AMERICA & GLOBAL
Dopo le pesanti perdite di lunedì, che hanno riguardato soprattutto le azioni del comparto tecnologico, martedì 9 marzo 2021 rimbalzano gli indici del Nasdaq Composite mentre continuano ad essere leggermente positivi sia il Dow Jones che l’S&P 500.
Quello tecnologico, compreso il mercato dei semiconduttori, sta diventando un mercato schizofrenico. Dato per scontato che, in considerazione di alcuni fattori macroeconomici (aumento del rendimento dei titoli di Stato, ripresa dell’economia, riapertura di ristoranti e attività del tempo libero, ecc.) questo settore sia in leggero calo, non si spiega come sia possibile che l’indice SOX dei semiconduttori perda un giorno il 5% e il giorno dopo guadagni oltre il 6%, come è successo all’inizio di questa settimana. Sembra quasi che dietro questo andamento ci sia una manina che orchestra il tutto.
Tanto per fare un esempio con un titolo che abbiamo citato ieri, se qualcuno avesse comprato lunedì in chiusura azioni NVIDIA e le avesse rivendute oggi, avrebbe guadagnato in un giorno l’8,04%. Per non parlare di Tesla.
In ogni caso una manna per i day trader che sono entrati (buy the dip) e usciti al momento giusto.
Per quanto riguarda le emissioni pubbliche, ieri, dopo 5 sedute al rialzo, il rendimento dei Treasury a 10 anni è sceso all’1,545% dall’1,594% di lunedì.
In chiusura di giornata il Nasdaq Composite ha guadagnato il 3,69% a quota 13.073 punti, mettendo a segno la migliore performance degli ultimi 4 mesi.
Buono anche l’andamento dell’S&P 500 che è salito dell’1,42% a quota 3.875 punti mentre il Dow Jones ha guadagnato un modesto 0,095% a quota 31.832 punti.
Protagonista indiscusso di giornata il titolo Tesla che ha guadagnato il 19,64% a quota 673,58 dollari, il più grande incremento giornaliero di sempre per l’azienda di Elon Musk dopo i forti cali dei giorni scorsi. Da segnalare anche il +11,50% di Square.
Hanno guadagnato molto anche Apple (+4,06%), Facebook (+4,09%), Amazon (+3,76%) e Twitter (+6,36%); più contenuto è stato il guadagno di Alphabet (+1,64%), Microsoft (+2,81%) e Netflix (+2,66%).
Sulle montagne russe l’indice di riferimento dell’industria dei semiconduttori, il PHLX Semiconductor (SOX) che, dopo aver perso lunedì il 5,41%, ha guadagnato ieri il 6,13% a quota 2.932 punti, una variazione che non trova alcuna giustificazione con i dati relativi a questo settore o con altre ragioni macroeconomiche.
I titoli che lunedì avevano perso di più, ieri hanno guadagnato più degli altri; quelli che avevano guadagnato di meno, ieri hanno messo a segno performance più modeste.
NVIDIA che lunedì aveva perso il 6.97%, ieri ha guadagnato l’8,04%, Intel che lunedì era arretrata dell’1,47% ieri ha guadagnato il 4,71% e così via.
Tra i titoli con le migliori performance, da segnalare Marvell Technology (+9,40%), NXP Semiconductors (+7,50%), ASML (+7,43%) e Microchip Technology (+6,37%).
ASIA
Dopo le perdite di lunedì, rimbalzano le borse asiatiche con l’eccezione di quelle cinesi che continuano a perdere pesantemente, specie quelle del settore tecnologico.
Se infatti lo Shanghai Composite perde appena (si fa per dire) l’1,82%, il più tecnologico Shenzen Composite arretra del 2,84%.
E se ad Hong Kong l’Hang Seng fa segnare un guadagno dello 0,81% trascinato da bancari ed energetici, continuano ad arretrare i titoli tecnologici di questo listino; in particolare, Xiaomi perde l’1,79% e SMIC arretra del 4,13%.
L’Hang Seng Tech Index, un indice che comprende 30 società hi-tech tra cui Alibaba, Xiaomi e Tencent ha perso circa il 20% rispetto ai massimi di febbraio, un calo doppio rispetto al Nasdaq Composite americano.
