Il sensore è stato creato appositamente per Big Sky, il sistema di telecamere più avanzato al mondo, ed è utilizzato per acquisire contenuti ad altissima risoluzione per Sphere, la struttura di intrattenimento di nuova generazione di Las Vegas.
Sphere Entertainment ha oggi rivelato nuovi dettagli sul lavoro svolto con STMicroelectronics per creare il sensore di immagini più grande al mondo (ben 316 megapixel) per il sistema di telecamere Big Sky di Sphere. Big Sky è il rivoluzionario sistema di telecamere ad altissima risoluzione utilizzato per acquisire contenuti per Sphere, la struttura di intrattenimento di nuova generazione di Las Vegas.
Al suo interno, Sphere presenta lo schermo LED ad alta risoluzione più grande del mondo, che avvolge e circonda completamente il pubblico per creare un’esperienza di visione pienamente immersiva. L’acquisizione dei contenuti per questo display (16K x 16K da 15000 mq circa) è affidata al sistema di telecamere Big Sky progettato dal team di Sphere Studios, la divisione interna dedicata ai contenuti che sviluppa originali esperienze di intrattenimento dal vivo per Sphere.
La collaborazione tra Sphere Studios e STMicroelectronics
In collaborazione con Sphere Studios, ST ha prodotto un sensore 18K, il primo del genere, in grado di acquisire immagini con le dimensioni e la fedeltà necessarie per il display di Sphere. Il sensore di Big Sky, attualmente il più grande sensore al mondo per telecamere cinematografiche ad uso commerciale, lavora con gli obiettivi cinematografici con la più alta risoluzione oggi esistenti per acquisire immagini dettagliate e di grande formato in modalità finora non possibili.
Le dichiarazioni
“Big Sky segna un progresso significativo nella tecnologia delle telecamere cinematografiche e ogni suo elemento rappresenta un salto in avanti nell’innovazione di progettazione e produzione”, ha dichiarato Deanan DaSilva, capo architetto di Big Sky in Sphere Studios. “Il sensore è un elemento cruciale per la qualità delle immagini in qualsiasi telecamera, ma considerando le dimensioni e la risoluzione dello schermo dello Sphere, il sensore di Big Sky doveva andare oltre le capacità esistenti. ST, lavorando in stretta collaborazione con Sphere Studios, ha fatto leva sulle sue ampie competenze per produrre un sensore rivoluzionario, che espande le possibilità di contenuti immersivi non solo per Sphere, ma anche per l’intera industria dell’intrattenimento.”
“Da quasi 25 anni ST è all’avanguardia nelle tecnologie, nella proprietà intellettuale e negli strumenti di imaging usati per creare soluzioni esclusive con funzionalità e prestazioni avanzate”, ha detto Alexandre Balmefrezol, Executive Vice President e Direttore generale del sottogruppo Imaging di STMicroelectronics. “La realizzazione di un sensore customizzato di queste dimensioni, risoluzione e velocità, caratterizzato da un basso rumore, un’elevata gamma dinamica e requisiti di resa apparentemente impossibili, ha rappresentato una sfida completamente nuova per ST, che abbiamo affrontato con successo già con il primo wafer uscito dal nostro stabilimento da 300 mm di Crolles, in Francia.”
Le caratteristiche tecniche del nuovo sensore da 316 megapixel
Come leader nello sviluppo e nella produzione di sensori di immagine, ST porta tecnologie di imaging e servizi di fonderia ad un’ampia gamma di mercati, tra cui la fotografia e la cinematografia professionali. Il sensore da 316 megapixel di Big Sky è quasi 7 volte più grande e offre una risoluzione 40 volte superiore rispetto ai sensori full-frame presenti nelle fotocamere commerciali di fascia alta. Il die, che misura 9,92 cm x 8,31 cm (82,4 cmq), è due volte più grande di una fototessera, quindi una fetta di silicio da 300 mm può ospitarne solo quattro. Il sistema è inoltre in grado di acquisire immagini alla frequenza di 120 immagini per secondo e di trasferire i dati a 60 gigabyte al secondo.
Allo stesso tempo, Big Sky consente ai videomaker di acquisire immagini di grande formato da una singola telecamera senza bisogno di unire i contenuti ripresi da più unità, eliminando alcuni problemi tipici di questa unione come le limitazioni associate alle distanze ravvicinate e le giunzioni tra le immagini. Sphere Studios ha depositato finora più di una decina di brevetti relativi alla tecnologia di Big Sky.
Il primo film realizzato con il nuovo sensore
Il film di Darren Aronofsky Postcard from Earth, attualmente in programma a Sphere nell’ambito di The Sphere Experience, è la prima produzione cinematografica a utilizzare Big Sky. Dal suo debutto, Postcard from Earth trasporta il pubblico in un viaggio che attraversa tutti i sette i continenti, presentando immagini straordinarie acquisite con Big Sky che consentono agli spettatori di immergersi in mondi lontani comodamente seduti sulle poltrone della sala di Las Vegas. Maggiori informazioni su The Sphere Experience sono disponibili su thesphere.com.