Il rallentamento del mercato globale dei semiconduttori colpisce anche le aziende che forniscono soluzioni di test per IC come l’italiana Technoprobe che registra un calo del fatturato del 25% anno su anno e dell’Ebitda del 47%.
Il Consiglio di Amministrazione di Technoprobe S.p.A., società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di Probe Card per il test di semiconduttori, ha approvato oggi i conti preliminare del primo trimestre 2023 che evidenziano un consistente calo del fatturato e dell’Ebtida.
I ricavi consolidati al 31 marzo 2023 si attestano a 91 milioni di euro, in calo del 25% rispetto allo stesso periodo del 2022 principalmente a causa della generale contrazione del mercato di riferimento ed in particolare della domanda dei consumatori di dispositivi quali smartphone e computer. I volumi risultano ulteriormente depressi dall’elevato livello delle scorte di magazzino. L’Ebitda – che presenta un margine del 30% – è risultato di 27 milioni di euro, in calo del 47% rispetto allo stesso periodo del 2022. La riduzione della marginalità rispetto all’anno precedente riflette altresì la scelta strategica della società di mantenere l’attuale struttura produttiva e le risorse impiegate al fine di garantire una risposta adeguata all’attesa ripresa dei volumi.
Al 31 marzo 2023, la posizione finanziaria netta consolidata presenta un valore positivo pari a 404 milioni di euro, pressoché in linea con il dato al 31 dicembre 2022. La liquidità generata dalle attività operative, pari a 18 milioni di euro è stata in parte compensata dall’adeguamento cambi di fine periodo che ha generato un effetto pari a 4 milioni di euro ed in parte dagli investimenti sostenuti nel periodo pari ad 13 milioni riguardanti principalmente interventi di potenziamento delle linee produttive.
Stefano Felici, Amministratore Delegato di Technoprobe, ha dichiarato: “Il primo trimestre del 2023 è stato particolarmente sfidante per Technoprobe e sono soddisfatto di averlo chiuso in linea con le nostre aspettative. Siamo consapevoli delle complessità che ci attendono nei prossimi mesi, ma in linea con il nostro piano strategico, continuiamo ad investire nello sviluppo dei nostri prodotti e nella relazione con i nostri clienti con l’obiettivo di essere pronti a soddisfare le necessità generate dalla crescente evoluzione tecnologica.”
Secondo la società, le attuali previsioni relative al contesto macroeconomico, ancora significativamente influenzato dalle conseguenze delle tensioni geopolitiche internazionali, mantengono elevati alcuni fattori di incertezza e criticità. Nel corso dell’anno continueranno a pesare le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina relative ai limiti imposti alle esportazioni tecnologiche in Asia, la generale contrazione della domanda dei consumatori di dispositivi consumer e gli elevati livelli di scorte presso i principali attori del settore. Si confermano invece in crescita i segmenti automotive, delle applicazioni industriali e dell’intelligenza artificiale. La ripresa dell’intera filiera dei semiconduttori è attesa nella seconda parte del 2023, trainata da una generale ripresa dei consumi e dalla conclusione dei citati processi di de-stocking attualmente in corso.
Anche gli altri competitor di Technoprobe hanno evidenziato nel periodo risultati negativi; ad esempio, FormFactor la n. 1 al mondo nel settore delle Probe Card, ha registrato nel primo trimestre 2023 vendite per 167,4 milioni di dollari (- 15,1% anno su anno) e visto l’utile netto scendere a 1,3 milioni di dollari contro i 29,8 milioni di un anno fa.
Guidance Q2 2023
La Società prevede nel secondo trimestre del 2023 ricavi consolidati per 98 milioni di euro (± 3%), margine lordo: 53% (± 2%) margine Ebitda: 34% (± 2%).
Nella giornata di borsa, il titolo Technoprobe è risultato poco mosso chiudendo a 6,36 euro (-0,16%).
Dall’inizio dell’anno, il titolo ha perso circa l’8%.