Un’altra settimana da incorniciare per il mercato dei semiconduttori con l’indice del settore che segna nuovi record.
Ieri sera l’indice dei semiconduttori – il PHLX Philadelphia SOX – ha guadagnato l’1,99% chiudendo a quota 4.567,30 punti, nuovo record storico. In settimana il guadagno è stato del 4,50%, uno dei più alti di sempre.
A dare nuovo impulso al settore ha contribuito la trimestrale di ARM e le previsioni dell’azienda sui prossimi mesi con un incremento settimanale del titolo del 60,01% a quota 115,21 dollari per azione per una valutazione dell’azienda di ben 118,12 miliardi di dollari. Sono passati pochi mesi dall’IPO di ARM per vedere raddoppiare il valore dell’azienda.
Un contributo determinate all’impennata dell’indice è arrivato anche da NVIDIA che ieri sera a Wall Street ha guadagnato il 3,58% portando l’incremento settimanale al 5,70% e quello da inizio anno al 49,75%. Un record dopo l’altro.
Nel paniere PHLX Philadelphia si sono messi in luce tutti i produttori di impianti per la costruzione di chip dopo l’annuncio della Casa Bianca di un ulteriore investimento di 5 miliardi di dollari per finanziare un consorzio pubblico-privato di ricerca e sviluppo per i produttori di chip. Scopo del consorzio è quello di accelerare l’innovazione e lo sviluppo della forza lavoro statunitense nella produzione di chip, con un focus particolare sui chip AI.
L’impennata dei produttori di impianti e materiali
Venerdì alla chiusura delle contrattazioni, Applied Materials ha guadagnato il 6,87%, Lam Research il 5,46%, KLA il 5,06% e Teradyne il 3,90%. In Europa, ASML ha guadagnato venerdì il 2,45% portando il guadagno settimanale al 5,79%; ASM International ha chiuso la giornata con un incremento del 4,20% portando il guadagno settimanale all’11,26%.
Alla borsa valori di Milano, STMicroelectronics ha guadagnato venerdì il 2,02% portando al 6,15% l’incremento settimanale; Technoprobe ha guadagnato in un giorno il 2,65%, a quota 9,70 euro per azione, per un valore aziendale di 5,83 miliardi.
Una forte spinta al mercato è arrivata anche dalle trimestrali dei big della tecnologia, con vendite e utili in forte crescita.
A questo punto non resta che aspettare la trimestrale e l’outlook di NVIDIA prevista per mercoledì 21 febbraio dopo la chiusura della borsa. Chissà se, come prevedono in molti, l’azienda supererà in un sol balzo la quota di 800 dollari per azione che è il nuovo prezzo obiettivo di Goldman Sachs.