venerdì, Novembre 22, 2024
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SMIC, la principale foundry cinese, chiude il primo trimestre 2023 con vendite in calo del 20,6% e con profitti più che dimezzati

Il calo della domanda di semiconduttori non risparmia neppure SMIC che nel primo trimestre del 2023 vede il tasso di utilizzo degli impianti scendere al 68%.

I conti del primo trimestre 2023 di SMIC, diffusi oggi, sembrano la fotocopia di quelli della taiwanese UMC rilasciati qualche settimana fa. D’altra parte, le due società sono molto simili, sia per dimensioni (entrate per 1,5÷2 miliardi di dollari al trimestre) che, soprattutto, per clienti finali: fabless e IDM globali (cinesi, europei, americani e asiatici) che utilizzano tecnologie mature, con nodi di processo dai 16 nm in su. Un andamento che dimostra quanto sia globalizzato il mercato dei semiconduttori.

L’analogia più significativa tra le due società riguarda il tasso di utilizzo degli impianti, che è passato dal 100% nel primo trimestre 2022 a meno del 70% nel primo trimestre 2023, principalmente a causa del forte calo degli ordine e, in misura minore, all’incremento della capacità produttiva.

Nel caso di SMIC, nel primo trimestre del 2022 l’azienda ha prodotto 1,840 milioni di wafer equivalenti 8” con un tasso di utilizzo degli impianti del 100,4% mentre nel primo trimestre di quest’anno i wafer prodotti sono stati 1,252 milioni con un tasso di utilizzo degli impianti del 68,1%.

UMC ne ha spediti 1,826 milioni nel 1Q23 (tasso di utilizzo del 70%) contri i 2,513 milioni (tasso di utilizzo del 100%) nel 1Q22.

È evidente che con un simile livello di utilizzo degli impianti il margine lordo subisce un calo consistente: nel caso di SMIC, il margine lordo è stato del 20,8% nel primo trimestre 2023 contro il 32,0% del 4Q22 e il 40,7% del 1Q22.

Anche l’utile netto del periodo è diminuito in maniera più consistente di quanto sia sceso il fatturato, passando dai 569 milioni di dollari nel 1Q22 ai 267 milioni nel primo trimestre 2023, con un calo del 53,1%.

Per SMIC, i dati delle entrate nel primo trimestre segnalano un calo del 20,6% YoY, da 1,842 miliardi di dollari del 1Q22 a 1,462 miliardi del 1Q23.

Questi i dati più significativi del primo trimestre 2023:

I risultati del trimestre sono stati leggermente superiori alle previsioni della società: SMIC aveva previsto un calo delle entrate QoQ compreso tra il 10 e il 12% con un margine lordo tra il 19 e il 21%. Nella realtà il calo del fatturato è stato del 9,8% mentre il margine lordo ha raggiunto il 20,8%.

Per le società che producono semiconduttori è relativamente semplice azzeccare le previsioni trimestrali dal momento che il ciclo  produttivo dei semiconduttori dura più di tre mesi e al momento di stilare la guidance l’azienda sa già quanti wafer sono stati messi in produzione.

Per quanto riguarda il prossimo trimestre, SMIC prevede un incremento dei ricavi sequenziale compreso tra il 5 e il 7%, con un calo dell’ASP a causa del cambiamento del mix di prodotti; il margine lordo dovrebbe essere compreso tra il 19 e il 21%.

Nel trimestre la società ha generato un flusso di cassa operativo di 801 milioni di dollari mentre il flusso di cassa da attività finanziare è stato di ben 921 milioni di dollari; nel trimestre le spese in conto capitale sono state irrisorie, circa 22 milioni di dollari.

Per quanto riguarda i programmi di investimento a lungo termine, il sito produttivo SMIC Shenzhen è da poco diventato completamente operativo; SMIC Jingcheng dovrebbe iniziare la produzione in volumi nella seconda metà dell’anno; SMIC Oriental dovrebbe avviare una mini linea produttiva entro la fine di quest’anno; SMIC Xiqing è ancora in costruzione.

Per l’intero 2023, la visibilità dell’entità della ripresa per la seconda metà dell’anno non è ancora chiara e nel complesso, non ci sono ancora segni di una piena ripresa del mercato nel corso del 2023.

SMIC conferma pertanto le previsioni precedenti con un calo delle entrate anno su anno di circa il 15% e con un margine operativo lordo al 20%.

Nel primo trimestre 2023 la percentuale delle vendite ai clienti cinesi è salita al 75,5%; al secondo posto gli Stati Uniti col 19,6% e infine l’Eurasia col 4,9%.

In valore, il 71,9% delle entrate è stato generato dalla produzione con wafer da 12 pollici, il 28,1% con wafer da 8”.