La cessione dovrebbe rappresentare l’ultimo atto della vicenda legata alla vendita del più importante sito produttivo di semiconduttori del Regno Unito, dopo che le autorità di quel paese avevano annullato la vendita a Nexperia, società a controllo cinese, adducendo motivi di sicurezza nazionale.
Ne dà notizia in un comunicato Nexperia che annuncia di aver stipulato un accordo con Vishay Intertechnology che acquisirà l’impianto di fabbricazione di wafer e le operazioni di Nexperia situati a Newport, nel Galles del Sud, per 177 milioni di dollari in contanti.
La fabbrica di Newport, situata su un’area di 28 acri, è una fabbrica di wafer da 200 mm certificata e operante principalmente nel settore automobilistico.
La dichiarazione di Nexperia
Toni Versluijs, Country Manager di Nexperia UK, ha dichiarato: “Nexperia avrebbe preferito continuare la strategia a lungo termine implementata quando ha acquisito la fabbrica bisognosa di investimenti nel 2021 e quando ha programmato massicci interventi in attrezzature e personale. Tuttavia, questi piani di investimento sono stati interrotti dall’inaspettato ordine di vendita emesso dal governo britannico nel novembre del 2022, ordine che noi riteniamo illegittimo. Il sito ha bisogno di chiarezza sul suo futuro per evitare ulteriori perdite, e l’annuncio di oggi va in questa direzione. Di tutte le opzioni, questo accordo con Vishay è il più adatto a garantire il futuro del sito. L’impegno di Vishay volto a rendere la fabbrica di wafer di Newport una storia di successo è incoraggiante. In ogni caso, la posizione di Nexperia riguardo all’ordinanza del governo britannico rimane invariata.”
La conclusione della transazione è soggetta alla revisione del governo del Regno Unito, ai diritti di acquisto di terzi e alle consuete condizioni di chiusura, e dovrebbe avvenire nel primo trimestre del 2024.
Nel frattempo, Nexperia ha dichiarato di voler garantire il funzionamento dell’impianto a tutela di lavoratori e clienti.
ATREG, Inc., con sede a Seattle, ha svolto il ruolo di consulente per per Nexperia.
La vicenda di Newport Wafer Fab
Il sito di Newport Wafer Fab era stato acquistato da Nexperia nel luglio 2021, con un’operazione da 63 milioni di sterline.
Nexperia è una società olandese controllata dal produttore cinese di apparecchiature per telecomunicazioni Wingtech Technology – quotata alla borsa di Shanghai – che l’ha acquisita nel 2019.
Nexperia dispone di un’altra fabbrica di front-end nel Regno Unito, nelle vicinanze di Manchester, dove vengono prodotti MOSFET di potenza con wafer da 6 e 8 pollici. Un’altra fabbrica per la fabbricazione di MOSFET di potenza è situata a Laguna, nelle Filippine. La società gestisce anche due siti produttivi di back-end nel Guangdong, in Cina, e a Seremban, in Malesia.
La revisione dell’acquisizione di Newport Wafer Fab è stata avviata a maggio del 2022 dopo che alcuni ministri inglesi si erano detti preoccupati per la sicurezza nazionale a causa dei legami di Wingtech con lo stato cinese.
Nexperia ha sempre negato di essere controllata dalle autorità di Pechino. Due dei 13 membri del suo team di gestione esecutiva, compreso il suo amministratore delegato, sono cinesi, ma tutti gli altri sono cittadini europei o americani.
L’intervento delle autorità britanniche
Nel novembre dello scorso anno le autorità governative del Regno Unito hanno ordinato a Nexperia di vendere almeno l’86% della fabbrica, adducendo motivi di sicurezza nazionale.
Il BEIS britannico (Secretary of State for Business, Energy and Industrial Strategy) ha motivato la decisione col fatto che il controllo dell’impianto da parte di Nexperia potrebbe comportare il trasferimento di know-how e di capacità tecnologiche dell’azienda verso la Cina, con implicazioni legate alla sicurezza nazionale della Gran Bretagna, ai sensi del National Security and Investment Act 2021.
La maggior parte dei politici britannici aveva accolto con favore la decisione del BEIS. Alicia Kearns, presidente della commissione per gli affari esteri della Camera dei Comuni, ha dichiarato: “Sono sicura che molti saranno sollevati dal fatto che non stiamo consegnando infrastrutture di sicurezza critiche a un’azienda con legami ben documentati con lo stato cinese. Questa decisione dovrebbe segnare l’inizio della realizzazione di politiche in grado di rafforzare la sicurezza nazionale britannica e proteggono le nostre principali società tecnologiche e la ricerca dal cadere nelle mani dei nostri concorrenti”.