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News semiconduttori e mercati dell’11 maggio 2021

AMERICA & GLOBAL

È proseguito anche martedì 11 maggio 2021 il momento difficile per la borsa americana con le vendite che questa volta hanno colpito il Dow Jones e hanno risparmiato (in parte) i tecnologici.

Dopo che venerdì scorso sia il Down Jones che l’S&P 500 avevano stabilito nuovi record, la seconda settimana di maggio è iniziata lunedì con il forte calo dei tecnologici, ed è proseguita ieri con l’arretramento dei titoli più tradizionali (bancari, energetici e trasporti).

Il timore è che gli aumenti dei prezzi all’ingrosso che durante la pandemia non sono stati “scaricati” sui prezzi finali per non peggiorare una situazione emergenziale, stiamo per arrivare tutti insieme in questi mesi di riaperture generalizzate, con gli americani pronti a spendere senza badare agli aumenti per festeggiare la riconquistata libertà dal virus. Il momento della verità sarà mercoledì 12 quando verranno diffusi i dati sull’inflazione di aprile e venerdì 14 quando si conosceranno i dati sulle vendite al dettaglio.

Nel frattempo il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito all’1,623%, dall’1,601% di lunedì, per il terzo giorno consecutivo.

Un incremento dell’inflazione costringerebbe le autorità monetarie ad aumentare i tassi di interesse penalizzando le aziende e i loro guadagni futuri: per questo motivo le azioni diventano meno appetibili e calano di prezzo. Un altro motive riguarda la concorrenza che un mercato obbligazionario più generoso potrebbe rappresentare nei confronti degli investimenti in azioni.

La giornata di borsa di ieri, dunque, si è conclusa con un calo per il Dow Jones dell’1,36% a quota 34.269 punti; l’S&P 500 ha perso lo 0,87% a quota 4.152 punti e il Nasdaq Composite ha perso lo 0,093% a quota 13.389 punti.

Contrastati i titoli tecnologici con le perdite più pesanti, che si sommano ai cali di ieri, per Tesla, che chiude con una perdita dell’1,88% a quota 617,20 dollari e per Alphabet che arretra dello 0,95%. Rimbalzano Amazon (+1,05%), Netflix (+1,72%), Twitter (+2,07%) e Facebook (+0,18%).

Leggermente negativi Microsoft (-0,38%) e Apple (-0,74%).

Recupero frazionale per l’indice dell’industria dei semiconduttori, il PHLX Semiconductor (SOX) che guadagna lo 0,30% a quota 2.976 punti.

Dopo le forti perdite di lunedì recuperano IPG Photonics (+1,73%), NXP Semiconductors (+1,86%), Brooks Automation (+2,83%) e II-VI Incorporated (+3,95%).

Tra i big del settore, Intel perde l’1,66%, NVIDIA guadagna lo 0,28%, Qualcomm perde lo 0,44%, Micron arretra dello 0,21% e TSMC avanza dello 0,48%.
 

ASIA

Sulla scia di Wall Street, e con la sola eccezione della Cina continentale, arretrano pesantemente le borse asiatiche, trascinate in basso dalle aziende tecnologiche e dei semiconduttori.

I due principali mercati cinesi, quello di Shanghai e quello di Shenzhen, guadagnano rispettivamente lo 0,40% e lo 0,36%, nonostante anche in Cina gli operatori siano preoccupati per un possibile aumento dell’inflazione.

Nel mese di aprile, infatti, l’indice dei prezzi alla produzione è aumentato su base annua del 6,8%, il più forte incremento dal 2017, mentre quello dei prezzi al consumo ha fatto segnare un incremento dello 0,9%, per il momento ancora sotto controllo. La domanda che si pongono gli osservatori è quando e in che misura l’incremento dei prezzi alla produzione si “scaricherà” sui prezzi dei prodotti destinati al consumatore finale.

Ad Hong Kong l’indice Hang Seng perde il 2,03% a quota 28.013 punti, trascinato dai tecnologici e dalle piattaforme digitali, da SMIC (-4,73%) a Tencent (-1,76%), da Alibaba (-3,53%) a Xiaomi (-2,38%) e Baidu (-3,50%).

In Corea l’indice KOSPI perde l’1,23% trascinato dalle perdite di Samsung (-2,40%) e SK Hynix (-5,38%)

Molto pesante il calo dell’indice Taiex della borsa di Taipei che lascia sul terreno il 3,79% affossato da MediaTek (-6,95%), UMC (-6,67%) e TSMC (-3,06%).

Giornata da dimenticare anche per l’indice Nikkei 225 di Tokyo che chiude con una perdita del 3,08% a quota 28.608 punti.

In profondo rosso i titoli dell’industria dei semiconduttori da Renesas (-5,48%) a Rohm (-3,87%), da Advantest (-5,49%) a Murata (-3,66%) e Tokyo Electron (-4,12%).

