terzo trimestre 2021 ricavi per 4,3 miliardi di dollari, in crescita del 54%, un utile netto di 923 milioni (+137%) e un utile per azione di 0,75 dollari (+29%). Inoltre AMD ha fatto registrare un incremento delle vendite del 12% rispetto al trimestre precedente (Q2 2021).
Molto positiva, anche se non al livello di AMD, è la trimestrale della multinazionale italo-francese STMicroelectronics che evidenzia ricavi netti pari a 3,20 miliardi di dollari, un margine lordo al 41,6%, un margine operativo al 18,9% e un utile netto di 474 milioni di dollari, pari a 0,51 dollari per azione. Rispetto al trimestre di un anno fa le vendite sono aumentate del 19,9%, mentre le vendite sequenziali sono cresciute del 6,9%. Impressionante l’incremento degli utili, cresciuti del 95,6%; per l’intero 2021 STMicroelectronics prevede ricavi netti per circa 12,6 miliardi di dollari, corrispondenti a una crescita anno su anno del 23,3%. Dopo la diffusione della trimestrale la quotazione di borsa di ST è cresciuta del 6-7%.
Molto simili a quelli di ST sono i risultati di Texas Instruments con vendite nel trimestre per 4,64 miliardi, in aumento del 22% su base annua, con utili netti cresciuti del 44%. L’attività di Texas Instruments, tuttavia, ha perso slancio nel secondo semestre del 2021 e, seppur di poco, i risultati conseguiti nel Q3 2021 sono stati leggermente inferiori alle previsioni degli analisti. Per questo motivo, la quotazione del titolo è scesa di circa il 5%.
Ottime anche le performance di Samsung, sia per quanto riguarda la società nel suo complesso (il fatturato trimestrale è arrivato a 62,96 miliardi di dollari, l’utile a 15,17 miliardi), sia per le attività di produzione di semiconduttori e di fonderia. In questo segmento la società ha conseguito ricavi nel trimestre per 22,42 miliardi di dollari contro i 15,96 miliardi di un anno fa (+40%) e i 19,32 miliardi del trimestre precedente (+16%). Per quanto riguarda i profitti, sono saliti a 8,99 miliardi di dollari (+91% rispetto allo stesso trimestre del 2020 e +53% rispetto al Q2 2021).
Questi risultati evidenziano ancor di più il periodo di debolezza che sta attraversando Intel. Se infatti il confronto con società molto più piccole come AMD o STMicroelectronics per alcuni versi non è corretto, il paragone con una società di pari dimensioni come Samsung è più che pertinente ed è impietoso nei confronti di Intel.
Per quanto riguarda i big della tecnologia, questa settimana hanno diffuso i risultati trimestrali Alphabet (Google), Apple e Microsoft, risultati che hanno evidenziato come la richiesta di tecnologia continui a rimanere molto sostenuta. Ormai queste società fanno registrare introiti paragonabili ai PIL di intere nazioni: la trimestrale di Google ha registrato vendite per 65,2 miliardi di dollari, in crescita del 41%, con un utile netto di 18,9 miliardi (+68%).
La trimestrale di Microsoft evidenzia entrate per 45,3 miliardi di dollari (+22% rispetto al trimestre dell’anno scorso) e un utile netto di 20,5 miliardi (+27%).
La trimestrale di Apple chiude l’anno fiscale 2021 della società che ha fatto segnare vendite complessive per 365,817 miliardi di dollari (+25% rispetto al 2020) e un utile netto di 94,680 miliardi (+65%).
Ormai il fatturato di Apple equivale al PIL della Danimarca, quello di Google al PIL del Portogallo e quello di Microsoft al PIL della Grecia: confronti che danno l’idea delle dimensioni e del peso di queste società.
Per quanto riguarda i nuovi prodotti lanciati questa settimana, colpisce il fatto che la quasi totalità sia destinata al settore automotive. Le vetture sono sempre più green, sempre più connesse e ci assistono come non mai durante la guida.
Tutti ciò comporta l’impiego di un maggior numero di semiconduttori, ottimizzati per l’uso automobilistico e in grado di offrire livelli di sicurezza superiori.
Questa settimana STMicroelectronics ha presentato il modulo GNSS Teseo-VIC3DA in grado di offrire elevate capacità di posizionamento grazie al ricevitore multi-costellazione e al sensore inerziale che offre l’assistenza necessaria in galleria, nei parcheggi sotterranei e in negli ambienti urbani più critici.
Da sempre impegnata nelle soluzioni di sicurezza, Infineon ha presentato il controller di sicurezza di nuova generazione per impiego automobilistico SLI37 in grado di fornire un’adeguata protezione dei dati telematici. Il modulo consente di proteggere applicazioni automobilistiche critiche per la sicurezza come le soluzioni eUICC (eCall) 5G, comunicazione V2X, controllo accessi e aggiornamenti SOTA (Secure software updates Over The Air).
Da parte sua, Renesas Electronics ha annunciato che i suoi system-on-chip (SoC) R-Car H3 e R-Car M3 sono stati adottati da Toyota Motor per i suoi sistemi multimediali di nuova generazione. I SoC Renesas R-Car H3 e R-Car M3 sono progettati per applicazioni di infotainment di bordo (IVI) che forniscono immagini, audio e una varietà di informazioni sia da fonti interne che esterne, in modalità sicura e conveniente. Il sistema multimediale di prossima generazione di Toyota farà la sua prima apparizione sulla Lexus NX, il cui rilascio è previsto per novembre 2021. I sistemi verranno utilizzati anche da altre vetture Toyota.
Da sempre focalizzata sui sensori e sui sistemi di controllo, Melexis ha presentato la nuova versione del driver per pompe e ventole MLX90412 con maggiore durata operativa.
L’ultima versione di questo circuito integrato per pompa/ventola da 2,2 A qualificato per il settore automobilistico è ottimizzata per gestire livelli di temperatura ambiente elevati con una durata operativa prolungata. Negli impianti di raffreddamento delle batterie dei veicoli elettrici la durata può arrivare a ben 15.000 ore.
Da Allegro MicroSystems arriva il nuovo gate driver BLDC A89307 per auto elettriche e ibride. Progettato per le ventole di raffreddamento delle batterie e per i sistemi HVAC nei veicoli elettrici (EV) e ibridi, l’A89307 garantisce rumore e vibrazioni estremamente bassi utilizzando un algoritmo Field Oriented Control (FOC) per pilotare il carico con una forma d’onda sinusoidale.
Infine Cadence lancia Cadence Safety Solution, per portare la sicurezza funzionale nella progettazione di SoC utilizzati in applicazioni critiche per la sicurezza come quelle automobilistiche; la soluzione consente anche di rendere più veloci le certificazioni ISO 26262 e IEC 61508.