Ancora una volta arriva dalla Cina la notizia più importante della settimana, con l’annuncio dell’avvio della produzione in volumi da parte della cinese YMTC delle memorie NAND a 128 layer, il primo grande successo dell’industria cinese dei semiconduttori. Questo risultato rappresenta una pietra miliare nello sforzo del gigante asiatico di dotarsi di un’industria nazionale nel settore dei semiconduttori in grado di competere con i più importanti player globali e garantire al paese l’autosufficienza in un settore strategico per gli obiettivi di sviluppo economico.
È la prima volta, infatti che un semiconduttore progettato e realizzato per intero in Cina è in grado di competere con i prodotti più avanzato dell’industria mondiale. Nonostante la tecnologia proponga memorie NAND a 176 layer, la sfida commerciale è tutta incentrata sui prodotti a 128 layer, che allo stato attuale presentano un migliore rapporto prezzo/prestazioni.
Un nuovo protagonista significa anche maggiore concorrenza e prezzi più bassi, in uno dei primi settori di mercato (quello delle memorie) che sembra aver raggiunto un equilibrio tra offerta e domanda, con l’avvenuta ricostituzione delle scorte su entrambi i fronti. Un probabile calo dei prezzi delle memorie nei prossimi mesi viene segnalato dal recente report di TrendForce ed è confermato dalla previsione di vendita per l’ultimo trimestre del 2021 di Micron, diffuse in occasione della presentazione dei risultati finanziari del trimestre FQ421 e dell’intero 2021. Una previsione che ha avuto come effetto un calo delle quotazioni di borsa della società, nonostante gli ottimi risultati ottenuti da Micron nell’ultimo anno, con le vendite salite del 29% e gli utili di ben il 118%.
Un mercato e una capacità produttiva sempre più importante, quella cinese, come conferma la decisione di NürnbergMesse di dare vita alla prima edizione cinese di embedded world che si terrà a Shanghai dal 15 al 17 giugno 2022, versione con gli occhi a mandorla della più importante manifestazione al mondo dedicata al mondo embedded che si svolge ogni anno a Norimberga.
Ed a proposito di manifestazioni fieristiche, segnaliamo la ripresa degli eventi in presenza, dalla Maker Faire Rome (8-10 ottobre al Gazometro di Roma), a SPS 2021 (23-25 novembre a Norimberga) fino all’evento itinerante Enlit Europe 2021 (dal 29 novembre al 2 dicembre a Milano), nato dalla fusione tra European Utility Week, e Europe Powergen.
Per quanto riguarda le ricerche più avanzate nel campo dei processori, ovvero quelle sui chip neuromorfi, questa settimana Intel ha presentato Loihi 2, il suo chip di ricerca di seconda generazione in questo settore.
I progressi di Loihi 2 consentono all’architettura di supportare nuove classi di algoritmi e applicazioni di ispirazione neurologica, fornendo al contempo un’elaborazione fino a 10 volte più veloce, una densità di risorse fino a 15 volte maggiore, con un massimo di 1 milione di neuroni per chip e con una migliore efficienza energetica. Beneficiando di una stretta collaborazione con il Technology Development Group di Intel, Loihi 2 è stato fabbricato con una versione di pre-produzione del processo Intel 4. L’uso della litografia ultravioletta estrema (EUV) in Intel 4 ha semplificato le regole di progettazione del layout rispetto alle precedenti tecnologie di processo.
È interessante osservare come questa stessa settimana l’ingegneria neuromorfica sia stata al centro di un interessante studio pubblicato su Nature Electronics a firma di un team di ricercatori tra i quali alcuni ingegneri di Samsung. L’articolo suggerisce un modo per copiare la mappa delle connessioni neuronali del cervello utilizzando un rivoluzionario array di nano elettrodi e incollare questa mappa su una rete tridimensionale ad alta densità di memorie allo stato solido, la tecnologia nella quale Samsung è leader mondiale. Si tratta, in parole povere, di un approccio “copia e incolla” che prevede un chip di memoria che si avvicini ai tratti informatici unici del cervello – bassa potenza, facile apprendimento, adattamento all’ambiente e persino autonomia e cognizione – che sono oltre la portata della tecnologia attuale.
Sfruttando la sua esperienza nella produzione di chip, Samsung ha in programma di continuare la sua ricerca nell’ingegneria neuromorfica, al fine di consolidare la propria leadership nel campo dei semiconduttori AI di prossima generazione.
Da segnalare, infine, i numerosi annunci di microcontrollori basati sul nuovo core Arm Cortex M33.
Tra questi, i nuovi MCU entry-line RA6E1 di Renesas, con frequenza di funzionamento fino a 200 MHz e funzionalità a basso consumo. In precedenza Renesas aveva annunciato i microcontrollori RA4E1 con frequenza di lavoro di 100 MHz.
Sfruttano un core Arm Cortex-M33 anche i microcontrollori STM32U575 e STM32U585 di STMicroelectronics che combinano la sicurezza e il risparmio energetico garantiti da questo recente core. Con un massimo di 2 MB di memoria Flash su chip, le applicazioni tipiche includono prodotti di consumo intelligenti e connessi come tracker e orologi intelligenti, nonché apparecchiature per la casa intelligente, contatori, apparecchiature per il rilevamento e la segnalazione industriali, terminali di vendita (POS), pompe per insulina e glucometri.
Per quanto riguarda le ricerche di mercato, segnaliamo la pubblicazione di numerosi report riguardanti la tecnologia IoT wireless, ed in particolare quello relativo alle previsioni di crescita degli endpoint a livello globale che secondo lo studio di IoT Analytics raggiungeranno quest’anno i 12,3 miliardi di unità, con un incremento del 9% rispetto al 2020. Lo studio prevede che entro il 2025 si raggiungeranno i 27 miliardi di terminali IoT attivi.
Per quanto riguarda le diverse tecnologie, il report segnala come a crescere di più sia il mercato dell’LPWA licensed piuttosto che l’LPWA senza licenza. Nel primo semestre 2020, la quota di dispositivi IoT connessi che utilizzano LPWA senza licenza (LoRa, Sigfox, ecc.) ha raggiunto il 53% mentre alle applicazioni LPWA con licenza (NB-IoT, LTE-M, ecc.) è andato il 47% del mercato.
Quest’anno la quota dell’LPWA con licenza è cresciuta al 54% mentre quella dell’LPWA senza licenza è scesa al 46% grazie al boom delle applicazioni NB-IoT cresciute quest’anno del 75%.
Tra le singole tecnologie, l’NB-IoT domina ora il mercato delle connessioni LPWA con una quota del 44%, con LoRa scivolata al secondo posto con una quota del 37% del mercato globale connessioni.