EUROPA  

Il lunedì nero dei tecnologici a Wall Street investe anche l’Europa con tutte le piazze negative e con l’indice STOXX Europe 600 che perde il 2,12%.

Arretra anche l’FTSE MIB di Milano (-1,64%) a quota 24.396 punti, con una perdita più contenuta rispetto alle altre borse europee.

Ancora in forte calo i titoli dell’industria dei semiconduttori con la sola eccezione di Infineon Technologies che riesce a contenere le perdite (-0,17%) a quota 31,50 euro per azione, mentre alla borsa di Milano la multinazionale italo-francese STMicroelectronics perde il 3,22% a 29,18 euro.

In calo anche ASML (-2,09%), NXP Semiconductors (-1,65%) e ams (-2,07%).

 

Per quanto riguarda i nuovi prodotti, OMRON Electronic Components Europe ha lanciato il nuovo fotomicrosensore riflettente (PMS, photomicrosensor) EE-SY1201 particolarmente compatto, caratterizzato da una distanza di rilevamento di 3÷4 mm.

 

Immagine: OMRON Electronic Components Europe

Il nuovo PMS colma una lacuna del mercato, offrendo un dispositivo SMD progettato per applicazioni quali stampanti 3D, mini-stampanti, serrature elettroniche e apparecchiature per l’automazione industriale.

Gabriele Fulco, Product Marketing Manager Sensori di OMRON, ha dichiarato: “Con la crescente attenzione alle dimensioni del sistema, si sta manifestando una chiara tendenza di mercato che alimenta il passaggio dai PMS dotati di terminali alle soluzioni SMD: a ciò si aggiunge una reale esigenza di dispositivi miniaturizzati con una distanza di rilevamento a medio raggio di 3÷4mm. Grazie alla lente incorporata, il nostro nuovo EE-SY1201 assicura una distanza di rilevamento relativamente elevata considerando le dimensioni compatte“.

Il nuovo PMS riflettente OMRON EE-SY1201 ha un ingombro di soli 3mm x 4mm x 2mm ma offre una distanza di rilevamento di 3 mm. Le applicazioni tipiche includono il rilevamento carta nelle mini-stampanti, la rotazione del perno o del cilindro nelle serrature elettroniche, il rilevamento del supporto nelle macchine da taglio e la rotazione del filamento nelle stampanti 3D. Altre destinazioni d’uso includono apparecchiature per l’automazione industriale.

Per le applicazioni che richiedono una distanza di rilevamento ridotta a soli 0,5mm, OMRON offre l’unità EE-SY1200.

 

Da parte sua, Melexis presenta il sensore magnetico a tre assi MLX90392 per applicazioni nel campo degli elettrodomestici, elettronica di consumo e misurazione intelligente, in grado di funzionare con una tensione di 1,8V, la stessa dei dispostivi logici utilizzati per l’elaborazione e il controllo.

Immagine: Melexis

Non richiedendo un regolatore di tensione dedicato, il sensore MLX90392 semplifica la progettazione, riduce i costi della distinta base e fa risparmiare spazio sul PCB. Il sensore utilizza un package UTDFN-8 ultrasottile a 8 pin di soli 2 x 2,5 x 0,4 mm che aiuta i progettisti ad affrontare le applicazioni con limiti di spazio; inoltre il consumo di 1,5 µA in modalità sleep aiuta a risparmiare energia e massimizzare l’autonomia nelle applicazioni alimentate a batteria.

Con un sensore termico integrato e con protocollo di comunicazione I2C con clock fino a 1 MHz, l’MLX90392 utilizza un convertitore a 16 bit sugli assi X, Y, Z. Sono disponibili due varianti con fondo scala da ± 50 mT e ± 5 mT, che sfruttano la tecnologia proprietaria  Triaxis Hall di Melexis per fornire bassa rumorosità e la migliore precisione della categoria.

La versione con fondo scala di ± 50 mT è indicata per la misurazione della posizione nelle applicazioni HMI, il rilevamento della chiusura della porta negli elettrodomestici e nei sistemi di controllo accessi, come anti-manomissione nei contatori intelligenti e, infine, nei joystick senza contatto per risparmiare la potenza dissipata dai potenziometri dei sistemi tradizionali. Per il rilevamento della posizione che richiede un intervallo magnetico ridotto e per la misurazione della posizione di precisione in cui il rumore è un parametro di progettazione critico, la variante ± 5 mT offre una sensibilità di 0,15 µT / LSB e un rumore RMS tipico fino a 0,3 µT.

Entrambi i dispositivi supportano le modalità di misurazione singola e continua, offrendo un’eccezionale flessibilità di progettazione, mentre lo stato dell’autotest, l’indicazione di data-ready e l’indicazione di overflow del sensore magnetico forniscono una diagnostica completa.