La più importante azienda italiana del settore dei semiconduttori dopo STMicroelectronics, continua la sua corsa dopo la recente quotazione in Borsa.
Technoprobe ha rilasciato ieri i dati consolidati relativi al primo semestre 2022 che evidenziano ricavi per 250,3 milioni di euro, in crescita del 42,6% rispetto allo scorso anno.
L’Ebitda consolidato depurato dall’effetto non ricorrente dei costi di quotazione sostenuti nel primo trimestre dell’esercizio 2022, è pari a 108,3 milioni di euro, con un margine del 43,3% (erano 81,9 milioni nel primo trimestre con un margine del 46,7%).
La società ha chiuso il semestre con un utile netto di 66,6 milioni di euro (+6,5%) dopo investimenti per 38 milioni di euro circa.
Technoprobe SpA è attualmente la seconda più importante azienda italiana nel settore dei semiconduttori dopo STMicroelectronics, precedendo realtà quali LFoundry (attività di front-end), SPEA (sistemi di collaudo), MEMC Electronic (produzione di wafer) e altre ancora.
Per ricavi, Technoprobe SpA è anche la seconda più importante società al mondo per la produzione di Probe Card, preceduta solamente dall’americana FormFactor che ha chiuso il primo semestre 2022 con vendite per 401,1 milioni di dollari; a seguire la giapponese Micronics Japan:
Attualmente Technoprobe ha una capitalizzazione di borsa di circa 4,3 miliardi di euro, più del doppio di FormFactor (circa 2 miliardi di dollari), segno che i mercati credono nelle potenzialità della società italiana.
Dopo l’approvazione dei risultati consolidati del primo semestre 2022, Stefano Felici, Amministratore Delegato di Technoprobe, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dell’andamento del primo semestre 2022 in cui abbiamo registrato il nostro record storico di fatturato. La crescita del backlog ci consente di guardare con ottimismo alla seconda parte dell’anno”.
I principali dati di bilancio sono riportati nella seguente tabella:
I ricavi consolidati del primo semestre 2022 si attestano a €250,3 milioni, in crescita del 42,6% rispetto al primo semestre del 2021, e riflettono l’espansione del Gruppo nel suo mercato di riferimento, anche grazie allo sviluppo di nuove tecnologie che ne hanno rafforzato la posizione di leadership.
L’Ebitda consolidato è pari a €106,7 milioni, in crescita del 30,3% a seguito dei maggiori volumi consuntivati e con un margine pari al 42,6%. La marginalità sconta un incremento del costo del venduto, causato dalla spinta inflazionistica che ha impattato il costo delle materie prime, ed i costi relativi all’avvio delle linee produttive negli stabilimenti di Agrate Brianza, Cernusco Lombardone e Osnago. In aumento anche l’incidenza delle spese di ricerca e sviluppo, in continuità con i progetti relativi ai nuovi prodotti.
Al 30 giugno 2022, la posizione finanziaria netta consolidata presenta un valore positivo pari ad €315,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 in cui si registrava una posizione finanziaria netta consolidata di €134,8 milioni. Tale incremento, in particolare, è riconducibile sia alla liquidità generata dalle attività operative, sia ai proventi dell’aumento di capitale predisposto a servizio della quotazione pari a €139,4 milioni.
Nel corso del primo semestre 2022, gli investimenti effettuati sono stati pari ad €38,0 milioni e sono principalmente relativi a interventi di potenziamento, modernizzazione e aggiornamento delle linee produttive per far fronte alla sempre crescente domanda del mercato di riferimento, sia in Italia che all’estero, oltre che a progetti di ricerca e sviluppo ancora in corso.
Fatti di rilievo avvenuti successivamente alla chiusura del periodo
In data 31 agosto 2022, la Società ha comunicato che, a partire dal 1° ottobre 2022, il Dott. Stefano Beretta assumerà l’incarico di Chief Financial Officer in sostituzione del Dott. Andrea Tornaghi. Il rapporto di lavoro con il Dott. Tornaghi cesserà a far data dal 30 settembre 2022.
Nel mese di settembre 2022 sono state avviate le attività nel nuovo design center di Catania.
Evoluzione prevedibile della gestione
Secondo Technoprobe, il contesto generale di mercato, significativamente influenzato dalle conseguenze delle tensioni geopolitiche internazionali e in misura inferiore dagli effetti indotti dalla crisi pandemica da Covid-19, continua a mantenere elevati alcuni fattori di incertezza e criticità che riguardano l’incremento generalizzato dei prezzi delle principali materie prime e la loro disponibilità, la logistica di trasporto e l’approvvigionamento.
Tenuto conto di quanto sopra rappresentato, del backlog di ordini, assumendo una situazione pandemica invariata e in virtù di quanto registrato nel primo semestre dell’esercizio 2022, la Società conferma il trend di crescita anche nella seconda parte dell’anno.
La relazione finanziaria semestrale completa della società è disponibile qui.