Nei primi 10 mesi dell’anno TSMC incrementa le vendite del 44% mentre UMC presenta una trimestrale in crescita del 34,9%.
Il brusco calo di vendite di processori e memorie e il blocco delle forniture ad alcuni clienti cinesi imposto dal governo degli Stati Uniti non sembra aver rallentato la crescita di TSMC e UMC, rispettivamente la prima e la terza fonderia a contratto al mondo, entrambe con sede Taiwan.
TSMC ha annunciato ieri l’aggiornamento relativo alle vendite nel mese di ottobre 2022 durante il quale l’azienda ha realizzato ricavi su base consolidata di 210,27 miliardi di dollari Taiwan (NT$), in aumento dell’1% rispetto a settembre 2022 e del 56,3% rispetto ad ottobre 2021.
Complessivamente le entrate da gennaio a ottobre 2022 hanno raggiunto i 1.848,63 miliardi NT$, in crescita del 44,0% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Per quanto riguarda UMC, l’azienda ha presentato i conti relativi al terzo trimestre 2022 chiuso al 30 settembre 2022. Le vendite hanno raggiunto i 75,392 miliardi NT$, in crescita del 4,6% rispetto al trimestre precedente e del 34,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
L’utile netto ha raggiunto i 26,996 miliardi NT$, in crescita del 26,6% rispetto al trimestre precedente e del 54,6% rispetto al trimestre di un anno fa.
Entrambe le società hanno sicuramente beneficiato di un aumento dei prezzi ma un balzo del genere non può prescindere anche da un significativo aumento dei volumi.