venerdì, Novembre 22, 2024
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Un blackout elettrico nell’area di Dresda blocca gli impianti per la produzione di chip di Infineon e Bosch

Immagine: infineon Technologies.

Non sono ancora noti gli effetti dell’interruzione di elettricità sulla produzione di semiconduttori che ha parzialmente colpito anche lo stabilimento di GlobalFoundries e che minaccia di aggravare l’attuale carenza di chip.

La notizia, diffusa da Bloomberg e da altre agenzie di stampa, arriva a poche ore dall’inaugurazione del nuovo impianto produttivo di Infineon di Villach. Il timore riguarda la possibilità che il temporaneo fermo dei due impianti possa avere ulteriori effetti negativi sull’attuale carenza di semiconduttori che sta affliggendo numerosi comparti industriali, in particolare quello automobilistico.

E proprio l’industria automobilistica potrebbe essere la più colpita da questa interruzione dal momento che i due impianti producono prevalentemente semiconduttori per il settore automotive.

Il blackout si è verificato intorno alle 14:00 di lunedì ed è durata una ventina di minuti interrompendo le attività della fabbrica di Infineon fino a martedì sera; il nuovissimo impianto automatizzato di Bosch (inaugurato nel giugno di quest’anno) è invece riuscito a ripartire nella serata di lunedì. GlobalFoundries ha affermato che l’impatto nel suo stabilimento di Dresda è stato limitato essendo gli impianti dotati di potenti generatori di emergenza.

Nonostante i sistemi di sicurezza delle moderne apparecchiature, in caso di interruzione di energia elettrica lo spegnimento degli impianti e il ripristino degli stessi è un’operazione lunga e delicata, che comporta la perdita dei wafer in lavorazione e che in molti casi richiede una bonifica degli impianti.

Infineon era già stata colpita quest’anno da un blackout elettrico che aveva interessato l’impianto di Austin, in Texas.

Sia il portavoce di Infineon che quello di Bosch hanno dichiarato che i generatori di emergenza, entrati immediatamente in funzione, hanno consentito di mantenere attivi i sistemi critici per la sicurezza: pompe, illuminazione di emergenza e sistemi informatici hanno continuato a funzionare, ma gli impianti produttivi che richiedono maggiore energia per funzionare sono stati fermati.

La causa del blackout è decisamente insolita: secondo un portavoce della Polizia di Dresda l’interruzione sarebbe stata causata dal cortocircuito provocato da un piccolo pallone aerostatico caduto tra due conduttori di una sottostazione elettrica.

Lo stabilimento Infineon di Dresda, uno dei più importanti della società tedesca, produce più di 400 differenti circuiti integrati e semiconduttori, molti dei quali per impiego automobilistico.

Lo stabilimento di Bosch, grande come 14 campi di calcio, è uno dei più automatizzati al mondo e produce i semiconduttori necessari alla multinazionale tedesca per realizzare centraline e sistemi di sicurezza e controllo per impiego automobilistico.

Lo stabilimento di Dresda di GlobalFoundries, che impiega circa 3.200 persone, sembra essere quello che ha subito i danni minori in virtù della presenza di due sistemi di emergenza di elevata potenza.