Anche in questo caso è stato un rapido aumento dei rendimenti delle emissioni pubbliche ad innescare una inversione di rotta che ha spostato l’interesse degli investitori dai titoli tecnologici a quelli bancari ed energetici.
In leggero calo l’indice KOSPI coreano che perde lo 0,67% mentre a Taiwan l’indice Taiex guadagna lo 0,21%. Le azioni tecnologiche di entrambi i listini presentano variazioni minime.
Dopo tre sedute negative, chiude in positivo anche il Nikkei 225 giapponese che guadagna lo 0,99% a quota 29.027,94 punti. Generalmente negativi, anche se di poco, gli indici tecnologici del paniere, con Rohm che perde l’1,07%.
EUROPA
Dopo l’euforica giornata di ieri con un discreto recupero da parte dei tecnologici, chiudono generalmente positive tutte le borse europee con Milano che guadagna lo 0,57%.
Anche oggi, sulla scorta dei futures sul Nasdaq, rimbalzano i titoli dell’industria europea dei semiconduttori, guadagno che si rafforza in giornata dopo l’apertura di Wall Street.
STMicroelectronics avanza del 2,93% a quota 29,89 euro mentre Infineon Technologies sale del 3,95% a quota 34,10 euro.
Consistenti i guadagni anche per l’olandese ASML (+2,46%) e per l’austriaca ams (+2,75%).
Per quanto riguarda i prodotti, Infineon Technologies ha lanciato le nuove famiglie di MOSFET StrongIRFET 2 da 80V e 100V, la nuova generazione di tecnologia MOSFET di potenza. Con un’ampia disponibilità presso i partner di distribuzione e un ottimo rapporto qualità/prezzo, questi dispositivi rappresentano una scelta facile e conveniente per i progettisti di sistemi di potenza.
Ottimizzata per un’ampia gamma di frequenze di commutazione, la famiglia supporta applicazioni avanzate in moltissimi settori, garantendo un’elevata flessibilità di progettazione. Tra le applicazioni che traggono vantaggio dalla famiglia StrongIRFET ci sono SMPS, azionamenti motore, utensili a batteria, sistemi di gestione della batteria, UPS e veicoli elettrici leggeri.
Le nuove offerte tecnologiche StrongIRFET garantiscono un miglioramento del 40% dell’Rds(ON) e di oltre il 50 per cento del valore Qg rispetto alla precedente generazione; tutto ciò si traduce in una maggiore efficienza energetica e in migliori prestazioni complessive di sistema. L’aumento della corrente nominale dei dispositivi consente una maggiore capacità di trasporto di corrente, eliminando la necessità di collegare in parallelo più dispositivi, il che riduce il BOM e il costo complessivo.
I nuovi StrongIRFET 2 sono attualmente disponibili in package TO-220. La famiglia comprende un’ampia gamma di classi di Rds(ON) da 80 V e 100 V. Il nuovo portafoglio sarà disponibile in futuro in package TO-220 FullPAK, D2PAK, D2PAK 7-pin e DPAK.
Sul fronte dei componenti passivi, OMRON Electronic Components Europe ha lanciato una nuova gamma di connettori per PCB per morsettiera push-in che permette di migliorare significativamente l’efficienza di inserimento e rimozione e il cablaggio dei cavi durante l’assemblaggio. Questi prodotti sono ideali per le applicazioni di automazione di fabbrica, come controller per robot, servoazionamenti AC e macchine CNC.
I nuovi connettori OMRON XW4M e XW4N presentano un profilo su scheda molto ribassato, riducendo lo spazio occupato dai componenti. I connettori, disponibili sotto forma presa o spina a doppia o singola fila, offrono una forza di inserimento ed estrazione molto bassa, pur mantenendo un’affidabilità del contatto di alta qualità.
I connettori XW4M e XW4N sono stati progettati all’insegna della semplicità di assemblaggio per eliminare l’errore umano. L’efficienza di cablaggio dei prodotti è stata migliorata grazie un meccanismo “a mani libere” che mantiene inserito il cacciavite, risparmiando tempo e riducendo il rischio di errori. A questo si affianca la chiara numerazione dei pin, in rilievo sul packaging. Un meccanismo di bloccaggio ad alta sicurezza riduce la possibilità di rilascio accidentale dei cavi.