Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, crescono del 90% le vendite e del 181% l’utile netto. La società prevede per l’anno in corso un incremento delle vendite del 25%.
Ancora una trimestrale in forte crescita per ASML nonostante il rallentamento del mercato dei chip di memoria che ha portato importanti clienti a tagliare la produzione e posticipare alcuni investimenti. Tutto ciò ha provocato un forte calo degli ordini nel trimestre (scesi a 3,8 miliardi di euro di cui 1,6 miliardi di sistemi EUV) senza tuttavia effetti significativi sul portafoglio ordini che a fine periodo ammontava a quasi 39 miliardi di euro.
“La domanda complessiva supera ancora la nostra capacità per quest’anno e attualmente abbiamo un portafoglio ordini di oltre 38,9 miliardi di euro“, ha dichiarato il CEO Peter Wennink in una nota.
Peter Wennink aveva più volte manifestato una forte ritrosia ad allinearsi alle restrizioni americane nei confronti della Cina, paventando possibili ripercussioni sui conti di ASML.
In realtà, più che dalle restrizioni alla Cina, i dati della trimestrale dimostrano che se qualche problema può arrivare al business di ASML questo deriva da quelle aziende (Micron, Intel, SK Hynix e Samsung) che non sono state in grado di interpretare l’andamento del mercato consumer (essenzialmente smartphone e PC) prima, durante e dopo la pandemia.
Per quanto riguarda la Cina, ASML fa ora sapere che le prospettive per il 2023 rimangono solide, nonostante il calo del primo trimestre e le restrizioni riguardanti le apparecchiature più avanzate.
Nella seguente tabella sono riportati i dati più significativi del Q1 2023 insieme a quelli dei trimestri precedenti.
Nel trimestre la società ha effettuato riacquisti di azioni proprie per 400 milioni di euro mentre il dividendo per l’intero 2022 è stato fissato in 5,80 euro, il 5,5% in più rispetto all’anno 2021.
Anche nel Q1 2023 Taiwan e Corea del Sud hanno acquistato i tre quarti dei sistemi prodotti da ASML; rispetto al trimestre precedente la quota degli USA è passata dal 7 al 15% mentre la quota della Cina è scesa dal 9 all’8%.
Complessivamente nel primo trimestre 2023 ASML ha consegnato 17 sistemi EUV (Extreme ultraviolet lithography), da sempre interdetti alla Cina, e 25 sistemi DUV ArFi (Argon Fluoride Immersion lithography) al centro dell’attuale braccio di ferro tra le parti in causa, (ASML e governi di USA, Cina e Paesi Bassi). Nel periodo, ASML ha anche consegnato 43 sistemi DUV KrF (krypton fluoride) e 8 strumenti di metrologia della serie I-Line tra cui il nuovo YieldStar 500 (anch’esso soggetto a limitazioni di fornitura).
Outlook
ASML prevede nel Q2 2023 vendite comprese tra 6,5 e 7 miliardi di euro con un margine lordo compreso tra il 50 e il 51%, spese per R&D di 990 milioni e costi SG&A di circa 275 milioni di euro.
Per l’intero 2023, la società prevede un incremento del fatturato del 25%, il che significa, dopo il 90% di incremento nel trimestre in corso, aumenti dell’ordine del 5-10% nei prossimi tre trimestri.
Per questo motivo, e per il brusco calo degli ordini nel trimestre, il mercato si è dimostrato piuttosto tiepido nei confronti dei dati diffusi dall’azienda con un calo delle quotazioni di oltre il 3%.