La partnership mira a creare una struttura dedicata alla produzione di chip a 40 nanometri, una tecnologia matura utilizzata in un’ampia gamma di applicazioni, tra cui automobili, fotocamere, stampanti e vari altri dispositivi.
Secondo informazioni raccolte da Bloomberg News, le due società starebbero cercando il supporto finanziario del governo di Nuova Delhi per realizzare un impianto di chip all’avanguardia.
La collaborazione arriva sulla scia della decisione di Foxconn di ritirarsi dalla joint venture con Vedanta del miliardario Agarwal, che doveva creare il primo impianto produttivo indiano di semiconduttori con un investimento di circa 19,5 miliardi di dollari nello stato del Gujarat.
Ora, Foxconn starebbe collaborando con STMicroelectronics per presentare un’offerta congiunta per la costruzione di un nuovo impianto di front-end, con l’obiettivo di ottenere il sostegno statale per questo nuovo progetto.
La partnership mira a rafforzare la posizione dell’India nel mercato globale dei semiconduttori e creare opportunità per il progresso tecnologico e la crescita economica nel paese.
Foxconn continua a credere nelle potenzialità dell’India nel settore dei semiconduttori e dopo la fine della joint venture con Vedanta sta ora riallacciando i rapporti con STMicroelectronics che doveva in ogni caso fornire supporto tecnologico alla precedente alleanza.
La nuova fabbrica di semiconduttori sarà specializzata nella produzione di chip a 40 nanometri, una tecnologia matura utilizzata per produrre chip che trovano impiego in vari dispositivi elettronici come automobili, fotocamere, stampanti e impianti industriali. La domanda di questi chip è in costante aumento, spinta dai progressi tecnologici e dalla proliferazione di dispositivi elettronici nella nostra vita quotidiana.
Con questa nuova partnership, Foxconn conferma la sua ambizione ad espandere la propria presenza anche nella produzione di semiconduttori, dopo aver raggiunto la leadership mondiale nell’assemblaggio di apparecchiature elettroniche avanzate. Foxconn è l’azienda che assembla gli iPhone, oltre a numerosi altri prodotti per Apple e per altri player globali, ed è presente in India con un impianto di assemblaggio nel Tamil Nadu che dà lavoro a circa 40.000 persone.
Secondo Bloomberg News, il governo indiano ha mostrato interesse per la partnership Foxconn-STMicroelectronics e ha richiesto ulteriori dettagli sul progetto, a testimonianza della forte volontà di Nuova Delhi di dare vita ad un’industria nazionale dei semiconduttori, prodotti sempre più importanti per un paese come l’India dove è in atto un rapido processo di industrializzazione.
Attualmente l’India non ha impianti per la produzione di semiconduttori ma riveste un ruolo importante nella progettazione, con numerosi centri di ricerca e sviluppo delle principali aziende del settore, tra cui Intel, MediaTek, TSMC, Texas Instruments, AMD, Micron e NXP Semiconductors; quest’ultima ha ben quattro sedi in India (Noida, Pune, Bangalore e Hyderabad) dove lavorano circa 3.500 ingegneri impegnati nella progettazione di chip.
Anche STMicroelectronics è presente in India con uffici a Pune, Greater Noida, Mumbai e Bangalore. Il Design Center di Greater Noida è il più importante centro R&D al di fuori dell’Europa con circa 2.000 dipendenti.
Questi investimenti riflettono la crescente importanza dell’India come destinazione per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di semiconduttori.
Il presidente Young Liu di Hon Hai Technologies, la società madre di Foxconn, si è augurato che l’India diventi un nuovo centro di produzione globale, con Foxconn che mira a svolgere un ruolo fondamentale in questa trasformazione.
Con il sostegno del governo indiano e il crescente interesse da parte di altri importanti produttori di semiconduttori, l’industria indiana dei chip è pronta per una crescita significativa. Da parte loro, sia Foxconn che STMicroelectronics vogliono essere tra i primi a raccogliere tutte le opportunità che questo immenso paese è in grado di offrire.