venerdì, Novembre 22, 2024
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Technoprobe: i ricavi nei primi nove mesi balzano a 428 milioni di euro, in crescita del 57,4%. La società è ora la n.1 al mondo

Nel trimestre appena concluso la società è risultata la prima al mondo per vendite nel settore delle Probe Card, superando anche Form Factor. Technoprobe prevede nel 2022 un fatturato di 550 milioni, con un balzo del 40%.

Non sembra voler fermarsi la corsa di Technoprobe che, dopo la quotazione in Borsa di inizio anno, mette a segno un altro trimestre da record con entrate per 177 milioni di euro, in crescita dell’83,3 % anno su anno. Ma la cosa più significativa, che è sfuggita ai più, è il fatto che le vendite della società italiana hanno superato per la prima volta quelle dell’azienda leader al mondo, la statunitense FormFactor che nello stesso periodo ha fatto segnare entrate per 180,9 milioni di dollari che equivalgono, ad un tasso di cambio EUR/USD = 1,03, a 176 milioni di euro, meno di quanto fatturato da Technoprobe. Una gara per certi versi simile a quella tra ST e Infineon per la leadership europea.

La società americana segnala un calo sequenziale delle entrate dell’11,3% e un calo anno su anno del 4,8% a causa di una diminuzione della domanda a livello globale.

Tornando ai dati finanziari di Technoprobe, nei primi nove mesi dell’anno la società ha conseguito ricavi per 428 milioni di euro, in crescita del 57,4% con un Ebitda consolidato pari a 195 milioni, in crescita del 60,6%, con una marginalità del 45,6%.

Stefano Felici, Amministratore Delegato di Technoprobe, ha dichiarato: “I risultati al 30 settembre 2022 confermano il trend di crescita e beneficiano di un terzo trimestre molto positivo, risultato di un portafoglio ordini elevato che, in un periodo di mercato particolarmente sfidante, conferma la posizione di leadership raggiunta da Technoprobe”.

Secondo la società, la marginalità sconta un incremento del costo del venduto risultato della spinta inflazionistica che ha impattato il costo delle materie prime, i costi relativi l’aumento dell’incidenza delle spese di ricerca e sviluppo, in continuità con i progetti relativi ai nuovi prodotti ed i costi relativi all’avvio delle linee produttive negli stabilimenti di Agrate Brianza, Cernusco Lombardone e Osnago.

L’Ebitda consolidato depurato dall’effetto non ricorrente dei costi di quotazione sostenuti nel primo trimestre dell’esercizio 2022, è pari a 196 milioni con un margine del 45,8% e si confronta con un Ebitda al 30 settembre 2021 pari a 121 milioni con un margine del 44,5%.

Al 30 settembre 2022, la posizione finanziaria netta consolidata presenta un valore positivo pari a 338 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 in cui si registrava una posizione finanziaria netta consolidata positiva pari a 135 milioni. Tale incremento è principalmente riconducibile alla liquidità generata dalle attività operative pari a 112 milioni ed ai proventi dell’aumento di capitale predisposto a servizio della quotazione pari a 139 milioni.

Il mercato di riferimento

Secondo Technoprobe, il difficile contesto macroeconomico, significativamente influenzato dalle conseguenze delle tensioni geopolitiche internazionali continua a mantenere elevati alcuni fattori di incertezza e criticità che riguardano l’incremento generalizzato dei prezzi delle principali materie prime e la loro disponibilità, la logistica di trasporto e l’approvvigionamento. Le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina relative ai limiti imposti alle esportazioni tecnologiche in Asia, rappresentano un ulteriore fattore di instabilità nel settore dei semiconduttori sui quali ha pesato, soprattutto nella seconda parte dell’anno corrente, la contrazione della domanda dei consumatori di dispositivi quali smartphone e computer. In crescita, invece, il segmento automotive e delle applicazioni Industriali.

Secondo TechInsights, società di consulenza e ricerche di mercato, l’andamento del mercato delle Probe Cards seguirà quello dei semiconduttori, mantenendo un CAGR del +5,8% nel periodo 2022-2025.

Nel 2023 il calo delle vendite colpirà soprattutto le Memory Probe Card con una diminuzione dell’1% delle entrate globali.

Sulla base di queste previsioni e tenuto conto dei risultati raggiunti al 30 settembre 2022 e del backlog di ordini ed assumendo una situazione pandemica invariata, Technoprobe conferma il trend di crescita nel 2022, seppure in rallentamento rispetto ai primi 9 mesi dell’anno.

Sulla base di queste considerazioni, la società ha diffuso la Guidance per il quarto trimestre e per l’intero 2022:

Dopo la diffusione dei dati trimestrali, la aazioni Technoporobe hanno perso circa 3 punti percentuali, portandosi a quota 7 euro per azione. Rispetto al prezzo di collocamento dell’IPO di 5,70 Euro, il titolo della società mantiene ad oggi una performance del 22/23%, con una capitalizzazione di borsa di circa 4,20 miliardi di euro.