Con la sua produzione automobilistica, tra le prime al mondo, la Corea del Sud è uno dei mercati finali più importanti per i dispositivi in carburo di silicio. All’avanguardia nella produzione di memorie, il paese non dispone di una industria locale per la produzione di SiC ed è un luogo ideale per fab di questo tipo.
Durante una conferenza con gli analisti, i dirigenti di onsemi hanno dichiarato che la società sta valutando l’espansione delle proprie attività negli Stati Uniti, nella Repubblica Ceca o nella Corea del Sud, regioni dove la società è già presente con alcuni impianti. Lo riferisce la Reuters in un suo recente reportage.
L’industria automobilistica è il mercato principale per onsemi che ha una produzione storica di sensori video sempre più utilizzati nei sistemi di assistenza alla guida ma che negli ultimi anni ha indirizzato i propri sforzi verso la produzione di dispositivi di potenza per inverter e convertitori, puntando in particolare sulla tecnologia del carburo di silicio con una filiera completa, dal substrato al chip finale.
Hassane El-Khoury, CEO di onsemi, ha dichiarato in un’intervista che uno degli stabilimenti dell’azienda a Bucheon, in Corea del Sud, è ora il luogo principale per la fabbricazione di chip in carburo di silicio.
Essere in grado di replicare l’intero processo produttivo in più di un luogo è diventato, secondo il CEO, un importante punto di forza delle aziende di semiconduttori nei confronti delle case automobilistiche, ancora segnate dalle conseguenze delle interruzioni della catena di fornitura del 2021.
Durante l’incontro, i dirigenti della società hanno dichiarato di voler conquistare il 40% del mercato dei chip automobilistici in carburo di silicio entro il 2027.
La società prevede che la crescita in quell’area la aiuterà a far aumentare i ricavi a un tasso annuo composto dal 10% al 12%, espandendo le vendite da 8,3 miliardi di dollari nel 2022 a 13,9 miliardi entro il 2027.
Nello stesso periodo, onsemi prevede di espandere il free cash flow da 1,5 miliardi di dollari del 2022 a 3,5÷4 miliardi nel 2027.
